Bellusco: centro polifunzionale chiuso. "Ecco le motivazioni"

È uscita sabato, con un comunicato chiarificatore, la posizione del Centro Polifunzionale Maria Bambina di Bellusco, in merito alla chiusura della struttura avvenuta nei giorni scorsi. Essendo questa una realtà privata, i numeri di casi positivi e decessi da coronavirus non rientrano infatti nei report diramati dall'amministrazione. Nel comunicato congiunto della Fondazione e del suo ente gestore, Società Cooperativa Sociale Onlus Arcobaleno, si ripercorrono le vicende che hanno portato alla chiusura della Casa. A partire dal 7 marzo, quando è stata riscontrata la prima positività al coronavirus di un ospite della struttura, che ha portato due giorni dopo, il 9 marzo alla decisione drastica.

Il Centro Polifunzionale Maria Bambina

Il polo, ricordiamo, dispone di una sezione con alloggi protetti, servizio utilizzato da 17 anziani, e di un centro diurno integrato (CDI), che serve 30 anziani. Dopo la scoperta del paziente positivo è stato avviato quindi il monitoraggio costante degli stati di salute degli ospiti, e dei 17 utenti degli appartamenti protetti, quattro sono stati inviati al Pronto Soccorso e poi ricoverati presso l'Ospedale di Vimercate. Negli ultimi giorni si sono registrati cinque decessi, e in quattro casi su cinque si trattava di persone oltre gli 80 anni. Oggi quindi gli ospiti che sono presenti nel centro sono 11. Una donna ricoverata in medicina generale prima dell'emergenza, poi risultata positiva al tampone, è in via di guarigione. Per quanto riguarda il CDI, gli enti, proprietario e gestore, sono in contatto telefonico costante con le 30 famiglie, dopo il loro ritorno a casa. Tra loro si è registrato in queste settimane un ricovero e un decesso. Nella nota si sottolinea che già dal 24 febbraio gli enti avevano deciso di vietare l'accesso alla struttura ai volontari della Sociosfera Onlus, di contenere l'accesso ad un solo famigliare per ospite, e di procedere con le misure di igiene e sanificazione degli ambienti. Mentre di volta di volta l'ATS Brianza metteva in atto tutte le misure per limitare l'eventuale diffusione del contagio all'interno della Casa. In fondo al comunicato, oltre ad unirsi al cordoglio dei familiari degli ospiti, i presidenti della Cooperativa Arcobaleno, Renato Ferrario, e della Fondazione Maria Bambina, Sergio Lorenzini, hanno ringraziato tutti gli operatori per la professionalità e la competenza con cui hanno gestito l'emergenza.
M.L.
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