Grazie alla Fondazione “Mariarosa e Giuseppe Crippa” una colonna Endoscopica con modulo AI e un Ecografo al Mandic

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Mariarosa e Giuseppe Crippa

Umiltà”. E’ il sostantivo femminile più centrato per commentare l’intervento di Cristiano Crippa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Technoprobe Spa, al tavolo della presentazione di due nuovi avanzatissimi strumenti di indagine clinica finanziati dall’azienda di Cernusco Lombardone, quotata al mercato principale di Milano. L’ha usata Arnaldo Amato, direttore della struttura complessa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia dell’ASST lecchese, intervenendo dopo l’introduzione dei lavori svolta dal direttore generale Paolo Favini.

Al termine di un lungo percorso fatto di incontri, accordi, trattative l’azienda cernuschese ha potuto erogare ben 300mila euro per l’acquisto di una colonna endoscopica e di un ecografo di ultima generazione.
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Cesare Morzenti, Arnaldo Amato, Paolo Favini, Cristiano Crippa

La donazione è stata effettuata dalla neo costituita Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa, i genitori di Cristiano che ha rappresentato la famiglia nell’aula magna oggi in tarda mattinata per la presentazione alla stampa dei due sofisticati apparecchi diagnostici.

Paolo Favini ha ricordato l’incontro con la famiglia Crippa quando questa mise a disposizione un capannone di 5mila mq., che doveva servire per ampliare la produzione, per realizzare l’Hub vaccinale, sostenendo tutte le spese relative. Ha ringraziato nuovamente Cristiano in rappresentanza della Fondazione di cui fa parte l’intera famiglia Crippa e il CEO aziendale Stefano Felici. Con tono garbato, quasi sommesso, Cristiano Crippa ha a sua volta ringraziato quanti lavorano nella sanità pubblica spesso sacrificandosi per il bene della comunità. E sul concetto di comunità ha insistito il Presidente del cdA: “La Fondazione che porta il nome dei miei genitori – ha detto – crede nel patto reciproco e duraturo tra imprenditorialità e territorio. Solo facendo comunità e dando ognuno il proprio contributo si riesce a migliorare la vita di tutti noi. E in una comunità non esiste operato più cruciale e indispensabile di quello dell’ospedale, inserito nell’ASST e della sanità pubblica in generale. Quando partì l’hub vaccinale – ha ricordato – non domandavamo più quanto avevamo fatturato in giornata, ma quanti vaccini erano stato somministrati”.
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Dopo l’intervento di Cesare Morzenti, direttore della struttura complessa di Radiologia del Mandic, il gruppo si è trasferito al terzo piano del padiglione C per la visita alle due strutture diagnostiche.
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Arnaldo Amato ha mostrato la nuova colonna, appena installata, che grazie all’intelligenza artificiale aumenta del 50% la capacità di individuazione di lesioni pretumorali. Un balzo in avanti nella precisione diagnostica che solo una ventina di strutture ospedaliere in Italia può vantare. Senza entrare troppo nel dettaglio diciamo che l’apparecchiatura grazie all’elevatissimo profilo tecnologico reso possibile dal sistema di intelligenza artificiale, mostra all’operatore ogni minuscola lesione precedentemente immagazzinata nella memoria consentendogli così di migliorare in modo eccezionale la diagnosi precoce delle lesioni neoplastiche del colon. Resta l’operatore a decidere se e come intervenire la macchina, mette a disposizione tutti gli elementi per valutare se l’intervento può essere effettuato in reparto oppure se il paziente deve essere indirizzato in Chirurgia per l’intervento più complesso. Insomma una tecnologia d’avanguardia che, come ha sottolineato Favini, resta al servizio dell’intelligenza umana.

Molto importante anche l’Ecografo, anche in questo caso dotato dell’ultima tecnologia disponibile sul mercato, come ha spiegato il primario Morzenti.
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Roberto Crippa

Per la donazione di questi due importanti strumenti di diagnosi ha molto lavorato nei mesi precedenti Roberto Crippa, vice presidente del CdA che ha seguito personalmente le varie fasi sia di costituzione della Fondazione sia di acquisizione dei macchinari.
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L’auspicio è che la strada intrapresa oltre un anno e mezzo fa che ha visto la stretta collaborazione tra Roberto e Cristiano Crippa e la direttrice sanitaria di presidio Valentina Bettamio nell’implementazione del servizio Dama di assistenza alle gravi disabilità e culminata con la donazione dei due macchinari, possa andare avanti nel tempo. Come ha confermato Cristiano Crippa, l’azienda era vicina all’ospedale ieri, lo è oggi e lo sarà anche domani.
C.B.
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