Merate: agli storici volontari il ‘grazie’ nei 60 anni dell’oratorio

Giovedì 2 ottobre si sono ufficialmente aperti a Merate i festeggiamenti per i 60 anni dell’oratorio, che proseguiranno fino a domenica 5 con un ricco programma di preghiera, giochi, incontri e momenti di condivisione.
La serata inaugurale si è aperta con il ritrovo attorno alle 20:45 nel cortile dell’ex oratorio femminile, all'ombra della torre, dove decine di bambini, ragazzi, animatori, catechisti e famiglie hanno dato inizio alle celebrazioni. Da lì, in un’atmosfera suggestiva, il gruppo ha raggiunto la struttura che compie sessant'anni illuminando il pratone con le fiaccole. 
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Il sindaco Mattia Salvioni, il prevosto don Mauro Malighetti,
Franco Arlati e la vicesindaca Valeria Marinari
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Don  Davide

Ad accogliere i partecipanti, nel teatro dell’oratorio, è stato don Davide Serra, che ha voluto condividere un pensiero forte e simbolico: la discesa appena terminata come immagine del cammino di fede che unisce passato, presente e futuro. “Questa è una serata dedicata al ringraziamento di chi ha donato pezzi della propria vita all’oratorio, ma anche ai ragazzi che oggi scelgono di continuare a viverlo. Ognuno di noi, col suo esserci, porta avanti il cammino di fede che è l’oratorio”.
La conduzione della serata è stata affidata a Marco Gargantini, affiancato dai giovani Ilaria e Giacomo, in un intreccio tra esperienza e freschezza che ha ben rappresentato lo spirito della comunità.
La prima parte della serata ha visto per protagonisti i ragazzi dei cammini di catechesi, chiamati a vivere la loro speciale “graduation”, un rito di passaggio che segna l’ingresso in una nuova tappa del percorso di fede.
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Marco Gargantini
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Giacomo e Ilaria

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A inaugurare il momento sono stati i ragazzi di 18 e 19 anni, che hanno affidato ai più giovani della classe 2008 una tazza. Questo oggetto, parte integrante dei loro incontri settimanali, potrà diventare simbolo di condivisione, riflessione e amicizia: un invito a fermarsi, a dialogare, a nutrire la fede attraverso il confronto.
È poi toccato agli adolescenti delle classi 2009 e 2010 accogliere i 2011, consegnando loro un fischietto. Non più semplici giocatori, i nuovi entrati sono stati invitati a diventare arbitri di se stessi, capaci di dare voce alle proprie responsabilità e di richiamare tutti al rispetto e alla collaborazione.
Successivamente i preadolescenti del 2012 e 2013 hanno accolto i ragazzi del 2014 con una bussola, immagine chiara del cammino che si apre: un mondo più grande, pieno di stimoli, in cui è importante sapersi orientare e scegliere la direzione giusta. La bussola è così diventata un incoraggiamento a prendere in mano la propria vita, con coraggio e curiosità.
Infine, i bambini della terza, quarta e quinta elementare hanno accolto i compagni più piccoli della seconda con una sacca da viaggio. Non un semplice zainetto, ma il contenitore simbolico di tutte le esperienze che li accompagneranno: le parole ascoltate, i consigli ricevuti, le amicizie nate lungo il percorso di catechesi. Un segno tangibile del fatto che il cammino di fede non si apre e chiude occasionalmente, ma cresce giorno dopo giorno.

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Dopo la “graduation”, la serata è stata dedicata a chi, con dedizione e impegno, ha scritto la storia dell’oratorio. Ai volontari storici e alle figure di riferimento sono state consegnate delle targhe di riconoscimento, tra emozione e gratitudine.
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Anna Maria Corbetta

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Felice e Antonia Mandelli

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Giorgio Magni

Tra i premiati vi sono state Anna Maria Corbetta, voce guida nella catechesi e nelle celebrazioni, e Antonia e Felice Mandelli, memoria viva della comunità e instancabili in cucina durante i campeggi. È stato poi chiamato Giorgio Magni, sempre presente tra bar, cucina e manutenzione, così come Giovanni e Gianna Casati, cuori pulsante dei campeggi e riferimento per generazioni di ragazzi. Grande commozione anche per la consegna della targa a Nuccia e Silvio Cogliati (in memoria di quest'ultimo), noti a tutti per i pranzi comunitari serviti con amore, il risottino coi funghi di Nuccia e i costumi del carnevale preparati con cura, e per Anna Spada e Beppe Colombo, la cui storia personale e di coppia si è intrecciata profondamente con quella dell’oratorio.
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Gianna Casati

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Nuccia con il figlio Mirko Cogliati

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Anna Spada

Non sono mancati i ringraziamenti a Felicita Gargantini e Luigia Albani, che con passione si sono dedicate alla cucina, alla cura dei ragazzi e della cappella; e un riconoscimento speciale è andato anche all’OSGB, con il presidente Emilio Colombo a ritirare la targa per l’impegno sportivo e comunitario.
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Felicita Gargantini

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Luigia Albani

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Emilio Colombo presidente della Polisportiva Osgb
Applausi calorosi hanno accompagnato poi i nomi di Franco Arlati, catechista ed educatore, di suor Emanuela, guida spirituale e punto di riferimento per tanti giovani, e di figure care anche se assenti, come Leo, storico custode e barista, e Lorenzo “rosso” Bosisio, esempio di servizio umile e instancabile. Nel corso della giornata erano stati ricordati anche Luigi Frigerio e Daniela Sala, da sempre attivi in cucina, nell’OSGB e nella catechesi.
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Franco Arlati

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Suor Emanuela

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Daniela Sala
A concludere la serata è stata la proiezione di un video con foto e ricordi dei 60 anni di storia dell’oratorio, un viaggio commovente che ha fatto rivivere volti, momenti e tradizioni di tante generazioni. Dopo il video, nel cortile sono state accese delle lanterne di carta. 
L’apertura dei festeggiamenti ha così saputo unire passato e presente, il ringraziamento a chi ha costruito, passo dopo passo, la vita dell’oratorio, e l’entusiasmo dei giovani che ne raccolgono il testimone per portarlo avanti con fede e gioia.
E.Ma.
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