San Zeno: l'arcivescovo Delpini invita a essere "persone dai grandi desideri"
A unirsi alla comunità di san Zenone in festa per il 60° di ordinazione sacra di don Giancarlo Cereda, venerdì sera è arrivato anche l'arcivescovo di Milano Mario Delpini.
Un traguardo decisamente importante e da festeggiare con tutte le attenzioni del caso tanto che la comunità ha organizzato una serie di eventi commemorativi e celebrativi e che, sul versante religioso, ha avuto il suo culmine nella santa Messa officiata dalla guida della Diocesi milanese.
Dopo la breve processione dalla chiesina di san Giuseppe, dove peraltro è allestita una mostra documentale su questi sessant'anni di vita donati a Dio, i celebranti hanno raggiunto la chiesa per la funzione.
Nel corso della sua omelia, Delpini ha parlato dei “desideri piccoli” che attanagliano il cuore dell'uomo, che lo agganciano a terra, che non gli consentono lo slancio verso mete luminose.
“I desideri piccoli banalizzano anche le cose grandi e gli affett tendono a durano solo fino a quando vanno bene. Gli impegni sono piccoli, la generosità è piccola e si riduce a elemosina che ci fa sentire a posto e non invece a un atteggiamento di prendersi cura dell'altro. Nel tempo dei desideri piccoli abitano piccole speranze” ha detto il celebrante, rifacendosi poi alla pagina del Vangelo dopo la Resurrezione di Gesù e invitando invece ad avere grandi aspirazioni perchè, ha proseguito, “questa è la missione del sacerdote: abitare il tempo dei desideri e chiamare le persone ai desideri grandi. Deve spronare a non accontentarsi di sopravvivere ma ad anelare alla vita eterna. Ciascuno non deve accontentarsi di un po' di affetto o di una compagnia che renda meno noiosi i giorni. Il compito del sacerdote è essere pellegrini di spranza per persone dai grandi desideri”.
Nel corso della santa Messa, a cui era presenta anche l'amministrazione comunale con il vicesindaco Matteo Fratangeli in fascia tricolore, sono stati offerti anche una serie di doni a Delpini, legati al territorio di Olgiate. Dopo i ringraziamenti di don Giancarlo per questo momento di festa particolarmente sentito, foto di gruppo e poi un piccolo rinfresco in canonica.
Un traguardo decisamente importante e da festeggiare con tutte le attenzioni del caso tanto che la comunità ha organizzato una serie di eventi commemorativi e celebrativi e che, sul versante religioso, ha avuto il suo culmine nella santa Messa officiata dalla guida della Diocesi milanese.
Il festeggiato, don Giancarlo
Dopo la breve processione dalla chiesina di san Giuseppe, dove peraltro è allestita una mostra documentale su questi sessant'anni di vita donati a Dio, i celebranti hanno raggiunto la chiesa per la funzione.
Nel corso della sua omelia, Delpini ha parlato dei “desideri piccoli” che attanagliano il cuore dell'uomo, che lo agganciano a terra, che non gli consentono lo slancio verso mete luminose.
“I desideri piccoli banalizzano anche le cose grandi e gli affett tendono a durano solo fino a quando vanno bene. Gli impegni sono piccoli, la generosità è piccola e si riduce a elemosina che ci fa sentire a posto e non invece a un atteggiamento di prendersi cura dell'altro. Nel tempo dei desideri piccoli abitano piccole speranze” ha detto il celebrante, rifacendosi poi alla pagina del Vangelo dopo la Resurrezione di Gesù e invitando invece ad avere grandi aspirazioni perchè, ha proseguito, “questa è la missione del sacerdote: abitare il tempo dei desideri e chiamare le persone ai desideri grandi. Deve spronare a non accontentarsi di sopravvivere ma ad anelare alla vita eterna. Ciascuno non deve accontentarsi di un po' di affetto o di una compagnia che renda meno noiosi i giorni. Il compito del sacerdote è essere pellegrini di spranza per persone dai grandi desideri”.
Nel corso della santa Messa, a cui era presenta anche l'amministrazione comunale con il vicesindaco Matteo Fratangeli in fascia tricolore, sono stati offerti anche una serie di doni a Delpini, legati al territorio di Olgiate. Dopo i ringraziamenti di don Giancarlo per questo momento di festa particolarmente sentito, foto di gruppo e poi un piccolo rinfresco in canonica.
S.V.