Calolziocorte: Cesare Valsecchi è il nuovo sindaco. Con il 41% schiaccia le 3 minoranze

Cesare Valsecchi, candidato del centrosinistra,  è il nuovo sindaco di Calolziocorte. Una vittoria netta quella ottenuta dalla sua lista "Uniti per Calolziocorte", che ha ricevuto il 40,72% dei voti. Un risultato in un certo senso "storico" per il capoluogo della Val San Martino che da 20 anni era guidato da una giunta di centrodestra, indubbiamente favorito dalla decisione di Pdl e Lega Nord di non formare una coalizione e di non sostenere un candidato comune.

Al centro il candidato vincente Cesare Valsecchi


Al secondo posto si è piazzato infatti il candidato del carroccio Marco Ghezzi, originario di Merate, ottenendo il 27,2% delle preferenze, mentre Dario Gandolfi (PDL) ha raggiunto quota 24,6%.
È evidente dunque che un'eventuale coalizione Pdl-Lega, come quella che in regione ha portato all'elezione di Roberto Maroni,  avrebbe potuto cambiare profondamente i risultati elettorali visto che, sommando i voti ottenuti in questa tornata, si sarebbe superata addirittura quota 51%.


Già intorno alle 16, quando gli scrutini erano ancora in corso, sono iniziate a circolare le prima indiscrezioni sul vantaggio che Valsecchi stava acquisendo sugli avversari.
In particolar modo, l'ex assessore Marco Bonaiti (Pdl), che circolava nei pressi dei seggi visibilmente stizzito, già puntava il dito contro la mancata decisione di formare un accordo con la Lega: «Questo è il risultato che si ottiene - ha commentato - quando si antepongono le personalità all'interesse comune».


Quando verso le 17.30 sono usciti i dati ufficiali di tutte le sezioni scrutinate, gli esponenti e i sostenitori del centrosinistra calolziese hanno accompagnato il neo-sindaco nella piazza antistante il municipio per festeggiare con la cittadinanza il risultato conseguito.
«Una vittoria storica - ha dichiarato il nuovo consigliere comunale Massimo Tavola che ha ottenuto il record delle preferenze (ben 500) - segno della stima che i cittadini nutrono verso di noi, ma che allo stesso tempo ci fa sentire il peso delle responsabilità dei problemi che dovremo affrontare. Vogliamo anzitutto fa percepire ai calolziesi un nuovo stile di amministrazione, che ascolti maggiormente il cittadino. È questo ciò che gli elettori hanno voluto chiedere oggi»


Di ben altro tenore sono state le reazioni degli sconfitti.
Lapidaria e corrosiva Ebe Pedeferri (soprannominata "la Rosy Mauro di Calolzio" per una certa somiglianza fisica con l'ex vicepresidente del senato) esponente di spicco del Carroccio locale che, in puro stile bossiano, ha commentato: «siamo stati segati».
Mentre per il candidato Ghezzi (Lega) occorre «prendere atto del risultato elettorale,  assolutamente non imputabile ad errori della scorsa amministrazione», aggiungendo poi: «I calolziesi si accorgeranno presto di come la prossima amministrazione farà solo il 10% di ciò che noi abbiamo fatto in questi anni».


Secondo Dario Gandolfi (Pdl), terzo classificato, «divisi si perde» e, quando ormai la partita è finita, rimpiange che non ci siano state le condizioni necessarie per un accordo con il carroccio.
Nulla da fare, infine, per Francesco Sorrentino, candidato di Siamo Gente Comune, che, nonostante abbia ottenuto il 7,49% dei voti, ha definito l'esito elettorale della sua formazione «un risultato strepitoso, considerando che è la prima volta che ci presentiamo alle elezioni».
Il nuovo consiglio comunale si comporrà di 3 esponenti della Lega, 2 del Pdl e 11 di centrosinistra.
Tra gli questi anche BouBou Dia, primo consigliere di origine africana ad essere eletto nella storia di Calolziocorte.
Paolo Valsecchi
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