Airuno: tre date per la raccolta firme a sostegno del Referendum sulla Giustizia

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Ad Airuno, come in tutti i municipi italiani, dal 1^ luglio è partita la raccolta firme a sostegno del Referendum sulla Giustizia, promosso dal comitato Giustizia Giusta. Il Comitato è una associazione il cui scopo è la promozione e la raccolta delle firme necessarie alla presentazione del referendum ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione per la riforma della giustizia, nonché la sensibilizzazione dei cittadini nei confronti del tema generale della riforma della giustizia, nei limiti dei quesiti depositati presso la Corte di Cassazione in data 3 giugno 2021.
Tutti i cittadini residenti possono recarsi all'ufficio Anagrafe, durante i regolari orari di apertura, per "metterci una firma" sul Referendum che è diventato di interesse nazionale, anche a seguito della recente proposta di Riforma adottata dal Governo Draghi e dalla Ministra della Giustizia Cartabia.
I questi referendari sono sei: riforma del CSM, responsabilità diretta dei magistrati, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere, limiti agli abusi della custodia cautelare e abolizione del decreto severino. "Il referendum ha già visto in queste prime settimane la raccolta di oltre 300.000 firme in tutta Italia - dichiara Simone Tavola, capogruppo di maggioranza del Comune di Airuno - e anche ad Airuno abbiamo pensato di organizzare dei momenti informativi dove è possibile raccogliere le firme dei cittadini interessati. Infatti sarà possibile recarsi presso la Sala Consiliare del Municipio mercoledì 28 luglio, sabato 31 luglio e mercoledì 4 agosto, dalle 9:30 alle 12:30". Durante le tre giornate sarà possibile approfondire ulteriormente la tematica grazie ad apposito materiale informativo presente in Sala.
"E' una battaglia che il centrodestra ha sempre portato avanti, quella di riformare la Giustizia - continua il consigliere Tavola - ma deve interessare tutti i cittadini. Stiamo per ricevere importanti risorse economiche provenienti dalla Commissione europea, volte alla ripresa del Paese, e dobbiamo assicurarci di essere nelle condizioni migliori per investire i 191,5 miliardi di euro del PNRR, di cui 68,9 a titolo di contributi a fondo perduto e i rimanenti 122,6 miliardi quali prestiti."
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