Brivio-Airuno: gli alunni delle 5^ incantano al Museo della Seta esibendosi per l'Unicef

Un pomeriggio all'insegna dei diritti dei bambini, quello svoltosi al Museo della Seta Abegg di Garlate ieri, giovedì 29 maggio.
Le tre classi quinte delle scuole primarie di Airuno e Brivio si sono infatti esibite in "Cantiamo con voi per loro", un concerto di canti provenienti da diverse realtà ma tutti legati dal filo conduttore dei diritti negati all'infanzia.

Tutto risale al 20 novembre dello scorso anno, quando l'Istituto comprensivo di Brivio ricevette da parte dell'Unicef e dell'Ufficio Scolastico Provinciale il riconoscimento di "Scuola amica dei bambini e dei ragazzi": fra le tante manifestazioni della giornata fu presentata la canzone "I diritti dei bambini", particolarmente apprezzata dalle autorità presenti, tra cui Roberta Galli, Presidente Unicef Lecco.
Così quest'anno Morena Bonacina, referente del progetto per l'Istituto di Brivio, è stata contattata dall'associazione per riproporre il canto dedicato ai diritti nell'ambito degli eventi collegati alla "Settimana artisti per Unicef" a Garlate.

Considerando il tema della canzone e il Museo della Seta in cui si sarebbe svolto l'evento, si è deciso di ampliare il repertorio includendo altri brani legati al tema dei diritti negati, con un occhio di riguardo per i canti di filanda. Il programma, frutto della collaborazione tra la referente Bonacina, gli insegnanti di musica dei due plessi Paola Magni e Marina Pirovano, nonché dei docenti pianisti Fabio Lazzati e Gloria Chindamo, ha potuto beneficiare della guida competente di Valter Sala, maestro del coro alpino di Brivio ed esperto di canti popolari.

Il dirigente scolastico Anna Marzorati e, a destra, la maestra Morena Bonacina


Diverse le realtà a cui si sono riferiti i canti: in primis l'apprezzata "Marcia dei diritti", seguita da "Le filandiere" e "Va in filanda laura ben", per evidenziare il legame con il luogo d'esecuzione e le dure condizioni di sfruttamento cui erano sottoposte le bambine già in tenera età. Quindi è stato toccato il tema della migrazione dal Nord Italia verso l'America meridionale con la conosciutissima "Mammia mia dammi 100 lire", per poi passare all'altrettanto celeberrima "Hallelujah" di Leonard Cohen. Infine, come canto di pace e fratellanza, è stato eseguito "Evenu shalom alejem", il saluto in aramaico che si rivolgevano i primi cristiani. L'esibizione si è conclusa sulle note dell'Inno di Mameli, un memento degli ideali di unità e comunione dei cittadini, propri del periodo risorgimentale ma "più che mai attuali".

Grande la soddisfazione del folto pubblico e dei docenti: la referente Morena Bonacina ha evidenziato che "questa esperienza di far musica in modo diverso, riscoprendo le tradizioni, ha incontrato l'interesse di bambini e genitori...ma anche di nonni e bisnonni."
Come precedentemente accennato, l'evento ha avuto luogo al Museo della Seta nell'ambito della terza edizione della "Settimana artisti per Unicef". Fino a domenica 1 giugno sarà possibile partecipare alle innumerevoli iniziative in programma, oltre ad apprezzare le opere in mostra al Museo e acquistarle contribuendo al progetto globale Unicef "100% Let's vaccinate every child".


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Elena Toni
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