Precisazioni sui servizi per persone con disabilità a Calco
In merito agli articoli pubblicati negli ultimi giorni sulle testate giornalistiche locali, nei quali vengono riportate alcune affermazioni della consigliera di minoranza Marianna Comotti riguardo ai servizi per le persone con disabilità nel Comune di Calco, ritengo doveroso offrire ai cittadini una ricostruzione corretta e completa dei fatti.
1. La variazione di bilancio di 3.000 euro
Durante il Consiglio Comunale di giovedì 27 novembre u.s., la consigliera Comotti ha chiesto chiarimenti su una minore spesa di 3.000 euro relativa agli interventi in favore delle persone con disabilità. Come già spiegato dal Sindaco in quella sede, si tratta semplicemente di un assestamento tecnico, legato a variazioni intervenute nel corso dell’anno, come ad esempio il venir meno della necessità di trasporto per una persona che non usufruisce più del servizio. Non vi è quindi alcun taglio, né alcuna riduzione dei servizi, ma esclusivamente l’aggiornamento contabile di una spesa effettivamente non più dovuta.
2. Il trasporto delle persone con disabilità non è un “privilegio”
Nel comunicato citato dall’articolo, si afferma che a Calco il trasporto disabili sarebbe «un privilegio» e «a pagamento». È necessario ribadire che il servizio è garantito a tutte le persone aventi diritto, senza alcuna discriminazione, e senza alcuna logica di “privilegio”. La compartecipazione richiesta alle famiglie corrisponde a criteri consolidati e analoghi a quelli applicati in moltissimi altri Comuni lombardi, nel pieno rispetto della normativa vigente. L’Amministrazione contribuisce in maniera significativa ai costi, sostenendo una quota importante del servizio trasporto con una quota pari al 64%.
Il Comune di Calco, più in particolare, eroga i servizi riportati nella tabella allegata con i relativi costi e contributi specifici, ovviamente non noti essendo dati riservati.
Il confronto con realtà limitrofe deve sempre tener conto dei differenti modelli organizzativi e dei diversi costi sostenuti da ciascun Comune. Le politiche sociali non si misurano su un parametro unico, ma sull’insieme dei servizi erogati e sulla loro sostenibilità nel tempo.
3. I progetti individuali esistono eccome
Nel comunicato viene inoltre affermato che «a Calco non esiste un progetto individuale focalizzato su ogni singola famiglia». Questa affermazione non ha fondamento. I nostri servizi sociali operano quotidianamente con progettazioni individualizzate, costruite insieme alle famiglie e basate sui bisogni delle singole persone. Questo lavoro, spesso non visibile all’esterno, è parte essenziale del nostro impegno per l’inclusione e la tutela dei cittadini più fragili.
4. L’impegno del Comune per le persone con disabilità
L’Amministrazione Comunale di Calco non ha mai considerato le persone con disabilità come “un peso economico”, come insinuato nel comunicato politico citato negli articoli. Al contrario, negli anni abbiamo costantemente ampliato servizi e sostegni, investendo risorse e collaborando attivamente con il sistema sociosanitario territoriale e con il Terzo Settore.
Le strumentalizzazioni elettorali non giovano né alle famiglie né al dibattito pubblico. Il nostro impegno resta invariato: garantire servizi di qualità, personalizzati, e sostenibili, con senso di responsabilità verso tutte le persone con disabilità e le loro famiglie.

Ringrazio per lo spazio di replica concesso.
1. La variazione di bilancio di 3.000 euro
Durante il Consiglio Comunale di giovedì 27 novembre u.s., la consigliera Comotti ha chiesto chiarimenti su una minore spesa di 3.000 euro relativa agli interventi in favore delle persone con disabilità. Come già spiegato dal Sindaco in quella sede, si tratta semplicemente di un assestamento tecnico, legato a variazioni intervenute nel corso dell’anno, come ad esempio il venir meno della necessità di trasporto per una persona che non usufruisce più del servizio. Non vi è quindi alcun taglio, né alcuna riduzione dei servizi, ma esclusivamente l’aggiornamento contabile di una spesa effettivamente non più dovuta.
2. Il trasporto delle persone con disabilità non è un “privilegio”
Nel comunicato citato dall’articolo, si afferma che a Calco il trasporto disabili sarebbe «un privilegio» e «a pagamento». È necessario ribadire che il servizio è garantito a tutte le persone aventi diritto, senza alcuna discriminazione, e senza alcuna logica di “privilegio”. La compartecipazione richiesta alle famiglie corrisponde a criteri consolidati e analoghi a quelli applicati in moltissimi altri Comuni lombardi, nel pieno rispetto della normativa vigente. L’Amministrazione contribuisce in maniera significativa ai costi, sostenendo una quota importante del servizio trasporto con una quota pari al 64%.
Il Comune di Calco, più in particolare, eroga i servizi riportati nella tabella allegata con i relativi costi e contributi specifici, ovviamente non noti essendo dati riservati.
Il confronto con realtà limitrofe deve sempre tener conto dei differenti modelli organizzativi e dei diversi costi sostenuti da ciascun Comune. Le politiche sociali non si misurano su un parametro unico, ma sull’insieme dei servizi erogati e sulla loro sostenibilità nel tempo.
3. I progetti individuali esistono eccome
Nel comunicato viene inoltre affermato che «a Calco non esiste un progetto individuale focalizzato su ogni singola famiglia». Questa affermazione non ha fondamento. I nostri servizi sociali operano quotidianamente con progettazioni individualizzate, costruite insieme alle famiglie e basate sui bisogni delle singole persone. Questo lavoro, spesso non visibile all’esterno, è parte essenziale del nostro impegno per l’inclusione e la tutela dei cittadini più fragili.
4. L’impegno del Comune per le persone con disabilità
L’Amministrazione Comunale di Calco non ha mai considerato le persone con disabilità come “un peso economico”, come insinuato nel comunicato politico citato negli articoli. Al contrario, negli anni abbiamo costantemente ampliato servizi e sostegni, investendo risorse e collaborando attivamente con il sistema sociosanitario territoriale e con il Terzo Settore.
Le strumentalizzazioni elettorali non giovano né alle famiglie né al dibattito pubblico. Il nostro impegno resta invariato: garantire servizi di qualità, personalizzati, e sostenibili, con senso di responsabilità verso tutte le persone con disabilità e le loro famiglie.

Ringrazio per lo spazio di replica concesso.
Roberta Brambilla Assessore ai Servizi alla Persona























