Airuno: Clemente, Afra e Angela ...312 anni e non sentirli tra letture di Dan Brown, Formula 1, dolci e ''rituali''
Per alcune persone, il tempo sembra davvero essersi fermato; anzi, a guardarle negli occhi si ha persino l'impressione che i loro orologi abbiano deciso di invertire il loro giro per riportarle indietro di qualche anno, sia con la mente che con il fisico. Sono ben tre gli ultracentenari residenti ad Airuno che nella mattinata di oggi, sabato 11 novembre, hanno ricevuto la consueta visita del sindaco Adele Gatti in occasione della "Giornata dell'Anziano", che verrà celebrata domani con una Santa Messa e un pranzo in compagnia: si tratta di Clemente Iubini, Afra Masini e Angela Rossi, che tutti insieme raggiungono la straordinaria età di 312 anni. Sarà l'aria di Airuno a favorire la longevità? Forse no, o almeno non in maniera esclusiva, dato che tutti e tre sono approdati sulle rive dell'Adda da lontano, quando ormai avevano già sulle loro spalle un buon numero di primavere.
Clemente Iubini, 106 anni il prossimo 6 gennaio, è infatti originario di Modena, "ma non della città - ha precisato il figlio Gabriele - perché la sua era una famiglia di montagna, di coltivatori diretti, che mangiava quando poteva, quando la terra era particolarmente generosa". Una vita interamente spesa tra le gioie della casa e il duro lavoro, inizialmente in campagna e poi in un maglificio, fino all'esperienza di socio di un importante caseificio.
"È come se, in un certo senso, papà fosse ritornato alla sua prima infanzia" ci ha raccontato Gabriele Iubini con un tono carico di affetto. "Ogni tanto capita che mi chieda di dormire al suo fianco, per la paura che provava da bambino di non avere un letto su cui riposare, oppure che nasconda i suoi vestiti in qualche angolo della casa; spesso, poi, a tavola ci offre una parte del suo cibo, per l'abitudine che aveva un secolo fa di condividere con i suoi cinque fratelli le magre porzioni che avevano nel piatto. Adesso mangia sempre tanto, soprattutto dolci, ma si muove poco, anche se fortunatamente è sempre sereno: l'unico momento in cui non esita ad alzarsi dalla sua poltrona e a fare due passi è quando la nostra televisione è accesa su un telegiornale. Probabilmente è stanco di sentire le solite notizie tristi e negative, ma non rinuncia mai a guardare un bel documentario, soprattutto quando vede molte immagini della natura che gli ricordano la sua terra d'origine. Per lui, poi, è sempre un piacere intrattenersi con i suoi tre pronipotini: tra di loro intercorrono cento anni, ma lo sguardo vivace e curioso è praticamente lo stesso".
La curiosità è anche ciò che contraddistingue la signora Afra Masini, che il prossimo 18 marzo spegnerà ben 105 candeline: nativa di Reggio Emilia, è sbarcata ad Airuno una quindicina di anni fa, per stabilirsi in via Fratelli Kennedy insieme al figlio Paolo e trascorrere la sua vecchiaia in serenità, circondata dall'affetto dei suoi cari e, soprattutto, dei suoi amati libri. "Al momento sto leggendo "Il Codice da Vinci" di Dan Brown, ma non faccio preferenze" ci ha detto l'ultracentenaria con una certa soddisfazione. "Fino a poco tempo fa seguivo con un certo interesse anche la Formula 1, ma ultimamente mi ha un po' stufato. Ammetto anche che l'appetito non mi manca mai: ieri sera ho mangiato una squisita carne di lepre condita con peperoni e aceto balsamico, sono ancora una buona forchetta".
Un bel caratterino anche quello della signora Angela Rossi, che lo scorso 8 giugno ha raggiunto l'invidiabile traguardo dei 103 anni: originaria di Milano, si è trasferita a Pescate nei primi anni '60, dove ha gestito per quasi due decenni una lavanderia insieme al marito, continuando una tradizione già avviata nel capoluogo meneghino. Risale a poco meno di un lustro fa, invece, il trasferimento ad Airuno. "A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, il loro era un lavoro molto duro, che richiedeva una certa forza fisica per maneggiare gli imponenti macchinari di una volta e sollevare chili e chili di panni bagnati" ci ha raccontato la figlia Piera, che attualmente si prende cura da sola della mamma. "Ai tempi della lavanderia i miei genitori erano abituati a camminare su e giù per le strade per raccogliere enormi sacchi di bucato depositati fuori dalle porte delle case o degli stabilimenti, nonché di istituti come la Casa Don Guanella, di cui conoscevano ogni segreto; una volta terminato il loro lavoro, poi, riconsegnavano tutto ai legittimi proprietari. Mia mamma ha un carattere molto forte, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno: appena sveglia si beve da sola cinque o sei tazzine di caffè, per poi ripetere il "rituale" più volte nel corso della giornata, tra uno spuntino e l'altro. Chissà, magari è proprio questo il segreto della sua longevità, che tra l'altro è stata una caratteristica anche dei suoi tre fratelli, scomparsi rispettivamente all'età di 100, 97 e 90 anni".
