Merate Consiglio/3: ospedale al centro, Perego dà la linea
La salvaguardia dell’ospedale di Merate è il tema della mozione che la maggioranza ha presentato al Sindaco per chiedere di impegnarsi senza indugi su diversi aspetti dell’offerta sanitaria del San Leopoldo Mandic. L’esperto del gruppo “Viviamo Merate” il dottor Franco Tortorella, ha letto il testo fornendo alcuni chiarimenti.
Al termine si è aperto il dibattito con Massimo Panzeri di nuovo al microfono accanto ai silenti Alfredo Casaletto e Paola Panzeri. L’ex sindaco si è soffermato sulla locuzione avverbiale “senza indugio” sostenendo che dopo quattro mesi alla guida della città il Sindaco dovrebbe essere nelle condizioni di fornire già delle risposte, magari attraverso una comunicazione all’inizio del Consiglio non con una mozione. Chi c’era ricorderà la comunicazione dello stesso Panzeri con le risposte chieste e fornite dall’ex Dg Paolo Favini ai quesiti dell’allora minoranza. Panzeri ha ricordato che l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso aveva annunciato nel corso della sua ultima visita in città di aver predisposto il piano strategico puntuale per ciascun presidio ospedaliero. “Se io fossi stato presente all’incontro tra il dottor Marco Trivelli, Dg attuale e i sindaci avrei chiesto se questo piano strategico è stato redatto e, in caso positivo, quale ruolo è stato assegnato al Mandic”.
Mattia Salvioni ha risposto che Trivelli alcune informazioni le ha fornite assicurando che i servizi essenziali per il mantenimento del Dea di 1° livello (Dipartimento Emergenza e Accettazione) saranno mantenuti. Per quanto a giugno a causa della mancanza di tecnici radiologi si è corso il grave rischio di chiudere il Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.
Decisamente più ricco di significati anche per la professione svolta per 40 anni l’intervento del dottor Dario Perego che ha richiamato diversi passaggi della mozione facendo rilevare che né il Consiglio comunale può entrare nel merito delle valutazioni tecniche del Direttore Generale, né quest’ultimo può prescindere dai piani regionali. Ad esempio è inutile chiedere numeri e attività dei gettonisti. E’ vero che Bertolaso aveva annunciato di volerli eliminare come figure professionali ma senza di loro oggi chiuderebbero intero reparti ospedalieri. E Merate dipende più di Lecco dai gettonisti. Compete alla Regione e non ai top manager introdurre elementi gratificanti per i giovani medici che scelgono la specializzazione nella medicina d’urgenza. Viceversa i pronto soccorso saranno sempre meno appetibili e, quindi, sempre meno dotati di figure professionali strutturate e non in libera professione o pagate a gettone di presenza.
Perego ha poi parlato anche del punto nascite: Carate che ha 40 medici contro i 100 di Merate, e pure quel presidio è privo della neonatologia, riesce a effettuare 750 parti. Dobbiamo domandarci le ragioni vere del calo dei parti a Merate e capire perché alla fine si è chiuso un reparto che è componente essenziale del DEA di 1° livello. Assai eloquente un passaggio, per quanto sfumato, di Tortorella: prima o poi dovremo parlare dei problemi connessi ai dipartimenti. E già, perché la logica dipartimentale di fatto ha trasferito a Lecco tutte le decisioni (in quanto i capidipartimento sono tutti in servizio al Manzoni) e, in concreto, il futuro dell’ospedale di Merate, sembra più nelle mani dei direttori di dipartimento che della stessa direzione strategica. Spezzare questa logica significa rivalorizzare alcune strutture anche semplici di Merate come l’Endoscopia digestiva che se anziché in dipartimento, quindi sotto Lecco fosse afferita a una Unità Operativa Complessa (UOC) di Merate, come Chirurgia, potrebbe dispiegare tutto il suo potenziale in sinergia con il Manzoni, ma non alle dipendenze di esso.
Dario Perego ha posto quindi l’accento sull’allargamento dei soggetti da chiamare in causa per salvaguardare il presidio di via Cerri. Partendo dalla condivisione del prossimo Piano Operativo Aziendale Strategico (Poas), quello stesso strumento che mentre i sindaci attendevano di visionare sotto il coordinamento di Massimo Panzeri, l’ex Dg Paolo Favini aveva già scritto, approvato e persino fatto approvare dalla regione. Stavolta ha detto Perego, è necessario che anche i comuni possano partecipare alle decisioni della direzione strategica; decisioni che condizionano poi per i prossimi tre anni il futuro dell’ospedale.
