Merate: già 30 denunce per i furti commessi al cimitero

Sono una trentina le denunce finora presentate presso la Stazione Carabinieri di Merate per i furti perpetrati nella notte tra domenica e lunedì a danno del cimitero principale.
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A seguito delle indicazioni fornite dall'amministrazione comunale sulle modalità da seguire per poter riottenere i beni depredati dalle lapidi dei cari estinti, le "vittime" si sono presentate in caserma tra lunedì e martedì fornendo tutto quanto in loro possesso per identificare la tomba e il simulacro sottratto.
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Statue, crocifissi, portavasi, ornamenti prevalentemente in rame, quantificati in circa 15 quintali, sono stati stipati in un deposito della Questura e nei prossimi giorni saranno portati in un locale messo a disposizione dal comune di Merate affinchè gli aventi diritto possano, previo appuntamento con un addetto della società "Il Ponte" che gestisce i cimiteri, poter effettuare il riconoscimento del bene sottratto.
Si deve a due agenti della Polizia Stradale di Lecco, in pattuglia la notte di domenica su lunedì, il recupero della refurtiva.
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I poliziotti, infatti, mentre effettuavano un servizio di controllo del territorio si sono imbattuti in un furgone in uscita dalla rotatoria di viale Verdi sulla SP342dir (località Ceppo) a tutta velocità, poco prima delle 4 del mattino. Un'andatura che non è passata inosservata e che ha insospettito gli agenti che, senza perdere tempo, si sono messi all'inseguimento del mezzo che, nel frattempo, aveva iniziato una corsa verso sud.
Il veicolo, con targa romena e non provento di furto, per tentare di sfuggire alla cattura ha però imboccato una strada a fondo chiuso e qui si è fermato. Gli occupanti sono allora scesi e in un baleno si sono dileguati di corsa per i campi facendo perdere le tracce ma lasciando sul posto il maltolto.
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Lunedì mattina alla riapertura del camposanto si è subito palesato lo scempio compiuto nella notte con decine e decine di vasi rovesciati e tombe mancanti di statue e altri simulacri.
S.V.
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