Il treno deraglia tra Airuno e Olgiate, si mobilitano centinaia di soccorritori. E' l'esercitazione notturna ''Galleria Beverate''

L'enorme dispiegamento di soccorritori, la serietà con cui questi - volontari, medici e forze dell'ordine - hanno preso la faccenda, la rapidità con cui la Protezione Civile ha allestito, ad esempio, il posto medico avanzato (una sorta di pronto soccorso mobile), ma anche le modalità con cui sono stati soccorse tutte e 48 le persone coinvolte. Ognuno di questi dettagli ha contribuito a dare l'impressione che l'emergenza ci fosse per davvero.

La pioggia e un malore accusato realmente da una volontaria impegnata nell'esercitazione di venerdì notte (26 ottobre), poi, hanno aggiunto ancora più credibilità all'esercitazione rinominata ''Galleria Beverate''. In sostanza, è stato simulato che tra Airuno ed Olgiate, quindi sulla linea S8 che collega Lecco a Milano, fosse avvenuto il deragliamento di alcune carrozze di un treno con a bordo una cinquantina di persone, la maggior parte delle quali rimaste illese e quasi una ventina ferite anche se nessuna in modo grave.

Presente anche un ingegnere del Politecnico di Milano
che ha elaborato uno studio sulle via di fuga in caso di emergenza

Il tutto si è svolto con il coordinamento delle forze impiegate da parte della Prefettura di Lecco, con la dottoressa Liliana Baccari (il Prefetto) che, non appena avvenuto l'incidente, ha attivato il Centro di Coordinamento dei Soccorsi nella sala operativa della Prefettura stessa per gestire la maxi-emergenza.

Hanno poi preso parte i gruppi di Protezione Civile di diversi Comuni lombardi e in particolar modo della Provincia di Lecco, medici e volontari di 112-NUE Areu tra cui diverse sezioni provinciali di Croce Rossa e Croce Bianca, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco e la Questura di Lecco, diversi Comandi dell'Arma dei Carabinieri, il Compartimento della Polizia Ferroviaria regionale, tecnici di Trenord e di RFI, oltre che con la collaborazione dei Comuni di Olgiate, Airuno e Calolziocorte.
In soldoni, quasi 200 operatori che hanno dovuto fare del loro meglio affinché l'emergenza - seppure fittizia - rientrasse il prima possibile.

L'esercitazione è stata preceduta nella serata di venerdì da una sessione formativa su rischi e pericoli che possono capitare in ambito ferroviario. La chiamata del personale a bordo del treno diretto a Milano alla Sala Operativa di RFI, una volta accertato il deragliamento di alcune carrozze, è quindi partita intorno all'1.15.

Pochi minuti dopo, allertato il numero unico 112 di Areu, sul posto si sono portati i primi operatori sanitari che hanno dovuto raggiungere a piedi il convoglio bloccato all'imbocco della galleria ferroviaria, in zona Beverate.

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I soccorritori, durante l'esercitazione, per trasportare i feriti più gravi nella zona in cui è stato allestito il ''campo base'' dell'emergenza si sono aiutati con delle apposite barelle in grado di adattarsi ai binari della rete ferroviaria e quindi percorrere il tragitto con più facilità.

Per primi sono stati condotti all'uscita della galleria i passeggeri che non avevano riportato alcuna contusione. Hanno raggiunto dopo qualche tempo trascorso all'interno delle carrozze il centro operativo comunale (organizzato dall'Amministrazione di Olgiate) dove sono stati registrati dai Carabinieri.

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I feriti più gravi, prima di essere trasferiti in ospedale, sono stati visitati da medici del 112 nel posto medico avanzato allestito dalla Protezione Civile.

''L'esercitazione rientra tra le iniziative programmate e concordate tra il Gruppo Ferrovie dello Stato ed il Sistema di Protezione Civile per monitorare il coordinamento delle attività tra i soggetti coinvolti, nonché il protocollo AREU-RFI 2018 tramite il quale Rete Ferroviaria Italiana mette a disposizione le coordinate dei punti di accesso alla linea con l'obiettivo di migliorare la rapidità di intervento e gli standard di sicurezza e la tutela delle persone, delle cose e dell'ambiente''.

La Prefettura, poche ore dopo il termine dell'esercitazione, ha spiegato oltre a questo che gran parte dell'attenzione è stata riservata ''alla verifica dell'efficacia e della rapidità dell'attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze'' ed al testare ''il corretto flusso di comunicazioni tra le sale operative col fine di migliorare il sistema di intervento tecnico e di assistenza previsto dai protocolli d'intesa stipulati tra il Gruppo FS, Protezione Civile Regionale e AREU-118''.

Di seguito la versione integrale della nota diffusa dalla Prefettura:

LINEA MILANO-LECCO: ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE ''GALLERIA BEVERATE 2018''
 
Alle ore 1:15 della notte tra venerdì 26 e sabato 27 ottobre, un treno regionale proveniente da Lecco e diretto a Milano, si ferma all’imbocco della galleria di Beverate tra Olgiate Molgora e Carnate a causa dello svio di alcune carrozze. 
 
Il personale di bordo informa la Sala Operativa di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) che richiede l’intervento del 112-NUE Areu. Giunti sul posto, gli operatori sanitari prestano i primi soccorsi ai passeggeri che hanno riportato traumi da contusione e schiacciamento. Per la gestione dell’emergenza vengono allestiti: il Posto Medico Avanzato con il supporto di Protezione Civile, il Posto di Comando Avanzato per la gestione delle squadre di emergenza che operano in galleria ed il Centro Operativo Comunale nel Comune di Olgiate Molgora.
Il Prefetto di Lecco, Liliana Baccari, attiva il Centro di Coordinamento dei Soccorsi nella sala operativa della Prefettura per il coordinamento e la gestione della maxi-emergenza.

E’ questo  lo scenario dell’esercitazione di emergenza che si è svolta la scorsa notte sulla linea ferroviaria Milano-Lecco, coordinata dalla Prefettura di Lecco con la partecipazione della Protezione Civile Regione Lombardia e Provincia di Lecco, 112-NUE Areu, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, Comune di Olgiate Molgora, Comune di Calolziocorte, Comune di Airuno, Questura di Lecco, Carabinieri, Compartimento della Polizia Ferroviaria Regione Lombardia, Organizzazioni di Volontariato, di Trenord e del Gruppo FS Italiane.

L'esercitazione è stata preceduta da una sessione formativa sui rischi specifici in area ferroviaria tenuta dal personale del Gruppo FS e rivolta ai soggetti esterni partecipanti alla simulazione.
 
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dell’efficacia e della rapidità dell’attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, specialmente nei minuti che hanno preceduto i soccorsi.
 
L’esercitazione rientra tra le iniziative programmate e concordate tra il Gruppo Ferrovie dello Stato ed il Sistema di Protezione Civile per monitorare il coordinamento delle attività tra i soggetti coinvolti, nonché il protocollo AREU-RFI 2018 tramite il quale Rete Ferroviaria Italiana mette a disposizione le coordinate dei punti di accesso alla linea con l’obiettivo di migliorare la rapidità di intervento e gli standard di sicurezza e la tutela delle persone, delle cose e dell’ambiente.
 
E’ stato così testato il corretto flusso di comunicazioni tra le sale operative col fine di migliorare il sistema di intervento tecnico e di assistenza previsto dai protocolli d’intesa stipulati tra il Gruppo FS, Protezione Civile Regionale e AREU-118.
 
Nessuna ripercussione sulla circolazione dei treni.

Il Capo di Gabinetto

 

A.S.
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