Robbiate: lo spoglio delle schede in diretta dal seggio. Speranze e delusioni dei candidati


Con 1245 voti, il 45% del totale delle preferenze espresse, Daniele Villa della lista "Continuità e progresso" è il nuovo sindaco di Robbiate. Compongono la rosa della sua squadra Antonella Cagliani, Angelo Vignali, Gianfranco Brivio, Eleonora Dozio, Alessandro Pozzoni, Andrea Valtolina e Giancarlo Visigalli. Con il 32% dei voti (886) si è posizionata Lorenza Castelli della lista "Civicamente Robbiate", a seguire Alessandro Danza di "Vivere Robbiate" con il 13% (352) ed infine Filippo Casalini di "Robbiate per la libertà" con il 10% (275). Questi i risultati dello spoglio di lunedì pomeriggio che ha portato dunque il consigliere dell'uscente amministrazione Salvioni ad essere insignito della fascia di primo cittadino.

Il neoeletto sindaco Daniele Villa


"Ringrazio tutto il gruppo che ha sostenuto questo progetto ambizioso; sarà un lavoro impegnativo far diventare Robbiate casa di tutti, avvicinare tutti i cittadini, visto anche il dato relativo all'affluenza alle urne"
sono state le prime parole di Daniele Villa, arrivato presso le scuole intorno alle sei di oggi pomeriggio, non appena è stato comunicato l'esito degli scrutini. L'affluenza alle urne è stata infatti del 60,93%, per un totale di 2815 votanti su 4661 aventi diritto, un dato quindi decisamente basso. "Ringrazio di cuore tutto il gruppo, chi ci ha sostenuto e Alessandro Salvioni che ci ha fatto da traino; il primo impegno di questa nuova amministrazione sarà una riforma della macchina amministrativa per diventare più vicini alla cittadinanza".


In tutti e quattro i seggi Villa ha totalizzato la maggioranza delle preferenze: 301 nel 1°(seguono Castelli con 254, Danza con 107 e Casalini con 73), 290 nel 2° (a seguire 232 di Castelli, 71 di Danza e 67 di Casalini), 323 nel 3° (segue Castelli con 233, Danza con 84 e Casalini con 66), ed infine  331 nel seggio 4, contro i 167 della Castelli, gli 87 di Danza e i 69 voti di Casalini.

Alessandro Salvioni con Daniele Villa, cui passa il testimone


Grande gioia tra gli eletti che si sono stretti in abbracci attorno al nuovo sindaco, l'unico dei quattro candidati a non aver seguito gli spogli in loco. Alla notizia dell'elezione è arrivato anche Alessandro Salvioni, sindaco uscente, a congratularsi direttamente con chi ha preso il suo testimone. "Siamo felici che i cittadini abbiano voluto rinnovare la fiducia all'amministrazione" sono state le parole di Giancarlo Visigalli a nome di tutto il gruppo.

In alto a sinistra Vincenzo Valenza e Alessandro Danza.
A destra l'assessore provinciale della Lega Marco Benedetti con il candidato Filippo Casalini


Gli altri candidati alla fascia si sono espressi con grande correttezza ma anche con estrema sincerità e lealtà, ponderando le speranze investite con le ovvie delusioni, in merito a questa elezione: "io sono sempre positivo. Credevamo nell'unione delle liste ma questa non è stata possibile e quindi ci siamo messi a correre da soli. Non pretendevamo di vincere ma per la campagna elettorale che abbiamo fatto, che si è concentrata in 20 giorni, posso dire che i risultati che abbiamo ottenuto sono stati soddisfacenti. La lista che ha vinto ritengo sia quella più radicata sul territorio" sono state le parole di Filippo Casalini, che al nuovo sindaco ha riservato le congratulazionie e una stretta di mano non appena giunta la notizia della sua elezione ufficiale; tutto sommato positivo anche il commento di Alessandro Danza, "spero comunque che questo sia un nuovo inizio per il paese, ora vedrò se confermare il mio ruolo di consigliere di minoranza".

Il nuovo consiglio comunale, stando ai voti espressi dai cittadini, assegnerebbe infatti a Danza il ruolo di consigliere di minoranza, insieme a Lorenza Castelli e Vincenzo Valenza. "E' un risultato che mi rende sicuramente onore" è stato il commento dell'unica candidata donna; "un successo che comunque non porta a niente per il paese. Chi aveva voglia di cambiamento aveva scelto noi".

Stretta di mano tra Villa e Casalini

Come dicevamo su 4661 chiamati al voto, solo 2815 si sono recati alle urne tra domenica e lunedì: un dato che non ha mancato di far discutere i candidati ed i cittadini accorsi  presso il plesso scolastico per votare ma anche per seguire i risultati degli spogli. C'è stato chi ha sottolineato che il dato è "storico", cioè  relativamente in linea con quello delle passate elezioni amministrative - che cinque anni fa avevano stimato un'affluenza superiore al 70%, considerando però che erano congiunte alle elezioni politiche,mentre dieci anni fa viaggiavano sull'onda del 60% come in questo caso - e chi invece ha interpretato la bassa affluenza come un sintomo di disaffezione alla politica, disinteresse per il paese ma anche di protesta.

S.T.
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