Durante la sua visita, il sindaco di Airuno Adele Gatti, accompagnata dalla volontaria Giulia Crippa, ha anche consegnato agli anziani un piccolo regalo, con il quale l'Amministrazione Comunale e la Pro Loco - che hanno organizzato l'appuntamento della "Giornata dell'Anziano" - hanno voluto unirsi simbolicamente alle tre famiglie in un momento di festa e di grande gioia.
Clemente Iubini con il sindaco Adele Gatti, il figlio Gabriele e la nuora Maria Teresa
Clemente Iubini, 106 anni il prossimo 6 gennaio, è infatti originario di Modena, "ma non della città - ha precisato il figlio Gabriele - perché la sua era una famiglia di montagna, di coltivatori diretti, che mangiava quando poteva, quando la terra era particolarmente generosa". Una vita interamente spesa tra le gioie della casa e il duro lavoro, inizialmente in campagna e poi in un maglificio, fino all'esperienza di socio di un importante caseificio.
"È come se, in un certo senso, papà fosse ritornato alla sua prima infanzia" ci ha raccontato Gabriele Iubini con un tono carico di affetto. "Ogni tanto capita che mi chieda di dormire al suo fianco, per la paura che provava da bambino di non avere un letto su cui riposare, oppure che nasconda i suoi vestiti in qualche angolo della casa; spesso, poi, a tavola ci offre una parte del suo cibo, per l'abitudine che aveva un secolo fa di condividere con i suoi cinque fratelli le magre porzioni che avevano nel piatto. Adesso mangia sempre tanto, soprattutto dolci, ma si muove poco, anche se fortunatamente è sempre sereno: l'unico momento in cui non esita ad alzarsi dalla sua poltrona e a fare due passi è quando la nostra televisione è accesa su un telegiornale. Probabilmente è stanco di sentire le solite notizie tristi e negative, ma non rinuncia mai a guardare un bel documentario, soprattutto quando vede molte immagini della natura che gli ricordano la sua terra d'origine. Per lui, poi, è sempre un piacere intrattenersi con i suoi tre pronipotini: tra di loro intercorrono cento anni, ma lo sguardo vivace e curioso è praticamente lo stesso".
Afra Masini con il sindaco, la volontaria Giulia Crippa e il figlio Paolo
La curiosità è anche ciò che contraddistingue la signora Afra Masini, che il prossimo 18 marzo spegnerà ben 105 candeline: nativa di Reggio Emilia, è sbarcata ad Airuno una quindicina di anni fa, per stabilirsi in via Fratelli Kennedy insieme al figlio Paolo e trascorrere la sua vecchiaia in serenità, circondata dall'affetto dei suoi cari e, soprattutto, dei suoi amati libri. "Al momento sto leggendo "Il Codice da Vinci" di Dan Brown, ma non faccio preferenze" ci ha detto l'ultracentenaria con una certa soddisfazione. "Fino a poco tempo fa seguivo con un certo interesse anche la Formula 1, ma ultimamente mi ha un po' stufato. Ammetto anche che l'appetito non mi manca mai: ieri sera ho mangiato una squisita carne di lepre condita con peperoni e aceto balsamico, sono ancora una buona forchetta".
Angela Rossi con il sindaco, Giulia Crippa e la figlia Piera
Un bel caratterino anche quello della signora Angela Rossi, che lo scorso 8 giugno ha raggiunto l'invidiabile traguardo dei 103 anni: originaria di Milano, si è trasferita a Pescate nei primi anni '60, dove ha gestito per quasi due decenni una lavanderia insieme al marito, continuando una tradizione già avviata nel capoluogo meneghino. Risale a poco meno di un lustro fa, invece, il trasferimento ad Airuno. "A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, il loro era un lavoro molto duro, che richiedeva una certa forza fisica per maneggiare gli imponenti macchinari di una volta e sollevare chili e chili di panni bagnati" ci ha raccontato la figlia Piera, che attualmente si prende cura da sola della mamma. "Ai tempi della lavanderia i miei genitori erano abituati a camminare su e giù per le strade per raccogliere enormi sacchi di bucato depositati fuori dalle porte delle case o degli stabilimenti, nonché di istituti come la Casa Don Guanella, di cui conoscevano ogni segreto; una volta terminato il loro lavoro, poi, riconsegnavano tutto ai legittimi proprietari. Mia mamma ha un carattere molto forte, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno: appena sveglia si beve da sola cinque o sei tazzine di caffè, per poi ripetere il "rituale" più volte nel corso della giornata, tra uno spuntino e l'altro. Chissà, magari è proprio questo il segreto della sua longevità, che tra l'altro è stata una caratteristica anche dei suoi tre fratelli, scomparsi rispettivamente all'età di 100, 97 e 90 anni".
Durante la sua visita, il sindaco di Airuno Adele Gatti, accompagnata dalla volontaria Giulia Crippa, ha anche consegnato agli anziani un piccolo regalo, con il quale l'Amministrazione Comunale e la Pro Loco - che hanno organizzato l'appuntamento della "Giornata dell'Anziano" - hanno voluto unirsi simbolicamente alle tre famiglie in un momento di festa e di grande gioia.
Benedetta Panzeri