Airuno: l’AVIS premia i suoi benemeriti e ricorda altruismo e solidarietà, i veri pilastri

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Domenica 12 ottobre, in occasione del  45° anniversario dell'Avis del comune di Airuno, il corteo di persone che durante la mattinata ha presieduto alla Santa Messa si è trasferito presso il cine teatro Smeraldo, dove si è tenuta la premiazione degli avisini benemeriti. L'Avis, come è stato ricordato da Enrico Acquati, vice Presidente Vicario, "è invecchiata come fondazione ma allo stesso tempo è diventata giovane come consiglio". Maria Angela Maggioni, presidentessa dell'Avis di Airuno ha iniziato subito col ringraziare tutti i ragazzi del suo consiglio direttivo, che "mi hanno supportata e sopportata nel lavoro di portare solidarietà, altruismo e civismo nella loro comunità e in generale in una società "migliore". Ma i ringraziamenti vanno anche a tutte le associazioni del paese:  il gruppo alpini, l'unione sportiva e Cristina Secomandi , al foto club che ha colto e immortalato i momenti più salienti della loro vita associativa, alla parrocchia e a Don Antonio, all'amministrazione comunale e al sindaco Adele Gatti e alle insegnanti per il loro grande lavoro con chi sarà il donatore di domani, "la bellezza che salverà il mondo".

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E il ringraziamento più grande naturalmente è andato ai donatori, senza i quali tutto questo non sarebbe esistito, "perchè siete il cuore pulsante della nostra Associazione"."Dalla fondazione ad oggi" ha ricordato Mariangela Maggioni "molte cose sono cambiate ma le persone sono riuscite a mantenere il valore di donare una parte di se stesse in modo consapevole e gratuito. Soprattutto in questo momento in cui le barriere vengono erette invece di cadere, noi avisini continuiamo ad operarci per la salute di tutti. Una lezione che in molti dovrebbero imparare, magari proprio da questi piccoli gesti, perchè donare il sangue lo è ma con un grande valore morale, civile e sociale. I nuovi 109 donatori e le 3108 donazioni effettuate dai 116 avisini che andremo a premiare oggi, ci danno il coraggio di portare avanti le nostre e le vostre battaglie, perchè crediamo che quando si parla della salute dei cittadini occorre mettere da parte tanto altro". Il microfono è passato  poi a Bruno Manzini, presidente provinciale dell'Avis, che riconoscente del lavoro svolto ha voluto ribadire come si tratti di "45 anni celebrati da persone giovani e questo rincuora tutti noi perchè è un'icona di quello che ci aspetta, quello che ci attende è pari a quello che abbiamo intenzione di fare e di portare avanti. I dati della comunale di Airuno sono eccellenti, però non è questo il tema; il discorso vero è che l'Avis e l' impegno dei donatori di tutta la nostra provincia è un impegno nei riguardi delle persone che hanno bisogni di salute e questo donare una parte del proprio sangue è un gesto altamente umanitario e di solidarietà e responsabilità. Gesti di questo tipo oggi sono più che necessari. Quello che è fantastico ad Airuno è che si collabora con l'amministrazione creando sinergie ed è molto bello perchè è ciò che rende più accogliente un paese e che crea del calore tra le persone. La cosa più importante e da ricordare è farsi carico dei bisogni degli altri. La responsabilità ha un significato culturale molto importante per la società dove spesso l' egoismo e la convenienza prevalgono. Esempi come quelli dell' Avis aprono il cuore e ci fanno respirare un respiro profondo. Mi complimento con i donatori di Airuno, la presidentessa, il consiglio, la realtà sociale, amministrativa e politica. Si vede che c'è un intento comune, la voglia di fare le cose insieme e di non sgomitare con gli altri. Andiamo avanti". 


E infine, prima di passare alle premiazioni individuali, è stata Adele Gatti, sindaco di Airuno a prendere la parola e a ringraziare dapprima la presidentessa Maggioni che ha dimostrato di saper portare avanti e con ottimi risultati il progetto dell'associazione Avis, offrendo il suo tempo, la sua disponibilità e la costanza: elementi fondamentali. Volendo poi cercare di definire bene alcuni termini così da fissarli nelle menti di ognuno dei presenti, ha così continuato: "il donatore è colui che scegliendo di donare il sangue dimostra sensibilità e solidarietà e partecipazione alla vita. Donare è dare ad altri liberamente e senza compenso. E' un gesto di altruismo che indica l' atteggiamento di chi ha la qualità di interessarsi al benessere dei propri simili. Come recita lo slogan "45 anni al servizio della società", il nostro è un gesto di civiltà e altruismo che la nostra società ha proprio bisogno di vedere. E  come disse il parroco, ricordatevi che il bene rimane per sempre". Con queste parole stampate nella mente, tutti gli avisini e le associazioni cooperanti hanno quindi ricevuto le numerose premiazioni e i più sentiti ringraziamenti da parte di tutti i presidenti e delle figure amministrative e comunali presenti. Con il cuore un po' più caldo, il sangue che pulsa e la consapevolezza di "essere importante per qualcun altro", tutti i presenti hanno potuto pranzare insieme presso  il ristorante Due Platani del paese.


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Chiara Commito

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