La piana della Prada, tra Brivio e Airuno, cinturata e 'battuta' palmo a palmo dai Carabinieri. Nessuna traccia dei fuggitivi

L'area battuta dai Carabinieri

Gazzelle da tutto il territorio sono confluite nel primo pomeriggio odierno tra Brivio e Airuno: nel giro di una manciata di minuti, giusto il tempo di convergere secondo gli ordini dettati dalla centrale, le pattuglie degli uomini del capitano Giorgio Santacroce hanno cinturato l’area agricola che separa di due paesi rivieraschi, compresa tra la strada statale 342 (via Como), via per Airuno/sp 56 e il tratto airunese della sp 72.
VIDEO


In rosso l'area cinturata. In verde, via Prada, la piccola via che si addentra nell'area verde

La gazzelle in via Prada

L’area della così detta Prada è dunque stata battuta palmo a palmo con la supervisione dall’alto dell’elicottero dell’Arma presto alzatosi in volo da Orio al Serio. Chiaro l’ordine di ricerca: i militari di tutte le stazioni delle Compagnie di Merate e Lecco giunti a Brivio e a Airuno hanno infatti dato vita a un’imponente battuta di caccia per cercare di “acchiappare” due fuggitivi probabilmente resosi responsabili di un furto nel quartiere Pescarenico di Lecco.

L'auto usata dai ladri per la fuga abbandonata all'ex Bar Cristallo

Una pattuglia fuori dalla gioielleria di Lecco presa di mira dai ladri

I due soggetti, probabilmente sorpresi durante la loro azione dal figlio del proprietario della gioielleria presa di mira, hanno infatti iniziato una disperata discesa dal capoluogo lariano lungo la sp 72, discesa conclusasi all’altezza dell’ex Ristorante Bar Cristallo a Brivio.

Le pattuglie pizzate lungo il perimetro dell'area cinturata

Nel piazzale antistante il locale dismesso da anni, lontano giusto una manciata di metri dalla locale Caserma dei Carabanieri, i ladri hanno infatti abbandonato precipitosamente l’auto usata per la fuga, una Ypsilon 10 nuovo modello, color grigio chiaro, probabilmente “come da copione”, provento di furto.

Lasciata l’auto, con gli uomini della Benemerita lanciati all’inseguimento, la coppia si è allontanata, facendo perdere le proprie tracce a piedi, immettendosi nell’area verde retrostante l’ex struttura ricettiva. Immediato, come dicevamo, l’arrivo in posto di tutti gli equipaggi distaccati sul territorio meratese e del basso lecchese: piazzate le auto sul “perimetro” esterno dell’area, sotto le direttive del capitano Santacroce, i militari si sono spinti all’interno dell’immenso rettangolo verde, “puntinato” da complessi industriali di piccole dimensioni immersi nei campi di grano.

L'elicottero in volo sulla piana della Prada

Il capitano Giorgio Santacroce sul luogo delle ricerche

Le operazioni, iniziate poco dopo mezzogiorno, si sono protratte per ore. Levatosi in volo dalla base bergamasca, l’elicottero dell’Arma ha sorvolato ripetutamente tutta la zona. Ad aiutare i militari, anche le segnalazioni giunte da alcuni residenti di via Prada a Beverate che avrebbero visto i due fuggiaschi muoversi non lontano dall’azienda “Taramelli” e dalla vicina “Zanotta e Galbiati”. Nell’estremo tentativo di scovare i malviventi, è stato inoltre disposto l’invio a Brivio dei cani dell’unità cinofila di Casatenovo.

Al momento però le ricerche sembrerebbero essersi rilevate vane. Dopo quasi tre ore di intensa attività, non si hanno ancora tracce dei due ladri.

La rimozione dall'auto usata dai malviventi

La “caccia” continuerà probabilmente fino all’imbrunire sebbene l’elicottero abbia già fatto rientro a Orio. L’auto abbandonata al Bar Cristallo è stata nel frattempo rimossa e posta sottosequestro nella speranza di  rinvenire elementi utili al suo interno.

Articolo correlato:

A. M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.