Rovagnate: coppie in festa per l'anniversario, il tema è l'accoglienza

A Rovagnate hanno celebrato i loro anniversario di matrimonio 18 coppie che, nel 2017, festeggiano gli anni trascorsi dalla loro promessa nuziale in cifra tonda. Domenica mattina, 29 gennaio, don Paolo Brambilla ha officiato una messa a loro dedicata, quella iniziata alle 9.45.
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Il tema centrale dell'omelia del prete è stato quello della famiglia, più precisamente "dell'accoglienza" all'interno di essa. Gli sposi, tra questi anche una coppia sposata dalla bellezza di 65 anni, si sono tenuti stretti per mano fino a che don Paolo ha benedetto le loro fedi, nel momento più toccante della celebrazione. All'inizio della funzione, la voce di una giovane parrocchiana aveva elencato, una ad una, le coppie festeggiate domenica.

Ci sono Ugo e Luigia Magni, 65 anni di matrimonio, Giovanni e Iolanda Panzeri, sposati da 55 anni, così come anche Mario e Angela Sottocornola. 50° festeggiato da Pierino e Rosaria Panzeri, Antonio e Giannina Primo, Luigi e Vincenza Sottocornola, Angelo ed Eugenia Colombo, Isidoro ed Elisa De Capitani, 45° da Giorgio ed Enza Fumagalli, il 40° per Giorgio e Daniela Colombari, 30° per Lino e Sonia Panzeri, Carlo e Cristina Colombo, Mauro e Marilena Brivio, 25° per Luigi Brusadelli e la moglie Nadia, 15° per Paolo e Alessia Ghezzi nonchè Marco ed Elena Colombo.

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Per sottolineare, appunto, l'importanza della famiglia e di come, al suo interno, non debba mai essere perso di vista l'obbiettivo della condivisione, don Paolo ha utilizzato l'esempio di Madre Teresa di Calcutta: "La sua azione è stata spesso contestata - ha spiegato il parroco - E' stata accusata di non porre alcun rimedio, di non essere abbastanza efficiente, di far diventare suore donne che potevano essere infermiere. Il punto è che l'obbiettivo di Madre Teresa era un altro: la solidarietà. Dava ai malati un letto ed un pasto, la possibilità, per loro, di morire accanto a qualcuno, e non da soli. Qualche volta questo tipo di efficienza può avvenire anche nella nostra famiglia, dove il padre e la madre hanno il compito di accudire i loro figli. A volte, però, il fatto di fare sacrifici per dare ai propri figli tutto quello che serve, si viene indotti a pensare che questo tipo di efficienza sia tutto nella vita, mentre si rischia di trascurare l'attenzione, l'ascolto e la comprensione verso di loro, e bisogna  avere cura che in famiglia ci sia condivisione e accoglienza".   L'oratorio, più tardi, ha organizzato per la giornata della famiglia un pranzo sociale al quale hanno preso parte almeno 130 persone.

A.S.
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