Airuno: inaugurata la scuola secondaria dopo 6 anni di attesa, sarà la ''casa'' degli studenti
È stata una vera giornata di festa per il paese di Airuno quella di sabato 9 aprile, quando le porte della scuola secondaria di primo grado si sono aperte dopo 6 anni di attesa a mostrare un interno completamente rinnovato che dopo le vacanze pasquali ospiterà gli studenti che ora condividono gli spazi con la scuola primaria.
Gli alunni della quinta elementare e della scuola secondaria, i loro insegnanti e i rappresentanti di associazioni, istituzioni e numerosi cittadini hanno affollato il piazzale antistante l'edificio nella tarda mattinata, dove i discorsi si sono alternati ai ringraziamenti verso tutti coloro che, dal grande finanziamento regionale al piccolo sforzo dei volontari, hanno reso possibile la rinascita dell'edifico storico airunese.
Ed è proprio sul filo della storia che all'interno di alcune aule è stata ricreata una classe degli anni Trenta, e messe in mostra fotografie e documenti che testimoniano l'evoluzione di un edificio centenario. Il senatore Antonio Rusconi ha sottolineato il coraggio dell'amministrazione airunese nell'investire nella scuola, che significa investire nel futuro, in tempi in cui le risorse a disposizione sono sempre meno.
Un concetto ribadito dal segretario dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale Carlo Spreafico: "La regione ha contribuito con un finanziamento di 300.000 euro per la realizzazione di questo progetto, mi auguro che il sostegno regionale all'edilizia scolastica continui nonostante le pesanti riduzioni di fondi. Dobbiamo difendere il nostro modo di fare scuola, per garantire un futuro alle nuove generazioni".
VIDEO:
Si è diretto agli studenti presenti don Antonio Cogliati, che per 20 anni è stato tra le mura scolastiche a insegnare religione. "Ragazzi, prendete possesso di quella che sarà la vostra casa, il luogo dell'educazione dove vi verrà concesso di imparare. Mi auguro che sappiate apprezzare e far crescere questo ambiente, ora ad Airuno manca solo una piazza".
Parole di soddisfazione anche da parte del dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Airuno e Brivio Anna Maria Marzorati: "Mai come in questo territorio ho avuto la percezione di una comunità che crede nella scuola e la sostiene" ha spiegato. "Che la vede come un valore, un luogo dove non solo si divulga la conoscenza ma si stabiliscono relazioni tra alunni e docenti che coistituiscono l'anticamera dell'entrata in società. Quando mi assale il senso di impotenza dovuto alla situazione attuale mi basta guardare i ragazzi per capire che andare avanti nonostante tutto ha un senso. Vi consegno questa scuola, fatta dalle persone per le persone".
Dopo l'intervento del maresciallo Christian Cucciniello, comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio, la parola è passata al sindaco Adele Gatti. "Ad un anno dalla ripresa dei lavori e nel 150° anniversario dell'unità italiana inauguriamo la scuola, che dopo le vacanze di Pasqua ospiterà gli alunni" ha spiegato.
"Oggi restituiamo un palazzo storico al paese, la scuola ai ragazzi e fiducia agli airunesi, portando a termine uno dei progetti che ci eravamo prefissati come amministrazione. Il passato lo abbiamo racchiuso in una mostra all'interno dell'edifico, il presente sono gli spazi rinnovati dove è stata ricavata un'aula polivalente e una informatica, il futuro sarà la riqualificazione dell'area esterna. Ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile, oggi per Airuno è un giorno di festa". Dopo la benedizione di don Antonio e il taglio del nastro, tutti i presenti hanno potuto visitare la mostra e i locali interni della scuola, completamente rimessi a nuovo.
I lavori erano partiti nel 2005 ma, a seguito di diverse problematiche tra cui il fallimento della ditta appaltatrice dei lavori, si erano fermati l'anno successivo. L'amministrazione di Adele Gatti, dal suo insediamento nel 2009, ha promosso la riqualificazione del progetto attraverso l'accensione di un mutuo e un contributo regionale. Ora l'opera è conclusa e gli studenti dopo Pasqua entreranno nella loro nuova "casa".
Il taglio del nastro
Gli alunni della quinta elementare e della scuola secondaria, i loro insegnanti e i rappresentanti di associazioni, istituzioni e numerosi cittadini hanno affollato il piazzale antistante l'edificio nella tarda mattinata, dove i discorsi si sono alternati ai ringraziamenti verso tutti coloro che, dal grande finanziamento regionale al piccolo sforzo dei volontari, hanno reso possibile la rinascita dell'edifico storico airunese.
