Airuno: inaugurata la mostra sulle trasformazioni dell’abbigliamento femminile, a 70 anni dal primo voto delle donne
È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 3 giugno, ad Airuno, la mostra fotografica e oggettistica intitolata "La trasformazione dell'abbigliamento femminile ad Airuno ed Aizurro nel corso del XX secolo", allestita presso la palestra della Scuola Primaria in occasione dei 70 anni dal primo voto delle donne in Italia. All'apertura ufficiale dell'esposizione, promossa dalla Pro Loco con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, non ha voluto mancare la signora Lucia Codurelli, deputata al Parlamento Italiano dal 2006 al 2013, che ha tagliato il nastro insieme al sindaco di Airuno, Adele Gatti, e alla dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo, Anna Marzorati, in una squadra tutta rigorosamente al femminile.
"Il movimento per il diritto di voto alle donne è nato all'inizio del Novecento, grazie all'importante battaglia di alcune figure di spicco nel panorama italiano dell'epoca, come Maria Montessori" ha affermato Lucia Codurelli, che si è occupata di presentare brevemente la mostra e le tematiche ad essa correlate. "La lotta è proseguita nel 1919, per poi interrompersi inevitabilmente con l'avvento del Fascismo; anche in quei tragici periodi, comunque, le donne italiane non sono mai state zitte, né tantomeno inerti, occupandosi anche di molte attività tradizionalmente maschili, sostituendo gli uomini inviati a combattere al fronte. Un nuovo movimento sorse poi nel 1944, quando per la prima volta scesero in campo anche alcune esponenti del mondo cattolico, condividendo lo spirito battagliero delle loro compagne, fino ad ottenere il tanto agognato diritto al voto. Nel marzo 1946 le donne poterono infatti esprimere la propria voce in occasione delle elezioni amministrative, e in quello stesso anno l'organo dell'Assemblea Costituente contò ben 21 "quote rosa"".
La mostra oggettistica e fotografica ha riscosso subito l'apprezzamento dei primi visitatori, e non soltanto all'interno del mondo femminile: allestita grazie ai materiali presenti nell'archivio storico della Pro Loco e del Comune di Airuno, ha richiesto parecchi anni di ricerche e di intenso lavoro di "scandaglio", che hanno fatto emergere numerosi documenti di notevole importanza storica, analizzati uno ad uno dall'instancabile Rita Mauri. Non solo scatti e testi d'epoca, quindi, ma anche giacche, originali cappelli, raffinate sottovesti e ombrellini colorati, passando per gli oggetti domestici come i paioli, servizi da tè e macchine da cucire, per fare un vero e proprio tuffo nel passato.
"Le donne hanno intrapreso grandi battaglie, ma le narrazioni ufficiali sono sempre state portate avanti da un punto di vista maschile" ha proseguito Lucia Codurelli. "Non abbiamo ancora completato il nostro percorso di emancipazione e di affermazione all'interno della società, forse perché ci manca una reale consapevolezza di noi stesse e delle nostre straordinarie capacità. L'importante, però, è non mollare mai la presa, nemmeno di fronte ai pregiudizi che pesano sulle nostre spalle e agli "obblighi morali" che dobbiamo sopportare, in famiglia e sul posto di lavoro. Assolutamente urgente e necessaria, poi, è una seria riflessione sulla violenza contro le donne: non è possibile che ancora, nel 2016, dobbiamo assistere quasi quotidianamente a femminicidi, abusi e molestie, soprattutto negli ambienti famigliari. Il problema, forse, sta nell'educazione dei ragazzi, ma il discorso va affrontato anche da un punto di vista strettamente culturale e ideologico, proprio a partire dal mondo delle scuole e dell'istruzione".
A questo proposito, la signora Lucia Codurelli è attualmente impegnata all'interno del Comitato Consultivo del Fondo "Carla Zanetti", di cui è la presidente. "Il Fondo è stato costituito nel 2013 nell'ambito della Fondazione della Provincia di Lecco ed è finalizzato a dare risposte concrete al problema della ricostruzione di un'autonomia economica, attraverso il lavoro, a donne vittime di violenza" ha illustrato l'ex deputata. "A poco più di due anni dalla sua costituzione, le richieste di sostegno da parte dei centri antiviolenza di Lecco e Merate sono state costanti e per noi hanno rappresentato un intervento continuativo, a dimostrazione che la violenza contro le donne costituisce ancora un fenomeno di particolare gravità a livello locale, così come a livello nazionale".
