La Valletta: è morta Mariuccia della Fornace, aveva 78 anni. Col marito aveva gestito l'osteria e voluto il restauro dell'edicola votiva

Per tutti era "Mariuccia della Fornace", prima devota della Madonna delle rose cui lei si era tanto spesa per il restauro dell'edicola votiva che saluta l'ingresso alla zona di Bagaggera.

Mariuccia il giorno dell'inaugurazione dell'edicola restaurata


Nella giornata di ieri Mariuccia è scomparsa improvvisamente all'età di 78 anni (tra qualche giorno avrebbe compiuto i 79) e i suoi funerali si svolgeranno nella parrocchia di Pagnano, sabato mattina alle 11.
Mariuccia era nativa di Missaglia e alla Fornace si era trasferita dopo il matrimonio con Antonio Sesana, da cui aveva avuto tre figli Roberto, Paolo e Giacomo, e nella bella cascina immersa nel verde della valle, una di quelle abitazioni che ricordano una vita d'altri tempi, scandita dai ritmi della natura e delle stagioni, aveva avviato un'osteria. Ogni fine settimana turisti anche da fuori provincia venivano per gustare i suoi memorabilirisotti e la sua "gaina fregia", vere prelibatezze nostrane cucinate con arte e cura. Persona affabile, sempre sorridente e accogliente, la si ricorda con in testa la sua cuffietta bianca, che indossava ogni volta che stava in cucina a preparare i piatti.

Con i figli e il geometra Spada che si era occupato del restauro


Come accennato Mariuccia si era spesa in prima persona affinchè la cappelletta che si trova al limitare del bosco, dedicata alla Vergine, ritornasse al suo antico splendore dopo che un camion in manovra l'aveva danneggiata irrimediabilmente. "Sono molto devota a questa Madonna", aveva spiegato il giorno dell'inaugurazione del restauro, nel giugno 2015 "In precedenza l'edicola era dedicata a San Sebastiano, ma con il tempo il dipinto era sparito e nel 1983 chiesi ad un pittore di dipingere la Madonna com'era raffigurata in un quadro che mia suocera portò dal santuario di La Salette in Francia. La Madonna delle Rose è infatti quella che apparve a La Salette a due ragazzi nel 1846 e devo dire che mi ha concesso diverse grazie. In occasione del mio trentesimo anniversario di matrimonio, prima di morire, 22 anni fa, mio marito mi regalò il dipinto sul compensato che c'è ancora oggi".


Con Mariuccia se ne va un pezzo di storia contadina, fatta di semplicità, buon cuore, pacatezza. Persone che, come lei, sapevano affrontare la vita con concretezza e con saggezza, capaci di accoglierti con un sorriso, anche se dentro il loro cuore magari era afflitto da qualche affanno. Con una delicatezza d'altri tempi, ricorda chi la conosceva, Mariuccia aveva chiesto che quell'angolo di fede tornasse a risplendere, segno di una devozione profonda e legata alle tradizioni contadine che legavano le stagioni e il raccolto al favore della divinità. Il suo sogno era così diventato realtà e una cerimonia molto suggestiva e semplice aveva suggellato il ritorno allo splendore della Madonna della Fornace. E ora chi transiterà da quel sentiero, un pensiero in più non potrà non rivolgerlo anche a Mariuccia, il cui nome è legato indissolubilmente a quel segno religioso.
S.V.
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