Merate: in crescita gli utenti al ''SerT''. Approccio familiare e rete di servizi contro le dipendenze da alcool, droghe e fumo

Il Dr. Franco Riboldi
Un aumento generale nel numero di utenti e in coloro che per la prima volta “chiedono un aiuto” per liberarsi da diverse forme di dipendenza, con un aumento di “casi” di alcolismo e tabagismo a fronte di in leggero calo di tossicodipendenti in trattamento. Questo il quadro che emerge dai dati di attività del SerT (Servizio per le tossicodipendenze) di Merate, dove vengono affrontate nello specifico tre “generi” di dipendenze: da alcool, da fumo e da diversi tipi di sostanze. Un’attività che non si svolge soltanto attraverso gruppi di terapia o la somministrazione controllata di farmaci, ma che lavora in correlazione con altri enti sul territorio e punta a coinvolgere sempre più i familiari nell’assistenza ai pazienti. “Una novità entrata in vigore dalla fine dell’anno scorso e che si svilupperà quest’anno è quella dei corsi motivazionali organizzati in orario serale, per permettere a chi lavora di partecipare” ha spiegato il dottor Franco Riboldi, direttore del centro. “La lotta alle dipendenze inizia anche prima che il problema si presenti, ad esempio attraverso un’iniziativa di prevenzione all’interno delle scuole medie e superiori”. Sono 319 i pazienti in carico presso il centro meratese nel 2010, in aumento rispetto all’anno precedente (289) e in aumento è anche il dato di chi per la prima volta si è rivolto al SerT (104 individui, pari al 33% circa del totale). Dei pazienti in carico nel 2010 187 sono in cura per tossicodipendenze (205 nel 2009), 91 per dipendenza da alcool (84 l’anno precedente) e 41 per tabagismo (40 nel 2009), a cui si aggiungono 23 pazienti “in appoggio” da altre strutture per trattamenti estemporanei.

Tossicodipendenze: Su 187 pazienti il 17%, cioè 32 individui, costituiscono una nuova utenza per il servizio. La maggior parte di essi sono maschi (155) a fronte di sole 32 donne, ed è compreso in una fascia d’età che va dai 20 ai 35 anni. La sostanza più utilizzata (il 59% dei pazienti ne fa uso) è l’eroina, seguita dalla cocaina (22%) e dai cannaboidi (18%). Ma spesso queste sostanze vengono associate tra loro o assunte insieme all’alcool. “La tossicodipendenza si può guarire, ma la tendenza alla cronicizzazione da parte dei pazienti è alta, chi comincia in genere lo fa da giovane per affermarsi a livello personale e per facilitare la comunicazione con il prossimo e nella quasi metà dei casi utilizza più sostanze contemporaneamente, si parla così sempre di più poli-dipendenza” ha spiegato Riboldi.

“L’abuso o il poli-abuso di sostanze si verifica invece quando il ricorso alle stesse è più sporadico, ma viene fatto in grandi quantità, una situazione che può costituire l’anticamera della dipendenza sia nel caso di droghe che di alcool”. L’attività del SerT è costituita da terapia farmacologica e gruppi di ascolto per condividere il problema. Dipendenza da alcool: il numero dei casi trattati è passato in un anno da 84 a 91, con una percentuale del 34% di chi è arrivato al centro per la prima volta nel 2010. “Qui la fascia di età più presente è quella dai 40 ai 49 anni” ha spiegato il dottor Riboldi. “La bevanda più consumata è il vino (60% dei casi), seguito da birra (24%), superalcolici (8%) e aperitivi (7%). Anche in questo caso è spesso presente la tendenza a mischiare più sostanze tra loro”. Il trattamento si concentra sul sostegno psicologico, attraverso un approccio multi-familiare e con il paziente e la collaborazione con realtà già affermate sul territorio come gli Alcolisti Anonimi e i Club Alcolisti in Trattamento (Aicat). Tabagismo: la dipendenza da fumo ha visto nel corso del 2010 35 nuovi pazienti rivolgersi al SerT, per lo più uomini e di età media di 45 anni. “Sebbene sia considerata una dipendenza “minore” rispetto alle altre, non significa che sia meno pericolosa per l’organismo o più facile da sconfiggere” ha spiegato Riboldi. “In questo caso chi si rivolge a noi lo fa maggiormente per iniziativa personale. In questo ambito la prevenzione viene effettuata in collaborazione con la Lilt e con sedute di formazione presso i medici di medicina generale, che spesso costituiscono il primo contatto con i pazienti e possono indirizzarli lungo la giusta via. A volte basta poco perchè in una persona scatti il vero impegno nello smettere. Altre iniziative vengono fatte a livello ospedaliero, come la campagna “mamme libere dal fumo”. Per combattere il tabagismo si utilizzano farmaci sostitutivi, gruppi di supporto e in alcuni casi può essere efficace l’agopuntura”. Qualsiasi sia la sostanza utilizzata, la dipendenza può nascere da qualsiasi aspetto della vita che produce piacere. “Con l’avvento del computer e delle nuove tecnologie lo sviluppo di certi tipi di dipendenze è cambiato, una tendenza visibile soprattutto nel gioco patologico, che va diffondendosi e che il SerT di Lecco tratta in modo specifico in collaborazione con l’Asl” ha spiegato Riboldi. “La scommessa per il futuro è far sì che la rete di servizi sul territorio attivata attraverso SerT, azienda sanitaria, associazioni e comuni porti sempre più a individuare problemi che tendono a rimanere nascosti a lungo, a cui spesso si cerca una soluzione quando la situazione è già molto grave”.
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