La palestra comunale di Airuno, poi, ospiterà fino a domenica 5 giugno anche le tele dipinte dai piccoli artisti della Scuola dell'Infanzia del paese, che durante quest'anno scolastico sono stati protagonisti di un interessante progetto artistico dal tema "Disegno... insegno con l'acquerello", con la collaborazione delle due pittrici Adelaide ed Elvira Bonfanti, ex insegnanti, e delle maestre Carmen Cannone e Valeria Cattaneo.
"I bambini sono stati invitati ad esplorare il mondo dei colori tipici di ogni stagione, osservando quadri di artisti aventi per soggetto proprio l'estate, l'autunno, l'inverno e la primavera" hanno spiegato le insegnanti della Scuola dell'Infanzia. "Per favorire la loro capacità di osservare le opere d'arte, abbiamo posto loro delle domande sui soggetti rappresentati, sullo sfondo, sui colori dominanti e sulle emozioni provate di fronte ai quadri: partendo dall'immagine osservata, poi, hanno inventato una loro storia, rielaborandola in modo creativo e originale. Per concludere il progetto, infine, abbiamo partecipato a una visita al Palazzo delle Paure a Lecco, il 4 maggio scorso, durante la quale i bambini hanno avuto modo di incontrare e ammirare dal vivo alcune opere legate al tema delle quattro stagioni: i dipinti ci sono stati presentati all'interno di una fiaba avente come protagonista il soggetto de "Il Ballo di Ubu", di Enrico Baj, anch'essa presente in mostra. L'esposizione inaugurata quest'oggi, quindi, è particolarmente importante per i nostri piccoli artisti, che avranno così la possibilità di rielaborare il loro vissuto e di condividere la loro esperienza nel mondo dell'arte con le loro famiglie e con la comunità intera".
Le due mostre resteranno aperte presso la palestra della Scuola Primaria di Airuno fino a domenica, nei seguenti orari: sabato 4 giugno dalle 20.30 alle 22.30; domenica 5 giugno dalle 8.30 alle 13.00.
Il sindaco di Airuno, Adele Gatti, l'ex deputata Lucia Codurelli e la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo di Brivio,
Anna Marzorati, insieme alle artiste Adelaide ed Elvira Bonfanti
"Il movimento per il diritto di voto alle donne è nato all'inizio del Novecento, grazie all'importante battaglia di alcune figure di spicco nel panorama italiano dell'epoca, come Maria Montessori" ha affermato Lucia Codurelli, che si è occupata di presentare brevemente la mostra e le tematiche ad essa correlate. "La lotta è proseguita nel 1919, per poi interrompersi inevitabilmente con l'avvento del Fascismo; anche in quei tragici periodi, comunque, le donne italiane non sono mai state zitte, né tantomeno inerti, occupandosi anche di molte attività tradizionalmente maschili, sostituendo gli uomini inviati a combattere al fronte. Un nuovo movimento sorse poi nel 1944, quando per la prima volta scesero in campo anche alcune esponenti del mondo cattolico, condividendo lo spirito battagliero delle loro compagne, fino ad ottenere il tanto agognato diritto al voto. Nel marzo 1946 le donne poterono infatti esprimere la propria voce in occasione delle elezioni amministrative, e in quello stesso anno l'organo dell'Assemblea Costituente contò ben 21 "quote rosa"".
La mostra oggettistica e fotografica ha riscosso subito l'apprezzamento dei primi visitatori, e non soltanto all'interno del mondo femminile: allestita grazie ai materiali presenti nell'archivio storico della Pro Loco e del Comune di Airuno, ha richiesto parecchi anni di ricerche e di intenso lavoro di "scandaglio", che hanno fatto emergere numerosi documenti di notevole importanza storica, analizzati uno ad uno dall'instancabile Rita Mauri. Non solo scatti e testi d'epoca, quindi, ma anche giacche, originali cappelli, raffinate sottovesti e ombrellini colorati, passando per gli oggetti domestici come i paioli, servizi da tè e macchine da cucire, per fare un vero e proprio tuffo nel passato.
