Sull'assoluzione di Massimo Panzeri
Abbiamo appreso con viva soddisfazione la notizia dell’assoluzione pronunciata dal Tribunale di Lecco, nella giornata di ieri 9 dicembre, nei confronti dell’amico e collega di banco in consiglio comunale Massimo Panzeri. Non abbiamo mai dubitato sulla sua buona fede e sull’assenza di qualsivoglia intento diffamatorio nei confronti di alcuno durante l’esercizio delle proprie funzioni e prerogative di Sindaco. Con questa seconda assoluzione nel merito, accompagnata, peraltro, dal riconoscimento di essere stato vittima di diffamazione in un’altra e diversa vicenda processuale, trova conclusione una querelle che restituisce dignità e rispetto all’amico Massimo e ai suoi cari. Da operatori di giustizia sappiamo come spesso il dibattito pubblico legato alla politica, a qualsiasi latitudine, diventi teatro di aspro contraddittorio laddove le critiche, anche sferzanti (che non sono mancate durante il mandato del Sindaco Panzeri) costituiscono il presupposto democratico necessario per la crescita e lo sviluppo di ogni comunità, a patto che siano sempre plasmate al rispetto della verità e del decoro personale, analogamente, pretendiamo che ogni scelta amministrativa sia sempre improntata alla stretta legalità e sia sempre ponderata dal fine pubblico sotteso alla stessa. Con questa terza sentenza pronunciata dal Tribunale di Lecco, si chiude il cerchio intorno alla figura di Massimo Panzeri e con esso si ripongono definitivamente nell’archivio tante e diverse iniziative assunte durante l’amministrazione comunale meratese nel quinquennio amministrativo 2019-204 – quello della pandemia da Covid – ciò che resta è la responsabilità di quelle stesse scelte che, in quanto tali, potevano, e forse in alcuni casi, dovevano essere diverse, ma che furono assunte con doveroso rispetto istituzionale.
I consiglieri del gruppo Prospettive X Merate - Alfredo Casaletto e Paola Panzeri























