Merate, Consiglio/2: parla il dg. Marco Trivelli, “Il nostro Mandic è sempre vivo. . ma”
E alle 21.30 ha preso la parola il dottor Marco Trivelli, dal 1 gennaio 2024 direttore generale dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco. Un intervento non scontato che ricorda quelli di due manager di grande valore, Pietro Caltagirone e Mauro Lovisari. “Il nostro ospedale è sempre vivo – ha esordito Trivelli – ma è caratterizzato da due fattori, grande soddisfazione e grande preoccupazione”.
Il quadro è noto ai lettori di questo giornale che segue puntualmente le vicende del Mandic. Preoccupa la mancanza di infermieri (- 15 in un anno) soprattutto quelli di sala operatoria con cui il Dg ha avuto un incontro conoscitivo e motivazionale venerdì scorso durante il quale ha raccolto tre istanze e proposto un modello di lavoro che sarà al centro di una prossima riunione. Critica la situazione dell’Inrca che ha in gestione il quinto piano dedicato alla Pneumologia. Dei 22 posti letto solo 11 sono attivi con due infermieri di giorno e uno di notte e si sono persi 6 posti di subintensiva. Il primario Daniele Colombo è andato in pensione ma sembra che abbia dato la disponibilità a una sorta di collaborazione con l’ASST.
Una buona notizia. L’Inrca intanto ha aperto un concorso per infermieri mentre per il primario ha preferito indire un bando per Casatenovo anziché per Merate. Trivelli si è detto disposto anche realizzare una Pneumologia interna al Mandic ma occorre tempo per formare le competenze necessarie. Ancora critica la situazione al Pronto Soccorso con solo tre medici strutturati e il resto affidato a personale esterno cui la Regione ha concesso una proroga indicando però nei prossimi 18 mesi obiettivi da raggiungere per ottemperare alle norme statali e regionali in materia di lavoro esterno.
Il P.S. ha detto Trivelli è essenziale per il Mandic anche perché alle sue spalle ha tutti i reparti necessari a rispondere alla domanda di cura e assistenza nel 95% e più dei casi. Fin qui le preoccupazioni. Le soddisfazioni arrivano da più parti, una basilare: l’interazione tra la Medicina e Ortopedia e Chirurgia nell’assistenza agli anziani. La Geriatria riveste un ruolo sempre crescente e il lavoro in team di questi reparti offre al paziente un’assistenza migliore. Altro punto di forza la Pediatria con le cure palliative introdotte dalla dottoressa Cortinovis. Una cinquantina i bambini seguiti con diverse patologie che se ben curate con la farmacopea più moderna e un’assistenza domiciliare continua garantiscono un orizzonte temporale più ampio. Trivelli ha esposto in maniera commovente un caso di cui si è interessata la cronaca di recente.
Ma il Mandic, del resto è stata la culla, la fucina delle cure palliative e dell’assistenza alla fragilità con il dipartimento Difra nato prima dall’introduzione delle cure per la fase terminale della vita da Mauro Marinari e poi con l’assistenza alle persone più fragili sotto la gestione di Gialorenzo Scaccabarozzi che in trent’anni ha realizzato un dipartimento tra i più avanzati di Lombardia. Un altro punto di eccellenza è il progetto Dama, un percorso messo a punto tra i diversi reparti per la grande disabilità. Insomma il Mandic si va caratterizzando per due grandi prestazioni: quelle geriatriche e quelle per le disabilità e le fragilità.
Due menzioni ancora: una per la Chirurgia con il primo premio alla dottoressa Ilaria Canfora dalla Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e una all’Ortopedia che sta realizzando un lavoro eccellente anche grazie al robot Rosa messo a disposizione dalla Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa. Migliorata anche la situazione in Psichiatria oggi con un ritrovato organico che da novembre renderà possibile la presenza stabile di uno psichiatra al pronto soccorso. Mentre proseguono i lavori di costruzione della struttura che ospiterà Casa e ospedale di Comunità da inaugurare entro il 30 giugno prossimo.
Un intervento a tutto campo quello di Marco Trivelli che ha suscitato il plauso e il ringraziamento di tutte le parti politiche presenti in Consiglio.
Il quadro è noto ai lettori di questo giornale che segue puntualmente le vicende del Mandic. Preoccupa la mancanza di infermieri (- 15 in un anno) soprattutto quelli di sala operatoria con cui il Dg ha avuto un incontro conoscitivo e motivazionale venerdì scorso durante il quale ha raccolto tre istanze e proposto un modello di lavoro che sarà al centro di una prossima riunione. Critica la situazione dell’Inrca che ha in gestione il quinto piano dedicato alla Pneumologia. Dei 22 posti letto solo 11 sono attivi con due infermieri di giorno e uno di notte e si sono persi 6 posti di subintensiva. Il primario Daniele Colombo è andato in pensione ma sembra che abbia dato la disponibilità a una sorta di collaborazione con l’ASST.

Il P.S. ha detto Trivelli è essenziale per il Mandic anche perché alle sue spalle ha tutti i reparti necessari a rispondere alla domanda di cura e assistenza nel 95% e più dei casi. Fin qui le preoccupazioni. Le soddisfazioni arrivano da più parti, una basilare: l’interazione tra la Medicina e Ortopedia e Chirurgia nell’assistenza agli anziani. La Geriatria riveste un ruolo sempre crescente e il lavoro in team di questi reparti offre al paziente un’assistenza migliore. Altro punto di forza la Pediatria con le cure palliative introdotte dalla dottoressa Cortinovis. Una cinquantina i bambini seguiti con diverse patologie che se ben curate con la farmacopea più moderna e un’assistenza domiciliare continua garantiscono un orizzonte temporale più ampio. Trivelli ha esposto in maniera commovente un caso di cui si è interessata la cronaca di recente.
Ma il Mandic, del resto è stata la culla, la fucina delle cure palliative e dell’assistenza alla fragilità con il dipartimento Difra nato prima dall’introduzione delle cure per la fase terminale della vita da Mauro Marinari e poi con l’assistenza alle persone più fragili sotto la gestione di Gialorenzo Scaccabarozzi che in trent’anni ha realizzato un dipartimento tra i più avanzati di Lombardia. Un altro punto di eccellenza è il progetto Dama, un percorso messo a punto tra i diversi reparti per la grande disabilità. Insomma il Mandic si va caratterizzando per due grandi prestazioni: quelle geriatriche e quelle per le disabilità e le fragilità.
Due menzioni ancora: una per la Chirurgia con il primo premio alla dottoressa Ilaria Canfora dalla Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e una all’Ortopedia che sta realizzando un lavoro eccellente anche grazie al robot Rosa messo a disposizione dalla Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa. Migliorata anche la situazione in Psichiatria oggi con un ritrovato organico che da novembre renderà possibile la presenza stabile di uno psichiatra al pronto soccorso. Mentre proseguono i lavori di costruzione della struttura che ospiterà Casa e ospedale di Comunità da inaugurare entro il 30 giugno prossimo.
Un intervento a tutto campo quello di Marco Trivelli che ha suscitato il plauso e il ringraziamento di tutte le parti politiche presenti in Consiglio.
C.B.