Verderio I: i ''fantasmi'' della Wip Sud in un limbo, proprietà in arresto per bancarotta
Il 24 febbraio 2011 i lavoratori, rimasti senza lavoro, avevano manifestato all’esterno della sede di Verderio Inferiore della “WIP SUD srl”, travestiti da fantasmi perché “invisibili” agli occhi dei responsabili della chiusura dello stabilimento e coloro che avrebbero dovuto dare delle risposte sul futuro, che risultavano irreperibili. Oggi, oltre due anni dopo quel giorno, la situazione dei 7 ex dipendenti della ditta, parte del gruppo IMCO leader in Europa per la produzione di pentole, rimane a dir poco surreale. Essi infatti non hanno più a disposizione ammortizzatori sociali, non lavorano e non possono accedere alla mobilità, perché la società non è stata dichiarata fallita. Nel maggio 2012 il “patron” dell’azienda è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta, ed è stata fatta richiesta di fallimento societario a Roma. Il Tribunale competente è quello di S. Maria Capua a Vetere, ma anche qui il “caso” della Wip Sud si è scontrato contro un muro di silenzio e irreperibilità. Dura la denuncia di tali fatti da parte della Fim Cisl di Monza Brianza – Lecco, che sottolinea come questi 7 lavoratori non possano ambire neppure alla “dignità di un licenziamento liberatorio”.
Questo il comunicato integrale:
L'ODISSEA DELLA WIP SUD CONTINUA
La Fim Cisl di Monza Brianza Lecco segnala il perdurare dell'assurda situazione riguardante i 7 lavoratori in cassa integrazione da 3 anni, terminata il 31/03/2013, dipendenti della WIP SUD srl società del gruppo IMCO, leader in Europa per la produzione di pentole (con il proprio marchio e anche per conto della Mondial Casa) e di vendita porta a porta. In data 11/05/2012 con l'accusa di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta di capitali destinati al pagamento delle imposte, la Guardia di Finanza di Velletri e Frascati ha arrestato il patron dell'azienda e i suoi familiari. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 10 aziende e 21 immobili riconducibili alla famiglia Balzarini. Tramite aziende possedute o controllate, in Italia e all'estero, gli indagati, stando alle ricostruzioni degli inquirenti dopo aver accumulato debiti con il Fisco (60 milioni certi e oltre 30 per aziende sul punto di fallire), svuotavano il patrimonio delle società attraverso attività commerciali con altre aziende del gruppo. Le indagini sono iniziate dal fallimento di due società della famiglia Balzarini, una a Nemi ai Castelli Romani e una nella capitale. Scaduti i termini della cassa integrazione straordinaria la Dottoressa Sabina Moretti , curatrice e poi liquidatrice fallimentare della società, ha presentato al Magistrato competente presso il Tribunale di Roma, Dottor Stefano Fava, la richiesta di fallimento della società. Il PM Dottor Fava dovrebbe inviare al Tribunale competente di S. Maria Capua a Vetere (la società ha sede in S. Maria a Vico (CE) ma purtroppo, nonostante i solleciti, non si hanno notizie in merito (...). Il fallimento permetterebbe ai lavoratori di accedere alla mobilità e conseguente copertura economica, contributiva e sgravi fiscali concessi alle aziende nel caso di assunzione. I lavoratori chiedono rispetto e di smuovere la giustizia italiana (...). Questi lavoratori sono ostaggio della loro azienda che dal primo aprile 2013 non garantisce loro il lavoro, uno stipendio, un ammortizzatore sociale e la dignità di un licenziamento liberatorio. L'odissea continua ma la FIM CISL Monza Brianza Lecco è e sarà al fianco di questi lavoratori che si trovano in una situazione surreale.
L'ODISSEA DELLA WIP SUD CONTINUA
La Fim Cisl di Monza Brianza Lecco segnala il perdurare dell'assurda situazione riguardante i 7 lavoratori in cassa integrazione da 3 anni, terminata il 31/03/2013, dipendenti della WIP SUD srl società del gruppo IMCO, leader in Europa per la produzione di pentole (con il proprio marchio e anche per conto della Mondial Casa) e di vendita porta a porta. In data 11/05/2012 con l'accusa di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta di capitali destinati al pagamento delle imposte, la Guardia di Finanza di Velletri e Frascati ha arrestato il patron dell'azienda e i suoi familiari. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 10 aziende e 21 immobili riconducibili alla famiglia Balzarini. Tramite aziende possedute o controllate, in Italia e all'estero, gli indagati, stando alle ricostruzioni degli inquirenti dopo aver accumulato debiti con il Fisco (60 milioni certi e oltre 30 per aziende sul punto di fallire), svuotavano il patrimonio delle società attraverso attività commerciali con altre aziende del gruppo. Le indagini sono iniziate dal fallimento di due società della famiglia Balzarini, una a Nemi ai Castelli Romani e una nella capitale. Scaduti i termini della cassa integrazione straordinaria la Dottoressa Sabina Moretti , curatrice e poi liquidatrice fallimentare della società, ha presentato al Magistrato competente presso il Tribunale di Roma, Dottor Stefano Fava, la richiesta di fallimento della società. Il PM Dottor Fava dovrebbe inviare al Tribunale competente di S. Maria Capua a Vetere (la società ha sede in S. Maria a Vico (CE) ma purtroppo, nonostante i solleciti, non si hanno notizie in merito (...). Il fallimento permetterebbe ai lavoratori di accedere alla mobilità e conseguente copertura economica, contributiva e sgravi fiscali concessi alle aziende nel caso di assunzione. I lavoratori chiedono rispetto e di smuovere la giustizia italiana (...). Questi lavoratori sono ostaggio della loro azienda che dal primo aprile 2013 non garantisce loro il lavoro, uno stipendio, un ammortizzatore sociale e la dignità di un licenziamento liberatorio. L'odissea continua ma la FIM CISL Monza Brianza Lecco è e sarà al fianco di questi lavoratori che si trovano in una situazione surreale.
FIM CISL Monza Brianza Lecco
Pier Angelo Arnoldi
Pier Angelo Arnoldi
- Verderio I: lavoratori ''fantasma'' della WIP in strada per avere risposte sul
proprio futuro - Verderio Inf.: parziale schiarita alla WIP. Il Sindacato: si tratta
- Verderio Inferiore: alla Wip ancora nessuna certezza per i lavoratori
