Mandic: la dott.sa Cristina Viganò conclude la specializzazione, forse un futuro a Merate

La dott.essa Viganò
Porta la “firma” anche dell’ospedale di Merate il percorso professionale della dottoressa Cristina Viganò, che ha discusso la propria tesi di Specialità nella giornata di mercoledì 3 novembre a Milano. Molti i medici e infermieri del Mandic che si sono congratulati con la giovane dottoressa (classe 1980) che negli ultimi due anni ha collaborato con l’equipe dei dottori Alberto Bettinelli (direttore della struttura di Pediatria) e Giuseppe Minnici (direttore facente funzione della struttura di Ortopedia), conquistandosi la stima di numerosi colleghi operanti presso il nosocomio meratese, dove la figura di un ortopedico con esperienza specifica di tipo pediatrico porterebbe un ulteriore valore aggiunto all’intera struttura sanitaria. La dottoressa Viganò dovrà ora valutare le possibilità di continuare il proprio percorso professionale al Mandic, analizzando le proposte che potrebbero giungere da Merate e da altri ospedali. “È stata una grande soddisfazione, al termine di un percorso di 5 anni seguito alla laurea in Medicina” ha raccontato. Dopo essersi laureata nel 2005, ha trascorso i primi 2 anni di specializzazione presso l’ Istituto Gaetano
Il dr. Minnici
 Pini di Milano, 1 anno a Montpellier e l’ultimo periodo al Mandic, grazie alla convenzione tra la Scuola di Specialità di Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano e il Mandic. “A Merate ho trovato una realtà molto diversa da quella delle grandi strutture milanesi, più vicina alla popolazione, con una Pediatria che è


 fiore all’occhiello dell’ intera struttura e specializzata nella nefrologia del bambino”. La tesi di specialità della dottoressa Viganò ha come oggetto lo studio del metabolismo osseo in pazienti pediatrici affetti da tubulopatia congenita renale, patologia trattata presso il reparto del dottor Bettinelli, punto di riferimento per l’ intero Paese in fatto di malattie pediatriche “rare”. “Grazie all’ ultrasonografia falangea, un esame utilizzato in genere per la cura dell’ osteoporosi, è possibile valutare la struttura ossea dei bambini colpiti da questa patologia, congenita e cronica, che manifestano una perdita di calcio” ha spiegato la dottoressa. La quale non ha mai nascosto il desiderio di continuare la propria esperienza al Mandic. “Qui mi
Il dr. Bettinelli
sono trovata bene a livello umano e professionale, mi piacerebbe continuare a seguire i piccoli pazienti sul territorio ma tutto dipende dalle proposte che riceverò” ha spiegato. L’assunzione di un medico ortopedico presso l’ospedale di Merate è vincolata alla nomina a direttore della struttura “a tutti gli effetti” del dottor Giuseppe Minnici, attualmente facente funzione di primario e dirigente medico. Ma questo, è stato confermato dal dirigente generale aziendale Ambrogio Bertoglio, non avverrà prima della scadenza del suo mandato. Per la dottoressa Cristina Viganò potrebbero prospettarsi soluzioni alternative, che le consentirebbero di continuare la propria esperienza nel meratese in collaborazione con l’ospedale, ad esempio attraverso l’apertura di un’attività ambulatoriale dedicata alle deviazioni assiali degli arti inferiori, i piedi piatti, le scoliosi e tutte le forme di malformazioni congenite dei bambini. Ma per ora non si tratta che di una bella possibilità.
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