La Valletta e Santa Maria insieme per l’unità nazionale
Domenica 9 novembre 2025, La Valletta Brianza ha celebrato la ricorrenza del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate. L’iniziativa, promossa dai Comuni di La Valletta Brianza e Santa Maria Hoè, dal Gruppo Alpini Monte San Genesio e dall’Associazione Nazionale del Fante, ha coinvolto numerosi cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni locali per rinnovare il valore dell’unità e il rispetto per chi, in passato e nel presente, difende la pace e la libertà del nostro Paese.


Dopo la Santa Messa di suffragio a ricordo di tutti i Caduti per l’Italia, celebrata nella chiesa di San Giorgio da don Raffaele Lazzara, la comunità, insieme alle autorità civili e militari, si è nuovamente riunita per l’alzabandiera, la benedizione e la deposizione della Corona d’alloro presso il monumento ai Caduti.
Durante la celebrazione, Carlo Brambilla, capogruppo degli alpini, ha ricordato il valore storico del 4 novembre come coronamento del processo di unificazione nazionale, reso possibile grazie al sacrificio di tanti soldati. Ha sottolineato l’importanza di questa giornata, dedicata sia all’Unità d’Italia che alle Forze Armate, che oggi contano circa diecimila donne e uomini impegnati in Italia e all’estero.
Brambilla ha anche ricordato i principali teatri internazionali in cui l’Italia opera per la pace e la stabilità – dall’Iraq al Libano, dal Kosovo al Mali – ribadendo il principio sancito dall’articolo 11 della Costituzione, secondo cui l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, ma partecipa a missioni volte a garantire pace e giustizia tra i popoli.
A seguire, è intervenuto il sindaco Marco Panzeri, che ha voluto proporre tre riflessioni ai cittadini. Ha innanzitutto ricordato come il 4 novembre 1918, con la vittoria di Vittorio Veneto, si sia completato il lungo percorso delle guerre d’indipendenza e si sia raggiunta l’unità del Paese. Ha poi rivolto un pensiero a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia e a chi ancora oggi, nelle Forze Armate e nei corpi di sicurezza, serve con impegno e spirito di sacrificio per garantire la libertà e la pace.
Il primo cittadino ha inoltre invitato a considerare questa giornata come un monito contro la guerra, sottolineando l’obbligo morale e civile di ripudiarla come strumento di conquista o sopraffazione e di tutelare in modo efficace i valori di libertà, giustizia e democrazia che stanno alla base della nostra società.


La commemorazione si è conclusa con l'esecuzione dell’inno di Mameli accompagnato dal corpo musicale “G. VERDI” di Airuno. A seguire un rinfresco presso il salone della scuola dell’infanzia e il pranzo alla Baita degli Alpini di Santa Maria Hoè.


Dopo la Santa Messa di suffragio a ricordo di tutti i Caduti per l’Italia, celebrata nella chiesa di San Giorgio da don Raffaele Lazzara, la comunità, insieme alle autorità civili e militari, si è nuovamente riunita per l’alzabandiera, la benedizione e la deposizione della Corona d’alloro presso il monumento ai Caduti.
Durante la celebrazione, Carlo Brambilla, capogruppo degli alpini, ha ricordato il valore storico del 4 novembre come coronamento del processo di unificazione nazionale, reso possibile grazie al sacrificio di tanti soldati. Ha sottolineato l’importanza di questa giornata, dedicata sia all’Unità d’Italia che alle Forze Armate, che oggi contano circa diecimila donne e uomini impegnati in Italia e all’estero.
Brambilla ha anche ricordato i principali teatri internazionali in cui l’Italia opera per la pace e la stabilità – dall’Iraq al Libano, dal Kosovo al Mali – ribadendo il principio sancito dall’articolo 11 della Costituzione, secondo cui l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, ma partecipa a missioni volte a garantire pace e giustizia tra i popoli.
A seguire, è intervenuto il sindaco Marco Panzeri, che ha voluto proporre tre riflessioni ai cittadini. Ha innanzitutto ricordato come il 4 novembre 1918, con la vittoria di Vittorio Veneto, si sia completato il lungo percorso delle guerre d’indipendenza e si sia raggiunta l’unità del Paese. Ha poi rivolto un pensiero a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia e a chi ancora oggi, nelle Forze Armate e nei corpi di sicurezza, serve con impegno e spirito di sacrificio per garantire la libertà e la pace.


La commemorazione si è conclusa con l'esecuzione dell’inno di Mameli accompagnato dal corpo musicale “G. VERDI” di Airuno. A seguire un rinfresco presso il salone della scuola dell’infanzia e il pranzo alla Baita degli Alpini di Santa Maria Hoè.
F.Ri.























