Merate: assegnate le deleghe agli assessori scelti dal Sindaco. Logiche di partito e consenso personale i parametri adottati

L’ambizione personale ha prevalso sull’opportunità politica e, perché no, anche sul buon senso. Strano che ciò sia avvenuto nonostante l’esperienza dei vertici della nuova Amministrazione comunale.

Per accontentare tutti i richiedenti deleghe è rimasta scoperta la fondamentale casella del capogruppo che potrebbe andare a Fabio Tamandi, ancora una volta fuori dalla Giunta, o a Paolo Centemero, che in Consiglio non ha mai messo piede se non dalla parte del pubblico. Eppure si tratta di una carica di estrema importanza soprattutto in questa consigliatura che vede all’opposizione una sola forza politica molto agguerrita e preparata.

Massimo Panzeri - Giuseppe Procopio - Andrea Robbiani


Fiorenza Albani - Franca Maggioni - Alfredo Casaletto

Detto questo vediamo che cosa hanno concertato i negoziatori di Lega e Forza Italia:

ANDREA ROBBIANI: Ambiente e nuove Tecnologie. Per la verità più che la città smart basterebbe che i cellulari funzionassero anche in centro, dato che le sedi delle due liste non hanno potuto accogliere i risultati dai seggi in quanto internet in via Manzoni funziona a singhiozzo. Fatto questo si potrà pensare alla città del futuro.

ALFREDO CASALETTO: Bilancio. L’ex capogruppo ha coronato il suo sogno di entrare in Giunta. Anche se non lo si conosceva come un esperto in materia fiscale, finanziaria e ragioneristica.

FRANCA MAGGIONI: servizi alla persona e istruzione. Si ritorna allo schema dell’amministrazione Robbiani. Quella successiva aveva sdoppiato le deleghe assegnandole a due assessori diversi.

GIUSEPPE PROCOPIO: vice sindaco con delega all’urbanistica e al commercio. Altra sorpresa, anche di lui non si conoscevano competenze urbanistiche.

FIORENZA ALBANI: l’ambiziosa consigliera di Pagnano, che nei precedenti cinque anni non ha proferito verbo, è già riuscita a farsi nominare consigliere provinciale ma, evidentemente non soddisfatta, ha preteso le deleghe alla Cultura, Sport e politiche dell’immigrazione.

MASSIMO PANZERI: il sindaco ha tenuto per sé la delega che meglio si adatta perfettamente al suo profilo e alle sue competenze, i lavori pubblici.

Prematuro esprimere un giudizio ma a sensazione sulle competenze sembrano aver prevalso i voti personali conquistati e le necessità spartitorie per soddisfare le ambizioni personali.  Fuori dall’Aula c’erano professionalità decisamente più acclarate cui affidare, senza diritto di voto, alcune deleghe importanti come appunto bilancio e urbanistica. Per dire, Procopio ha già gestito i tre quinti di tutte le deleghe disponibili passando con disinvoltura da sport, commercio, politiche giovanili ai lavori pubblici e, domani, all’urbanistica. Un po’ come ai tempi della prima repubblica quando un onorevole di alto livello passava dal tesoro all’agricoltura per atterrare infine alla marina mercantile o all’assistenza postbellica.

Restano ora alcune deleghe minori da assegnare ai consiglieri, tra le quali quella della polizia locale. Che tanto minore non è. Anzi è decisamente strategica. Buon senso vorrebbe che fosse assegnata a Andrea Robbiani ma si può già scommettere che non finirà così.
Naturalmente quanto sopra sono semplici indiscrezioni e deduzioni, per nulla ufficiali.
Bisognerà aspettare la conferenza stampa indetta dal sindaco per conoscere ufficialmente la composizione della nuova giunta comunale.
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