Olgiate: 30 o 36 ore a scuola L’ass. Colombo fa chiarezza

A seguito della ricezione della lettera di un lettore sul tema delle 30 o 36 ore di lezione alla scuola media di Olgiate Molgora e le conseguenze che ne derivano per gli alunni, abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore all’Istruzione Paola Colombo

In sintesi, la persona che ci ha scritto ha ricordato che per il prossimo anno scolastico le famiglie degli alunni della futura prima media hanno potuto scegliere tra due modelli di orario – 30 ore e 36 ore – segnalando però che per coloro che sceglieranno le 30 ore non saranno garantiti i laboratori extra-scolastici finanziati dal Comune e non sarà prevista la corsa di ritorno in scuolabus per tre giorni a settimana, né alcuna riduzione tariffaria per il mancato utilizzo.

“Partiamo dal fatto che ufficialmente non sappiamo ancora se verrà approvata la decisione di passare dalle 30 alle 36 ore, tant’è che l’avviso di iscrizione ai servizi extrascolastici (scuolabus e mensa) fa riferimento allo stato dell’arte degli orari” ha iniziato l’assessore Colombo. “Questa persona parla di Diritto, cosa che parte dalla  consapevolezza di una scelta. Per scegliere in modo consapevole occorre informarsi, partecipare e ascoltare. Non appena sono sono venuta a conoscenza del fatto che probabilmente alcune famiglie delle prossime classi prime della scuola secondaria di 1° grado avrebbero scelto le 30 ore invece che le 36 ore mi sono attivata immediatamente già a gennaio 2025 per un discorso di trasparenza e ho scritto una lettera che tramite il Comitato genitori ho inviato a tutte le famiglie. A mia firma. Ci sono stati genitori che mi hanno chiesto informazioni e un confronto, cosa che abbiamo fatto dato che sembrava ci fosse un notevole numero di genitori che ha avesse scelto le 30 ore. Abbiamo fatto una riunione venerdì 14 febbraio alla sera, a cui hanno partecipato diverse persone, proprio per rispondere a tutte le questioni che questa persona pone ora nella lettera inviatavi. A livello di informazione e per trasparenza abbiamo spiegato a cosa si va incontro di fronte a questa scelta di passare dalle 36 alle 30 ore”

Ma cosa vuol dire e cosa comporta esattamente passare dalle 36 alle 30 ore di lezioni settimanali? Che cosa “perderanno” gli studenti mancando in quelle 6 ore?

“Se un professore non ha più 36 ore a settimana ma ne ha 30, il suo compito sarà quello di fare i laboratori o di sviluppare e portare a termine il Piano Didattico Ministeriale?” ha risposto l’assessore, spiegando che gli alunni che faranno solo 30 ore settimanali probabilmente non parteciperanno ai laboratori e ai progetti extrascolastici finanziati dal Comune. “Noi come amministrazione, da quando ci siamo insediati, abbiamo aumentato il contributo per progetti portandolo a 26.000 euro. Una volta chiarita la situazione, starà al Corpo Docenti definire a quali classi destinarlo e come”

Il motivo per cui, invece, chi dovesse scegliere le 30 ore invece che le 36 non avrà a disposizione lo scuolabus per tre giorni all’uscita è prettamente economico. “Vorrebbe dire prevedere il doppio delle corse per quei giorni, incrementando notevolmente i costi” ha spiegato l’assessore Colombo, dicendosi sempre disponibile a un ulteriore confronto con chiunque ne avesse ancora bisogno per chiarire punti di questa faccenda. Noi a oggi non sappiamo ancora se e quante classi faranno le 30 ore, ma mi sembra che abbiamo lavorato in trasparenza informando preventivamente le famiglie muovendoci da gennaio 2025 per l’anno scolastico che inizierà a settembre 2025”.
E.Ma.
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