Ernesto Sellitto ha condiviso le tesi di Dario Perego e ha quindi suggerito di emendare la mozione. La seduta è stata sospesa a lungo per riscrivere il testo che poi posto ai voti è stata approvata all’unanimità.
Ed ecco il testo originale della mozione e sotto gli emendamenti proposti dal capogruppo di Noi Merate e approvati.
MOZIONE
Al sindaco del Comune di Merate
Dott. Mattia Salvioni
Merate, 9 settembre 2024
Il sottoscritto Ernesto Sellitto, in qualità di Capogruppo in rappresentanza del gruppo consigliare “ViviAmoMerate”, chiede di poter inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale il seguente argomento:
MOZIONE CONSIGLIARE (ai sensi dell’art. 54 del vigente regolamento comunale)
RELATIVA A: Salvaguardi Ospedale S. Leopoldo Mandic di Merate
Nella convinzione che l’Ospedale Mandic debba avere un futuro all’altezza dell’eccellenza del suo recente passato:
IMPEGNA
il Sindaco ad attivarsi senza indugio nei confronti di ASST di Lecco per ottenere risposte esaustive rispetto ai seguenti punti:
Informare i cittadini in modo trasparente e chiaro reparto per reparto di eventuali criticità che si riscontreranno nei prossimi mesi in termini di:
necessità di organico e/o strumenti diagnostici
eventuali ridimensionamenti o potenziamenti dei reparti
Inoltre, il Consiglio Comunale di Merate
IMPEGNA
il Sindaco ad attivarsi prontamente nei confronti di ASST affinché quest’ultima:
Infine, il Consiglio Comunale
CHIEDE
al Sindaco
EMENDAMENTI
"...attivarsi senza indugio nei confronti di ASST di Lecco, ATS Brianza e Regione Lombardia, che definisce le politiche e le linee guida per la gestione della sanità territoriale, per richiedere un chiarimento ufficiale e puntuale riguardo al piano dell’organizzazione sanitaria nelle prospettive future per il presidio ospedaliero di Merate come già garantito dall’Assessore Bertolaso nell’incontro avvenuto con i Sindaci..."
"chiedere alla Direzione generale Welfare di regione Lombardia di intervenire direttamente per risolvere le carenze di personale sanitario in particolare per le figure professionali mancanti, indicando se vi siano piani regionali per incentivare l’attrattività verso infermieri e medici nelle aree critiche"
"ripristino navetta gratuita con una campagna informativa adeguata alla cittadinanza"
"ripristini l’automedica con il medico a bordo"
Al termine si è aperto il dibattito con Massimo Panzeri di nuovo al microfono accanto ai silenti Alfredo Casaletto e Paola Panzeri. L’ex sindaco si è soffermato sulla locuzione avverbiale “senza indugio” sostenendo che dopo quattro mesi alla guida della città il Sindaco dovrebbe essere nelle condizioni di fornire già delle risposte, magari attraverso una comunicazione all’inizio del Consiglio non con una mozione. Chi c’era ricorderà la comunicazione dello stesso Panzeri con le risposte chieste e fornite dall’ex Dg Paolo Favini ai quesiti dell’allora minoranza. Panzeri ha ricordato che l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso aveva annunciato nel corso della sua ultima visita in città di aver predisposto il piano strategico puntuale per ciascun presidio ospedaliero. “Se io fossi stato presente all’incontro tra il dottor Marco Trivelli, Dg attuale e i sindaci avrei chiesto se questo piano strategico è stato redatto e, in caso positivo, quale ruolo è stato assegnato al Mandic”.
Mattia Salvioni ha risposto che Trivelli alcune informazioni le ha fornite assicurando che i servizi essenziali per il mantenimento del Dea di 1° livello (Dipartimento Emergenza e Accettazione) saranno mantenuti. Per quanto a giugno a causa della mancanza di tecnici radiologi si è corso il grave rischio di chiudere il Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.
Decisamente più ricco di significati anche per la professione svolta per 40 anni l’intervento del dottor Dario Perego che ha richiamato diversi passaggi della mozione facendo rilevare che né il Consiglio comunale può entrare nel merito delle valutazioni tecniche del Direttore Generale, né quest’ultimo può prescindere dai piani regionali. Ad esempio è inutile chiedere numeri e attività dei gettonisti. E’ vero che Bertolaso aveva annunciato di volerli eliminare come figure professionali ma senza di loro oggi chiuderebbero intero reparti ospedalieri. E Merate dipende più di Lecco dai gettonisti. Compete alla Regione e non ai top manager introdurre elementi gratificanti per i giovani medici che scelgono la specializzazione nella medicina d’urgenza. Viceversa i pronto soccorso saranno sempre meno appetibili e, quindi, sempre meno dotati di figure professionali strutturate e non in libera professione o pagate a gettone di presenza.
