Paderno: fiori e biglietti per Giorgia Cagliani, ex studentessa dell'Agnesi e per Milena Marangon ex tirocinante a Retesalute
Erano due giovani studentesse nel pieno della vita e dei sogni che l'età porta con sé. Progetti rimasti sull'asfalto nella serata di sabato 20 settembre, falciati da un furgone e poi ricoperti con un telo argentato. Lì, sotto quel lenzuolo improvvisato dai soccorritori,carico di dolore e pietà, si sono fermati i cuori di Giorgia Cagliani e Milena Marangon, entrambe 21enni. Scampata per un soffio, un miracolo verrebbe da dire, Chiara la coetanea che era con loro e che per una manciata di centimetri non è stata travolta.

Sono due comunità in lutto, raccolte nel silenzio e nella preghiera, quelle di Brivio, luogo della tragedia, e di Paderno, paese di residenza delle vittime e delle loro famiglie che ora restano con ricordi e rimpianti che scivolano tra le mani come acqua corrente.
Giorgia aveva frequentato l'Agnesi e ora stava frequentando la facoltà di scienze politiche, ad indirizzo internazionale. Era una sportiva, giocava nella pallavolo besanese.


Milena, invece, dopo il diploma in scienze umane a Bergamo si era iscritta alla facoltà servizi sociali e aveva appena terminato un tirocinio curriculare con Retesalute. Lo scorso anno aveva aiutato nella realizzazione dell'evento Open air al Pintupi, realizzato con la consulta giovani di Paderno.
Con l'amica Chiara di Robbiate sabato sera, come tanti altri, avevano parcheggiato la vettura in via per Aiuruno e poi si erano incamminate verso il cuore della festa di Brivio. Non ci sono mai arrivate. Un uomo di 34 anni di origine polacca, alla guida di un furgone, ha travolto Giulia e Milena, forse per evitare un altro mezzo che scendeva e che aveva invaso la carreggiata. Particolari ancora non chiari e che ora i militari dell'Arma stanno cerando di ricostruire con prescisione.
Il furgone ha travolto Giorgia e Milena, scaraventandole a terra, senza lasciar loro scampo.

E ai soccorritori non è restato altro che stendere sul corpo ormai privo di vita delle due ragazze, un telo.
Con il passare delle ore la notizia si è diffusa a macchia d'olio, lasciando interdetti parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, semplici cittadini.
Le feste in programma nei due paesi sono state annullate o rinviate (come i fuochi di Brivio che potrebbero svolgersi la prossima domenica) e sul luogo della tragedia sono comparsi mazzi di fiori, biglietti e la maglietta della polisportiva besanese a cui Giulia era legata.


Mentre l'investitore, risultato pulito all'esame dell'alcool test ma non a quello tossicologico (almeno secondo le risultanze sinora raccolte), si attende che il magistrato rilasci la salma delle due giovani per poter poi celebrare le esequie che non si esclude che possano essere svolte assieme. Così come assieme Giulia e Milena avevano fatto tante cose, dagli eventi agli aperitivi, ai progetti e alle gite..
Tutto scomparso in una manciata di secondi.

Milena e Giorgia
Sono due comunità in lutto, raccolte nel silenzio e nella preghiera, quelle di Brivio, luogo della tragedia, e di Paderno, paese di residenza delle vittime e delle loro famiglie che ora restano con ricordi e rimpianti che scivolano tra le mani come acqua corrente.
Giorgia aveva frequentato l'Agnesi e ora stava frequentando la facoltà di scienze politiche, ad indirizzo internazionale. Era una sportiva, giocava nella pallavolo besanese.

I segni dei rilievi sull'asfalto dopo la tragedia

Milena, invece, dopo il diploma in scienze umane a Bergamo si era iscritta alla facoltà servizi sociali e aveva appena terminato un tirocinio curriculare con Retesalute. Lo scorso anno aveva aiutato nella realizzazione dell'evento Open air al Pintupi, realizzato con la consulta giovani di Paderno.
Con l'amica Chiara di Robbiate sabato sera, come tanti altri, avevano parcheggiato la vettura in via per Aiuruno e poi si erano incamminate verso il cuore della festa di Brivio. Non ci sono mai arrivate. Un uomo di 34 anni di origine polacca, alla guida di un furgone, ha travolto Giulia e Milena, forse per evitare un altro mezzo che scendeva e che aveva invaso la carreggiata. Particolari ancora non chiari e che ora i militari dell'Arma stanno cerando di ricostruire con prescisione.
Il furgone ha travolto Giorgia e Milena, scaraventandole a terra, senza lasciar loro scampo.

E ai soccorritori non è restato altro che stendere sul corpo ormai privo di vita delle due ragazze, un telo.
Con il passare delle ore la notizia si è diffusa a macchia d'olio, lasciando interdetti parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, semplici cittadini.
Le feste in programma nei due paesi sono state annullate o rinviate (come i fuochi di Brivio che potrebbero svolgersi la prossima domenica) e sul luogo della tragedia sono comparsi mazzi di fiori, biglietti e la maglietta della polisportiva besanese a cui Giulia era legata.


Mentre l'investitore, risultato pulito all'esame dell'alcool test ma non a quello tossicologico (almeno secondo le risultanze sinora raccolte), si attende che il magistrato rilasci la salma delle due giovani per poter poi celebrare le esequie che non si esclude che possano essere svolte assieme. Così come assieme Giulia e Milena avevano fatto tante cose, dagli eventi agli aperitivi, ai progetti e alle gite..
Tutto scomparso in una manciata di secondi.
S.V.