Monastero della Bernaga: un miracolo conserva e risparmia dalle fiamme una statua della Vergine in marmo, dono d'oltreoceano
Mentre la copertura del convento era avvolta da fiamme altissime e estese su tutto il perimetro dell'edifcio, visibili a chilometri di distanza, e decine di vigili del fuoco si alternavano salendo e scendendo con gli idranti, rovesciando ettolitri di acqua per domare le lingue di fuoco, e mentre i resti delle travi in legno ormai cenere cadevano al suolo assieme alle tegole, lei è stata solo sfiorata dal disastro.
Iconica, nel suo candore e nella sua regalità, umile e estatica al tempo stesso, la statua in marmo della Vergine Maria che si trova sullo scalone del convento del Monastero della Bernaga di Perego, è rimasta intatta.
Sul muro alle spalle un alone nero, segno dell'inferno che tutto attorno si è scatenato a partire dalle ore 19.30 quando alla centrale del 115 è stato lanciato l'allarme per l'incendio che, a emergenza finita, ha completamente devastato la copertura di tutto il convento.

Ma la statua della Madonna non è stata toccata, solo lambita di striscio: il mantello scolpito nel marmo non presenta segni e volto e mani giunte non sono stati scalfiti.
Si tratta di un simulacro molto caro al convento.
È una donazione che arriva da oltreoceano e che era molto cara a Madre Candida Casero, fondatrice della Comunità delle Monache Romite dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus.
Blocco unico di marmo, prima di essere collocata sullo scalone, era nel corridoio al piano terra accanto alla Vergine in bronzo, la “Regina Romitarum”. Mattina e sera le monache erano solite inginocchiarsi e recitare il “sub tuum praesidium”.
Si ricorderanno del suo peso i volontari che al tempo aiutarono nello spostarla sullo scalone e su cui gravò quel blocco unico di marmo in tutta la sua possanza.
Una devozione molto profonda quella delle monache che pur nella devastazione della loro casa hanno trovato conservata e salva la loro Vergine Immacolata. Un miracolo.
CLICCA QUI per la gallery di foto sul sito della diocesi di Milano
Iconica, nel suo candore e nella sua regalità, umile e estatica al tempo stesso, la statua in marmo della Vergine Maria che si trova sullo scalone del convento del Monastero della Bernaga di Perego, è rimasta intatta.
Sul muro alle spalle un alone nero, segno dell'inferno che tutto attorno si è scatenato a partire dalle ore 19.30 quando alla centrale del 115 è stato lanciato l'allarme per l'incendio che, a emergenza finita, ha completamente devastato la copertura di tutto il convento.

Foto tratta dal sito della Diocesi
Ma la statua della Madonna non è stata toccata, solo lambita di striscio: il mantello scolpito nel marmo non presenta segni e volto e mani giunte non sono stati scalfiti.
Si tratta di un simulacro molto caro al convento.
È una donazione che arriva da oltreoceano e che era molto cara a Madre Candida Casero, fondatrice della Comunità delle Monache Romite dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus.
Blocco unico di marmo, prima di essere collocata sullo scalone, era nel corridoio al piano terra accanto alla Vergine in bronzo, la “Regina Romitarum”. Mattina e sera le monache erano solite inginocchiarsi e recitare il “sub tuum praesidium”.
Si ricorderanno del suo peso i volontari che al tempo aiutarono nello spostarla sullo scalone e su cui gravò quel blocco unico di marmo in tutta la sua possanza.
Una devozione molto profonda quella delle monache che pur nella devastazione della loro casa hanno trovato conservata e salva la loro Vergine Immacolata. Un miracolo.
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S.V.