Airuno: in 300 alla camminata lungo il tratto di ferrovia dismesso. Paesaggi da cartolina
L'imbocco della galleria ad Airuno
Nella luminosa mattina di domenica 2 marzo ad Airuno, per la settima giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, si sono dati appuntamento in quasi trecento nei pressi della stazione per riscoprire quel percorso a mezza costa che da Airuno conduce fino a Olgiate Molgora e ben oltre. Due chilometri e seicento metri di quella ex-ferrovia - dal 2008 spogliata di rotaie ed elettrizzazione nell'ambito della realizzazione delle varianti di tracciato del raddoppio della tratta ferroviaria Airuno-Carnate - che tanti cittadini di Airuno hanno utilizzato fino a pochi anni fa per raggiungere Monza senza passare da Bergamo prima che fosse allestito l'attuale percorso in galleria. L'iniziativa, promossa da Provincia di Lecco, associazione FIAB-LeccoCiclabile, in collaborazione con i Comuni di Airuno, Brivio e Olgiate Molgora, ha offerto ai tantissimi intervenuti un'interessante escursione lungo quel tratto terrazzato del fianco del monte San Genesio che in una mattina splendida come quella di domenica è ancora capace di offrire un autentico panorama di brianza lecchese. A monte e a valle. Con sopra la muta luminosità del Resegone innevato e sotto la bruma immobile dei boschi in ombra. Il programma della giornata ha previsto per le 9:00 la partenza in bicicletta degli iscritti FIAB-LeccoCiclabile dalla stazione di Lecco, che sono arrivati lungo la ciclopedonale dell'Adda e del lago di Garlate fino alla stazione di Airuno intorno alle 10:30.
C'è da credere che le tante famiglie riunitesi presso la stazione con cani al seguito, i bambini, gli adolescenti e le persone anziane intervenute, abbiano ben apprezzato la passeggiata, almeno a giudicare dall'atmosfera allegra e conviviale con cui hanno percorso gli scarsi tre chilometri dell'ex-ferrovia. Allo stesso modo i rappresentanti delle istituzioni - presenti i sindaci di Airuno, Brivio e Olgiate Molgora, oltre all'assessore provinciale ai trasporti Franco De Poi - hanno rimarcato l'intenzione di valorizzare le potenzialità paesaggistiche del tratto: "Ai fini della realizzazione di utili piste ciclabili - ha spiegato Franco De Poi - ritengo importante la valorizzazione dei vecchi tracciati ferroviari, che possono rappresentare una valida alternativa alla mobilità in chiave moderna ed ecocompatibile. Il recupero inoltre può valorizzare la sinergia con il sistema turistico. Penso che il piacere di passeggiare in sicurezza su piste ciclabili e percorsi attrezzati sia un'importante carta che la Provincia di Lecco debba spendere per migliorare la qualità della vita dei cittadini".
Secondo da sinistra Lodovico Cameroni di Fiab Lecco, Adele Gatti sindaco di Airuno, Ugo Panzeri sindaco di Brivio,
Dorina Zucchi sindaco di Olgiate e l'assessore provinciale Franco De Poi
Alla visita ha partecipato anche il prof. Roberto Rovelli dell'Università di Milano, facoltà di Agraria: due suoi studenti, all'interno del corso di laurea, stanno elaborando soluzioni per la valorizzazione del tratto dismesso di ferrovia di Airuno. Lodovico Cameroni, responsabile della FIAB-LeccoCiclabile ha sottolineato l'importanza di una rivalutazione generale di tutti quei percorsi riservati alla mobilità dolce: "Ben vengano ciclovie e ciclopedonali al posto di ex-strade ferrate dimenticate. In Italia sono più di 6400 i km di tracciati ferroviari in abbandono; di questi, a oggi, sono stati recuperati 1500 km, 197 dei quali in Lombardia. Il recupero dei sedimi ferroviari dismessi, degli argini dei fiumi e delle alzaie dei canali trasformati in percorsi riservati alla mobilità dolce, chiamati anche greenway, sono una nuova e necessaria pratica per la salvaguardia e la tutela del territorio."
Attualmente però il tratto dismesso di ferrovia di Airuno - di proprietà di RFI - non può essere utilizzato dai cittadini se non in occasioni pubbliche come quella di domenica.
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Massimo Colombo