Robbiate: 20 minuti di paura nell'auto schiacciata da un tiglio. Il racconto di Lorenzo

Quella sera Lorenzo Salvioni non se la dimenticherà tanto facilmente e ancora oggi, nel ricordarla, la sua voce trema e il racconto si fa concitato, così come lo sono stati quei momenti, rinchiuso nell'abitacolo della sua Fiat Punto schiacciata da un grosso ramo caduto da uno degli alberi di via Milano, schiantatosi durante il violento nubifragio dello scorso lunedì. Liberato dai vigili del fuoco e portato in ospedale per accertamenti, non ha riportato ferite importanti. Ingenti invece i danni all'autovettura, rimasta seriamente compromessa.
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“Mi trovavo in palestra a Robbiate, poco prima del passaggio a livello della Sernovella” ha raccontato il giovane, 18 anni, neo diplomato, residente in paese “erano circa le 21. Ho visto che il cielo si era rannuvolato diventando scuro e minacciando temporale e così ho preso la borsa per portarmi velocemente a casa. Anche mia mamma mia aveva chiamato per dirmi di rientrare”.
Messosi al volante, Lorenzo ha iniziato a marciare verso casa, a velocità ridotta visto il vento e la pioggia che iniziava a rovesciarsi a terra. La situazione, però, è precipitata in pochi minuti. “Attorno alle 21.20 si è scatenato l'uragano” ha raccontato “arrivato davanti all'ex pub della Tasca (ora pizzeria “Il grezzo”, ndr) ricordo di avere visto un'ombra all'esterno della macchina. Tutto è diventato ancora più buio, probabilmente i lampioni si sono spenti. E qualcosa mi ha spostato con violenza in avanti, contro il volante. Un enorme ramo, forse un pezzo di tronco, si è schiantato sulla macchina, sulla parte anteriore. Avevo la portiera chiusa perchè c'erano le fronde che la bloccavano. Ero terrorizzato: ero in mezzo alla strada, il vento e la pioggia erano fortissimi, non ero in grado di segnalare agli altri automobilisti che mi trovavo sotto il ramo e avevo paura di essere travolto da qualcuno in transito. Mi sono attaccato al telefono per chiamare il 112 e i miei genitori. In quel momento è giunta un'auto della vigilanza privata che si è fermata e mi ha aiutato ad uscire, dalla porta posteriore. Avevo male al collo, ero spaventatissimo”.
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Raggiunto nel frattempo dai vigili del fuoco, Lorenzo in attesa dei sanitari è stato accolto sul mezzo del 115 e qui tranquillizzato sino all'arrivo dell'ambulanza che lo ha portato al pronto soccorso.
“E' stato davvero terribile. Ringrazio tutti i soccorritori e le persone che mi hanno aiutato. Sono stato dimesso dopo tutti i controlli, attorno alle 2 di notte. Sto bene ma quei venti minuti da solo, in auto, sotto il temporale, con l'auto schiacciata da un enorme ramo, penso che non me li dimenticherò tanto facilmente...”.
S.V.
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