"Le donne hanno intrapreso grandi battaglie, ma le narrazioni ufficiali sono sempre state portate avanti da un punto di vista maschile" ha proseguito Lucia Codurelli. "Non abbiamo ancora completato il nostro percorso di emancipazione e di affermazione all'interno della società, forse perché ci manca una reale consapevolezza di noi stesse e delle nostre straordinarie capacità. L'importante, però, è non mollare mai la presa, nemmeno di fronte ai pregiudizi che pesano sulle nostre spalle e agli "obblighi morali" che dobbiamo sopportare, in famiglia e sul posto di lavoro. Assolutamente urgente e necessaria, poi, è una seria riflessione sulla violenza contro le donne: non è possibile che ancora, nel 2016, dobbiamo assistere quasi quotidianamente a femminicidi, abusi e molestie, soprattutto negli ambienti famigliari. Il problema, forse, sta nell'educazione dei ragazzi, ma il discorso va affrontato anche da un punto di vista strettamente culturale e ideologico, proprio a partire dal mondo delle scuole e dell'istruzione".
A questo proposito, la signora Lucia Codurelli è attualmente impegnata all'interno del Comitato Consultivo del Fondo "Carla Zanetti", di cui è la presidente. "Il Fondo è stato costituito nel 2013 nell'ambito della Fondazione della Provincia di Lecco ed è finalizzato a dare risposte concrete al problema della ricostruzione di un'autonomia economica, attraverso il lavoro, a donne vittime di violenza" ha illustrato l'ex deputata. "A poco più di due anni dalla sua costituzione, le richieste di sostegno da parte dei centri antiviolenza di Lecco e Merate sono state costanti e per noi hanno rappresentato un intervento continuativo, a dimostrazione che la violenza contro le donne costituisce ancora un fenomeno di particolare gravità a livello locale, così come a livello nazionale".
La palestra comunale di Airuno, poi, ospiterà fino a domenica 5 giugno anche le tele dipinte dai piccoli artisti della Scuola dell'Infanzia del paese, che durante quest'anno scolastico sono stati protagonisti di un interessante progetto artistico dal tema "Disegno... insegno con l'acquerello", con la collaborazione delle due pittrici Adelaide ed Elvira Bonfanti, ex insegnanti, e delle maestre Carmen Cannone e Valeria Cattaneo.
Da sinistra: Anna Marzorati, Adele Gatti, Lucia Codurelli e Rita Mauri, la curatrice della mostra
"I bambini sono stati invitati ad esplorare il mondo dei colori tipici di ogni stagione, osservando quadri di artisti aventi per soggetto proprio l'estate, l'autunno, l'inverno e la primavera" hanno spiegato le insegnanti della Scuola dell'Infanzia. "Per favorire la loro capacità di osservare le opere d'arte, abbiamo posto loro delle domande sui soggetti rappresentati, sullo sfondo, sui colori dominanti e sulle emozioni provate di fronte ai quadri: partendo dall'immagine osservata, poi, hanno inventato una loro storia, rielaborandola in modo creativo e originale. Per concludere il progetto, infine, abbiamo partecipato a una visita al Palazzo delle Paure a Lecco, il 4 maggio scorso, durante la quale i bambini hanno avuto modo di incontrare e ammirare dal vivo alcune opere legate al tema delle quattro stagioni: i dipinti ci sono stati presentati all'interno di una fiaba avente come protagonista il soggetto de "Il Ballo di Ubu", di Enrico Baj, anch'essa presente in mostra. L'esposizione inaugurata quest'oggi, quindi, è particolarmente importante per i nostri piccoli artisti, che avranno così la possibilità di rielaborare il loro vissuto e di condividere la loro esperienza nel mondo dell'arte con le loro famiglie e con la comunità intera".
Le due mostre resteranno aperte presso la palestra della Scuola Primaria di Airuno fino a domenica, nei seguenti orari: sabato 4 giugno dalle 20.30 alle 22.30; domenica 5 giugno dalle 8.30 alle 13.00.
Benedetta Panzeri