Airuno: festa alle Medie con il 'grazie' alla bidella Luisa, che saluta dopo ben 36 anni
Per 36 anni consecutivi è stata la prima ad arrivare a scuola al mattino e l'ultima ad andarsene al pomeriggio, dopo lunghe ore spese, oltre che a sistemare aule e a dare una mano agli insegnanti nelle loro attività, ad ascoltare le piccole confidenze di tanti ragazzi, ad alleviare le preoccupazioni di qualche genitore e magari persino ad asciugare qualche lacrima.
Luisa Meazza insieme ad alcune alunne
Ecco perché non sarà facile per la signora Luisa Meazza, giunta al traguardo della pensione, lasciare la Scuola Media di Airuno, quella in cui è entrata per la prima volta nel 1983 - "quando era ancora riscaldata con le stufe" - e che per quasi quattro decenni di lavoro come collaboratrice ha davvero rappresentato per lei una seconda casa.
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Ed è stata proprio lei, giustamente, la grande protagonista dell'ultima mattinata di scuola, in cui tutti gli alunni si sono riversati nel cortile esterno per una grande festa finale a ritmo di musica, con balli, canti e flash-mob tra antico e moderno, dunque tra carole medievali e vivaci coreografie preparate durante un percorso ad hoc con una giovane educatrice.
Luisa Meazza con gli insegnanti presenti a scuola sabato mattina
Dopo alcune temporanee collaborazioni con altri dipendenti, negli ultimi otto anni la signora Luisa è stata effettivamente l'unica bidella in servizio alla Scuola Media di Airuno, finalmente ristrutturata. "A questo proposito, tengo a rivolgere un sincero ringraziamento anche all'ex sindaco Adele Gatti e ai suoi colleghi amministratori, che, oltre a ricostruire da cima a fondo la scuola, si sono sempre dimostrati estremamente disponibili a soddisfare tutte le nostre richieste in tempi rapidi" ha concluso Luisa Meazza. "Devo ammettere che non mi sono ancora resa conto che il mio lavoro qui è finito, non sarà facile cambiare completamente vita da un giorno all'altro: fortunatamente non vivo lontano dalla scuola, quindi è probabile che passerò qui, di tanto in tanto, per dare un'occhiata e abbracciare i miei ragazzi".
B.P.