Mandic: interesse nazionale per il ''verso del piccione'' dell’Ailar locale, polo di eccellenza per il recupero dei pazienti laringectomizzati

Un metodo nato dall'"intuizione" di una paziente laringectomizzata, divenuto fondamento della scuola meratese che aiuta chi ha perso la voce a recuperare la possibilità di comunicare con il mondo, si è trasformato in un progetto di studio attuato in collaborazione con l'ospedale Mandic e presentato con successo ad un corso internazionale di fonochirurgia, ma che ancora fatica a trovare riconoscimento a Lecco e nella sezione nazionale Ailar (Associazione italiana laringectomizzati).

Da sinistra Nico Paolillo, Domenico Cavana e Roberto Leoni


Quella convocata presso il Mandic nella mattinata di sabato 12 marzo è stata molto più che una semplice assemblea ordinaria dei soci della sezione cittadina, che ha permesso di fare il punto su un'esperienza unica nel panorama nazionale, che punta a rendere Merate un polo di eccellenza nel recupero dei pazienti a cui è stata asportata la laringe. Artefice dell'innovativo metodo del "verso del piccione" (dal rumore del particolare movimento che permette ai pazienti operati di tornare a "parlare"), nonché presidente riconfermata e riabilitatrice della sezione meratese è Emma Rita Ferri, che ha presentato i risultati scientifici del suo metodo ottenuti grazie al foniatra Nico Paolillo, attivo presso la Struttura di Otorinolaringoiatria del Mandic diretta dal dottor Claudio Bianchi.

Nico Paolillo, Emma Rita Ferri e Simone Scerri


Dal 2008 ad oggi sono 81 i pazienti "iscritti" alla scuola Ailar di Rita Ferri (68 tra il 2008 e il 2009, 13 nel 2010), e i risultati della riabilitazione con il "verso del piccione" si sono rivelati buoni nel 79% dei casi trattati, mediocri nel 15% e scarsi/nulli nel 6%. Percentuali che superano di gran lunga i risultati nazionali, dove questo metodo non viene utilizzato.

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"La collaborazione con la signora Rita è iniziata un anno e mezzo fa e procede tuttora attraverso esami specifici che permettono di fornire un quadro sui benefici del verso del piccione" ha spiegato il dottor Paolillo.
"Siamo stati invitati ad esporli in un congresso internazionale di fonochirurgia di Cesena e abbiamo ottenuto riscontri molto positivi e un grande interesse da parte di otorino, logopedisti, foniatri presenti". L'appoggio dell'ospedale coinvolge anche la struttura di Medicina riabilitativa della dottoressa Fabiola Dreossi, dove si svolge la riabilitazione muscolare necessaria ai pazienti che subiscono un intervento di tipo invasivo.

Domenica Cavana e Roberto Leoni


"Grazie alla collaborazione del dottor Paolillo faccio il mio lavoro di riabilitatrice con maggior consapevolezza, sapendo che esiste una dimostrazione scientifica del buon funzionamento di questo metodo" ha spiegato Rita Ferri. "Da quando l'associazione è nata abbiamo avviato 4 progetti, grazie alla sinergia con l'ospedale dopo l'intervento c'è un passaggio diretto al recupero muscolare, alle visite foniatriche e alla rieducazione. Faremo di tutto perché questo migliori ancora di più, perché Merate diventi un polo di eccellenza nel recupero dei laringectomizzati". Un ringraziamento da parte dei presenti è andato al dottor Simone Scerri, psicologo che segue volontariamente i pazienti in caso di bisogno. Il presidente della consulta delle associazioni di Merate Domenico Cavana, che ha "diretto i lavori" dell'assemblea, ha evidenziato l'importanza dell'appoggio scientifico che il dottor Paolillo sta dando al metodo dell'Ailar cittadino. "Lo ringrazio per aver creduto in una intuizione. È importante che la società conosca quello che fate, che dalla malattia e dalla sofferenza può nascere una nuova esperienza di vita".


Il vice presidente nazionale Roberto Leoni ha evidenziato le peculiarità della "scuola" meratese. "Ogni volta che vengo qui ho qualcosa da imparare, a Merate si riscontrano risultati molto positivi e avviene una presa in carico del paziente dopo l'operazione a livello medico e umano. In altre parti d'Italia dopo l'operazione ci sono solo le visite di controllo, i laringectomizzati non sanno cosa fare. Bisogna fare qualcosa di più, far sì che questo progetto diventi pilota per tutto il Paese".

Qualche passo è già stato fatto, grazie al corso per maestri riabilitatori organizzato a Merate. Alcuni degli "allievi" di Rita ora insegnano il verso del piccione ai laringectomizzati in altre province italiane, restituendo loro non solo la "voce", ma il sorriso per una vita in cui riescono ancora a comunicare con il mondo che li circonda.

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