Perego ha poi parlato anche del punto nascite: Carate che ha 40 medici contro i 100 di Merate, e pure quel presidio è privo della neonatologia, riesce a effettuare 750 parti. Dobbiamo domandarci le ragioni vere del calo dei parti a Merate e capire perché alla fine si è chiuso un reparto che è componente essenziale del DEA di 1° livello. Assai eloquente un passaggio, per quanto sfumato, di Tortorella: prima o poi dovremo parlare dei problemi connessi ai dipartimenti. E già, perché la logica dipartimentale di fatto ha trasferito a Lecco tutte le decisioni (in quanto i capidipartimento sono tutti in servizio al Manzoni) e, in concreto, il futuro dell’ospedale di Merate, sembra più nelle mani dei direttori di dipartimento che della stessa direzione strategica. Spezzare questa logica significa rivalorizzare alcune strutture anche semplici di Merate come l’Endoscopia digestiva che se anziché in dipartimento, quindi sotto Lecco fosse afferita a una Unità Operativa Complessa (UOC) di Merate, come Chirurgia, potrebbe dispiegare tutto il suo potenziale in sinergia con il Manzoni, ma non alle dipendenze di esso.
Dario Perego ha posto quindi l’accento sull’allargamento dei soggetti da chiamare in causa per salvaguardare il presidio di via Cerri. Partendo dalla condivisione del prossimo Piano Operativo Aziendale Strategico (Poas), quello stesso strumento che mentre i sindaci attendevano di visionare sotto il coordinamento di Massimo Panzeri, l’ex Dg Paolo Favini aveva già scritto, approvato e persino fatto approvare dalla regione. Stavolta ha detto Perego, è necessario che anche i comuni possano partecipare alle decisioni della direzione strategica; decisioni che condizionano poi per i prossimi tre anni il futuro dell’ospedale.
Ernesto Sellitto ha condiviso le tesi di Dario Perego e ha quindi suggerito di emendare la mozione. La seduta è stata sospesa a lungo per riscrivere il testo che poi posto ai voti è stata approvata all’unanimità.
Ed ecco il testo originale della mozione e sotto gli emendamenti proposti dal capogruppo di Noi Merate e approvati.
MOZIONE
Al sindaco del Comune di Merate
Dott. Mattia Salvioni
Merate, 9 settembre 2024
Il sottoscritto Ernesto Sellitto, in qualità di Capogruppo in rappresentanza del gruppo consigliare “ViviAmoMerate”, chiede di poter inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale il seguente argomento:
MOZIONE CONSIGLIARE (ai sensi dell’art. 54 del vigente regolamento comunale)
RELATIVA A: Salvaguardi Ospedale S. Leopoldo Mandic di Merate
- Visto l’art. 32 della Costituzione Italiana, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e che impegna lo Stato a garantire cure gratuite agli indigenti
- Visto l’art. 50 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il “Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali” (TUEL), e successive modifiche e integrazioni, che attribuisce al Sindaco il potere di emanare ordinanze in materia di igiene e sanità pubblica
- Considerata l'evidente importanza dell’Ospedale Mandic di Merate nel garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini non solo del Comune di Merate ma di tutti i comuni limitrofi, come ribadito anche nella mozione congiunta approvata dai Sindaci dell’ambito sociosanitario del Meratese nei Consigli Comunali a fine 2023
- Preso atto delle segnalazioni pervenute dai cittadini pazienti circa alcune criticità riscontrate nella gestione e nell'erogazione dei servizi sanitari presso l'Ospedale Mandic e delle gravi criticità verificatesi recentemente
- Considerata la necessità di garantire il miglioramento e il mantenimento degli standard di qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, in particolare in considerazione del ruolo fondamentale svolto dall’Ospedale Mandic nel sistema sanitario locale
- Considerato il ruolo dell’Ospedale Mandic, quale Presidio Ospedaliero di I° livello, integrato nel sistema di Reti regionali per le patologie tempo dipendenti
- Considerata, in particolare, la recente chiusura del Punto nascite e la prospettata interruzione dell’attività del servizio di Ginecologia in contrasto con quanto dichiarato a Maggio 2024 da ASST Lecco per cui “vengono mantenute la gestione dell’emergenza chirurgica ginecologica h24 e l’attività chirurgica elettiva ginecologica”
- Considerato il diritto e dovere degli Amministratori Locali di esercitare per conto dei propri cittadini il diritto di accesso ad atti pubblici di interesse amministrativo