Ed è proprio sul filo della storia che all'interno di alcune aule è stata ricreata una classe degli anni Trenta, e messe in mostra fotografie e documenti che testimoniano l'evoluzione di un edificio centenario. Il senatore Antonio Rusconi ha sottolineato il coraggio dell'amministrazione airunese nell'investire nella scuola, che significa investire nel futuro, in tempi in cui le risorse a disposizione sono sempre meno.
Un concetto ribadito dal segretario dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale Carlo Spreafico: "La regione ha contribuito con un finanziamento di 300.000 euro per la realizzazione di questo progetto, mi auguro che il sostegno regionale all'edilizia scolastica continui nonostante le pesanti riduzioni di fondi. Dobbiamo difendere il nostro modo di fare scuola, per garantire un futuro alle nuove generazioni".
VIDEO:
Si è diretto agli studenti presenti don Antonio Cogliati, che per 20 anni è stato tra le mura scolastiche a insegnare religione. "Ragazzi, prendete possesso di quella che sarà la vostra casa, il luogo dell'educazione dove vi verrà concesso di imparare. Mi auguro che sappiate apprezzare e far crescere questo ambiente, ora ad Airuno manca solo una piazza".
Parole di soddisfazione anche da parte del dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Airuno e Brivio Anna Maria Marzorati: "Mai come in questo territorio ho avuto la percezione di una comunità che crede nella scuola e la sostiene" ha spiegato. "Che la vede come un valore, un luogo dove non solo si divulga la conoscenza ma si stabiliscono relazioni tra alunni e docenti che coistituiscono l'anticamera dell'entrata in società. Quando mi assale il senso di impotenza dovuto alla situazione attuale mi basta guardare i ragazzi per capire che andare avanti nonostante tutto ha un senso. Vi consegno questa scuola, fatta dalle persone per le persone".
Dopo l'intervento del maresciallo Christian Cucciniello, comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio, la parola è passata al sindaco Adele Gatti. "Ad un anno dalla ripresa dei lavori e nel 150° anniversario dell'unità italiana inauguriamo la scuola, che dopo le vacanze di Pasqua ospiterà gli alunni" ha spiegato.
Da sinistra Antonio Rusconi, Carlo Spreafico, don Antonio Cogliati, Anna Maria Marzorati, Christian Cucciniello, Adele Gatti
"Oggi restituiamo un palazzo storico al paese, la scuola ai ragazzi e fiducia agli airunesi, portando a termine uno dei progetti che ci eravamo prefissati come amministrazione. Il passato lo abbiamo racchiuso in una mostra all'interno dell'edifico, il presente sono gli spazi rinnovati dove è stata ricavata un'aula polivalente e una informatica, il futuro sarà la riqualificazione dell'area esterna. Ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile, oggi per Airuno è un giorno di festa". Dopo la benedizione di don Antonio e il taglio del nastro, tutti i presenti hanno potuto visitare la mostra e i locali interni della scuola, completamente rimessi a nuovo.
Primo da sinistra il vicesindaco Enrico Acquati, "presentatore" dell'evento
I lavori erano partiti nel 2005 ma, a seguito di diverse problematiche tra cui il fallimento della ditta appaltatrice dei lavori, si erano fermati l'anno successivo. L'amministrazione di Adele Gatti, dal suo insediamento nel 2009, ha promosso la riqualificazione del progetto attraverso l'accensione di un mutuo e un contributo regionale. Ora l'opera è conclusa e gli studenti dopo Pasqua entreranno nella loro nuova "casa".
Il progetto dell'edificio fu realizzato dall'ingegnere Valentino Gilardi di Brivio, fu costruito su un terreno di circa 285 mq e acquistato il 20 settembre 1888 dai fratelli Dr. Alessandro e Vittorio Pizzagalli Magno. L'appalto venne assegnato al capomastro Gerolamo Longhi, nato a Valgreghentino e residente a Olginate, per 10.557,34 lire. Lo stabile fu concluso il 5 dicembre 1889. Ha ospitato il Municipio da fine Ottocento al 1946, è stato ambulatorio medico da fine Ottocento ai primi anni Cinquanta, asilo infantile da Fine Ottocento al 1938, scuola elementare da fine Ottocento al 1977, sede del Partito nazionale fascista dal 1923 al 1935, prigione dal 1923 al 1935, scuola media dal 1977 al 2005. La ristrutturazione dell'edificio si è protratta dal 2005 al 2011.
Le matite date in omaggio agli alunni