Santa Maria: le caldarroste degli alpini per la Bernaga
Un concerto, un calendario e...le caldarroste. Tutto, si direbbe in gergo, “fa brodo” e in questo caso il destinatario è il monastero delle monache romite della Bernaga, pesantemente danneggiato dall'incendio di ottobre e per il momento inagibile.


La mobilitazione in Valletta per sostenere la comunità delle suore ha assunto diverse forme e ciascuno, nel suo piccolo, ha voluto fare la sua parte.
Così gli alpini del monte san Genesio che si sono ritrovati a Santa Maria in un pomeriggio uggioso di novembre e hanno offerto sacchetti di caldarroste, a fronte di un piccolo contributo, per aiutare la ricostruzione dell'immobile e il sostentamento della famiglia delle religiose, attualmente in una struttura della Valsassina.


Simpatici, genuini ma soprattutto generosi gli alpini non si sono tirati indietro e nonostante il freddo e l'umidità hanno continuato imperterriti a sfornare gustose caldarroste, che per la loro finalità hanno assunto un sapore ancora più dolce.


La mobilitazione in Valletta per sostenere la comunità delle suore ha assunto diverse forme e ciascuno, nel suo piccolo, ha voluto fare la sua parte.
Così gli alpini del monte san Genesio che si sono ritrovati a Santa Maria in un pomeriggio uggioso di novembre e hanno offerto sacchetti di caldarroste, a fronte di un piccolo contributo, per aiutare la ricostruzione dell'immobile e il sostentamento della famiglia delle religiose, attualmente in una struttura della Valsassina.


Il capogruppo Claudio Scaccabarozzi
Simpatici, genuini ma soprattutto generosi gli alpini non si sono tirati indietro e nonostante il freddo e l'umidità hanno continuato imperterriti a sfornare gustose caldarroste, che per la loro finalità hanno assunto un sapore ancora più dolce.























