Merate: Navetta ospedali 130 firme per il ripristino
Centotrenta firme in poco più di tre ore per chiedere il ripristino della navetta che trasporta i pazienti dal Mandic all’ospedale Manzoni di Lecco: è il significativo “bottino” che il Comitato per l’Assistenza Domiciliare Pubblica ha portato a casa con il gazebo allestito sabato mattina in piazza Prinetti.
Già il sabato precedente i volontari avevano presidiato la piazza per sensibilizzare i passanti su questo tema. Poi la decisione di avviare una raccolta di firme come segno tangibile dell’interesse che il tema suscita tra i meratesi. E visto il buon riscontro, il Comitato ha deciso di allestire il gazebo anche davanti all’ospedale Mandic nei giorni di martedì 10 e martedì 17 giugno.
Il pressing verso le istituzioni per la riattivazione del servizio era iniziato nel mese di gennaio quando i comitati per l’Assistenza Domiciliare Pubblica e per la Difesa dell’Ospedale di Merate avevano rivolto un appello all’Asst Lecco e all’Ats Brianza, appello rimasto purtroppo lettera morta.
I rappresentanti dei comitati si erano quindi rivolti al sindaco di Merate, Mattia Salvioni, il quale si era impegnato ad affrontare il problema con le autorità sanitarie competenti. Interlocuzioni che sono state avviate da parte dell'amministrazione comunale con i vertici di ASST e sono finalizzate proprio alla riattivazione del servizio.
Il direttore generale dell’Asst Marco Trivelli, a suo tempo da noi interpellato, aveva espresso diverse perplessità circa la sostenibilità economica del servizio, che avrebbe un costo di 40.000 euro all’anno. Il dirigente aveva anche fatto notare che, se prima del Covid la navetta veniva utilizzata, dopo la pandemia gli utenti si erano drasticamente ridotti.
Ma secondo il comitato le richieste erano diminuite a seguito dell’introduzione della fermata di Bellano e non perché non fosse sentita la necessità da parte della popolazione che, essendo sempre più anziana, fatica a spostarsi sia in auto che con i mezzi di trasporto pubblici.
Per riaccendere i riflettori sul problema il sodalizio ha quindi deciso questa iniziativa a cui i cittadini sono chiamati a rispondere per manifestare il loro interesse verso la riattivazione del servizio.
Già il sabato precedente i volontari avevano presidiato la piazza per sensibilizzare i passanti su questo tema. Poi la decisione di avviare una raccolta di firme come segno tangibile dell’interesse che il tema suscita tra i meratesi. E visto il buon riscontro, il Comitato ha deciso di allestire il gazebo anche davanti all’ospedale Mandic nei giorni di martedì 10 e martedì 17 giugno.
Il pressing verso le istituzioni per la riattivazione del servizio era iniziato nel mese di gennaio quando i comitati per l’Assistenza Domiciliare Pubblica e per la Difesa dell’Ospedale di Merate avevano rivolto un appello all’Asst Lecco e all’Ats Brianza, appello rimasto purtroppo lettera morta.
I rappresentanti dei comitati si erano quindi rivolti al sindaco di Merate, Mattia Salvioni, il quale si era impegnato ad affrontare il problema con le autorità sanitarie competenti. Interlocuzioni che sono state avviate da parte dell'amministrazione comunale con i vertici di ASST e sono finalizzate proprio alla riattivazione del servizio.
Il direttore generale dell’Asst Marco Trivelli, a suo tempo da noi interpellato, aveva espresso diverse perplessità circa la sostenibilità economica del servizio, che avrebbe un costo di 40.000 euro all’anno. Il dirigente aveva anche fatto notare che, se prima del Covid la navetta veniva utilizzata, dopo la pandemia gli utenti si erano drasticamente ridotti.
Ma secondo il comitato le richieste erano diminuite a seguito dell’introduzione della fermata di Bellano e non perché non fosse sentita la necessità da parte della popolazione che, essendo sempre più anziana, fatica a spostarsi sia in auto che con i mezzi di trasporto pubblici.
Per riaccendere i riflettori sul problema il sodalizio ha quindi deciso questa iniziativa a cui i cittadini sono chiamati a rispondere per manifestare il loro interesse verso la riattivazione del servizio.
A.Vi.