Merate: il prof. Elio Sindoni in cattedra al Viganò racconta il fascino dello spazio

Parafrasando si potrebbe dire che quello di stamattina per i "primini" dell'istituto Viganò di Merate è stato un viaggio nello spazio che ha avuto come motore propulsore la Semina e come navicella il professor Elio Sindoni, ricercatore e studioso di fama internazionale che alla città deve i suoi natali.

Il prof. Elio Sindoni

Con un linguaggio tecnico ma comprensibile, con concetti spiegati in maniera didascalica il fisico ha dipinto ai ragazzi, che pian piano si sono fatti affascinare dalla materia, l'universo e le imprese per sondarlo.

Dal primo uomo che è riuscito a volare nel 1961fino al razzo spinto in orbita attorno alla Terra per soli 4 minuti ma che sono sembrati un'eternità, passando per la missione nello spazio iniziata con la piccola Laika, la cagnolina imbarcata a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik e morta poche ore dopo il lancio.


"Da questo momento c'è stata la gara tra America e Russia a chi per primo riuscisse a conquistare la Luna" ha spiegato Sindoni "il problema non era tanto partire quanto tornare. In totale sono stati 15 gli uomini che hanno camminato sulla Luna, dopo il primo passo il 20 luglio del 1969. Costi elevati, incidenti anche gravi fecero propendere per l'utilizzo solo dei robot. Un uomo sulla luna era il superamento di una barriera psicologica, poi tecnicamente non dava nulla di più rispetto a una macchina". E infatti l'ultimo uomo sulla Luna sbarco nel 1972.

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Sindoni ha poi raccontato dei satelliti Voyager arrivati sino ai confini del sistema solare o dell'incredibile missione di un razzo che, grazie a calcoli e studi complicatissimi, è riuscito ad approdare su una cometa e a fare dei prelievi di materia (classificata poi come deuterio, isotopo stabile dell'idrogeno).


Ipotizzando un "atterraggio" dell'uomo su Marte nel 2025, in base appunto a come le ricerche si stanno evolvendo in questo senso, Sindoni ha spiegato alcuni tecniche quali l'effetto fionda o volo assistito da gravità, portando esempi molto concreti e comprensibili.

"Lo spazio è stato studiato finora con mezzi meccanici e questo per capire se siamo o non siamo gli unici esseri viventi" ha proseguito "Un progetto iniziato cinquant'anni fa, detto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence - Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), è ora a disposizione di tutti: chiunque può connettersi con il proprio PC e rilevare segnali radio nel cosmo che attestino la presenza di altri essere viventi. Sono sprecati i soldi per questi progetti e missioni? La risposta è no: i satelliti in orbita oggi servono per le previsioni meteo; le ricerche e gli studi hanno permesso di potenziare l'utilizzo dei computer e i loro programmi; i GPS per la ricerca spaziale sono utilizzati quotidianamente".

Pierangelo Marucco della Semina

In conclusione questi studi "spaziali" che sembrano distanti anni luce dalla realtà di tutti i giorni, in verità hanno portato a un avanzamento tecnologico incredibile finalizzato al miglioramento della vita stessa e allo "sfruttamento" delle sue potenzialità.
S.V.

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