Territorio: un editoriale tristemente realistico
Complimenti direttore, condivido ogni parola del suo editoriale, siamo in mano ad una classe politica incapace, che dei problemi dei cittadini e del territorio non gli frega assolutamente niente. Troppo presi ad apparire appena ne hanno occasione. A farci credere che lavorano ma non si muove mai niente. Abbiamo i treni che sono lo specchio del fallimento di questa generazione politica. La sanità pubblica che sta per essere distrutta a favore di quella privata. Il traffico che non è più gestibile allo stesso modo di 30 anni fa. Per non parlare dell'inquinamento, sempre legato alla non gestione del traffico, che è il peggiore d'Europa. Ma loro che fanno? Foto, aperitivi, pranzi e cene per decidere come dividersi le poltrone, che è l'unica cosa a cui sono interessati. Vogliamo parlare della nuova generazione di sindaci improvvisati? Tuttologi dell' arroganza e della incompetenza? Il nulla in cattedra. Ad alcuni non darei da gestire manco un criceto. Spero che i brianzoli si sveglino, perché qui si sta distruggendo ciò che a fatica abbiamo creato. La corda si sta spezzando e poi saranno guai seri, ma questa volta non per noi, ma per voi cari parassiti dalla poltrona facile.
Giulio