- Considerato, infine, il ruolo degli Amministratori Locali di garantire la diffusione di informazioni certe derivanti da interlocuzioni e indicazioni specifiche da parte, in questo caso, di ASST Lecco e del sistema sanitario lombardo
Nella convinzione che l’Ospedale Mandic debba avere un futuro all’altezza dell’eccellenza del suo recente passato:
- Individuando specialità che possano essere di riferimento a livello Regionale e Nazionale per i professionisti sanitari
- Creando una rete con le imprese e le realtà sociali del territorio per rilanciare e sostenere la ricerca in ambito clinico e non solo
- Proponendo formule di sostegno ai neoassunti per attrarre e rispondere alle esigenze di personale potenzialmente interessato al presidio, ma che arriva da altri territori non vicini
IMPEGNA
il Sindaco ad attivarsi senza indugio nei confronti di ASST di Lecco per ottenere risposte esaustive rispetto ai seguenti punti:
Informare i cittadini in modo trasparente e chiaro reparto per reparto di eventuali criticità che si riscontreranno nei prossimi mesi in termini di:
- numero di posti letto in ospedale per reparto e per specialità
necessità di organico e/o strumenti diagnostici
eventuali ridimensionamenti o potenziamenti dei reparti
- Indicare quante risorse “c.d. gettoniste” siano impiegate nei vari reparti, la proporzione rispetto all’organico strutturato, i posti letto o le prestazioni garantite in modo esclusivo da tali risorse, le scadenze dei diversi contratti in essere ed eventuali criticità di reperimento del personale
- Indicare in quali casi sia previsto un supporto dal presidio di Lecco per la copertura di eventuali carenze di personale
- Indicare almeno una proposta strategica per un rilancio futuro del punto nascite individuando possibili modalità di riapertura, necessità operative e di organico
- Dichiarare in modo chiaro le reali capacità operative di risposta alle emergenze del Pronto Soccorso
Inoltre, il Consiglio Comunale di Merate
IMPEGNA
il Sindaco ad attivarsi prontamente nei confronti di ASST affinché quest’ultima:
- Esponga come intende mantenere lo stato di DEA 1° Livello del nosocomio ovvero: pronto soccorso con gestione emergenza urgenza h24, medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con Unità di Terapia Intensiva, Cardiologia
- Apra un tavolo operativo di confronto con i Sindaci del territorio, come esplicitamente richiesto in occasione dell’incontro con la Direzione ASST del 5 settembre 2024 da tutti gli Amministratori presenti, per la redazione del nuovo POAS (Piano di Organizzazione Aziendale Strategico) 2025-2027
- Venga avviata una campagna informativa territoriale mirata sui servizi disponibili nel presidio di Merate (ad esempio, percorsi pre e post parto adeguatamente strutturati per le neomamme)
- Venga comunicato in modo chiaro alla popolazione come si intende integrare e gestire il futuro Ospedale di Comunità (che dovrebbe essere realizzato nell'ex padiglione Fossati dismesso) con il presidio Ospedaliero, con la rete territoriale delle Cure Primarie e con l’offerta socioassistenziale territoriale e quali servizi saranno realmente attivati
- Punti ad un ospedale eccellenza e riferimento della “prevenzione” sempre più importante nel percorso di salute dei cittadini in una rinnovata collaborazione e programmazione con i Medici di Base
- Ripristini la navetta gratuita da e verso il presidio di Lecco, servizio essenziale per l'utenza del Meratese (cancellata da Luglio 2022)
Infine, il Consiglio Comunale
CHIEDE
al Sindaco
- Di proporre ai Consigli Comunali del territorio l’adozione di analoghe deliberazioni e di attivarsi collegialmente per la salvaguardia e rilancio del presidio di Merate
- Di tenere periodicamente aggiornato il Consiglio Comunale sul tema in oggetto
Ernesto Sellitto
EMENDAMENTI
"...attivarsi senza indugio nei confronti di ASST di Lecco, ATS Brianza e Regione Lombardia, che definisce le politiche e le linee guida per la gestione della sanità territoriale, per richiedere un chiarimento ufficiale e puntuale riguardo al piano dell’organizzazione sanitaria nelle prospettive future per il presidio ospedaliero di Merate come già garantito dall’Assessore Bertolaso nell’incontro avvenuto con i Sindaci..."
"chiedere alla Direzione generale Welfare di regione Lombardia di intervenire direttamente per risolvere le carenze di personale sanitario in particolare per le figure professionali mancanti, indicando se vi siano piani regionali per incentivare l’attrattività verso infermieri e medici nelle aree critiche"
"ripristino navetta gratuita con una campagna informativa adeguata alla cittadinanza"
"ripristini l’automedica con il medico a bordo"
C.B.