Mondonico: tuffo nel passato con i 'sapori e le tradizioni' offerti dai gruppi folcloristici

Entrando nel borgo di Mondonico, già normalmente, si ha un po’ come l’impressione che il tempo si sia fermato. Il conglomerato di case, immerse nel verde e “protette” dalla chiesina con la sua collinetta a balze e dall’antica torre che si erge nella sua imponenza a poca distanza, sembra appartenere a un mondo “a parte” rispetto all’Olgiate “più moderna” di cui “la frazione” è parte. Domenica 5 maggio ad acutizzare tale sensazione di “tuffo nel passato” ci ha pensato il Gruppo Folcloristico “La Brianzola” che, nell’ambito del progetto culturale “155 anni di firlinfeu”, voluto per celebrare il 155° anniversario di fondazione del sodalizio olgiatese, ha “animato” le vie, le corti e i prati di Mondonico con “i sapori e le tradizioni” di una volta, dando vita a una manifestazione d’arte folcloristica e popolare.

Per creare tale clima “agreste” assai particolare e decisamente gradevole nella sua particolarità, i firlinfue di Olgiate hanno ospitato “gli amici” di diversi altri gruppi provenienti prevalentemente dalla bergamasca ma anche dalle provincie di  Como e Sondrio. Presenti a Mondonico infatti per mostrare ai tanti visitatori che non si sono voluti perdere tale evento, patrocinato anche dalla Provincia di Lecco e delle amministrazione di Olgiate e Calco con il supporto, come main sponsor, di Acel, le proprie “abilita” il gruppo di tradizione minerale “Taissine” di Gorno (Bg), “I paisan” di Corogna e Carcano Albavilla (Co),  gli “Amis de Dosena” di Dossena (Bg), la “Cumpagnia del Fil de fer” di Piario (Bg), “I Buitei” di Buglio in Monte (So), la “Compagnia della Froschera” di Fonteno (Bg) e i gruppi “Arti e Mestieri” di Villongo (Bg) e “Sant’Anna” di Piatta – Valdisotto (So).

Galleria fotografica (vedi tutte le 41 immagini)

Per le vie del borgo sono così risuonate canzoni popolari di ogni tipo con spesso una compagine a “dare  il la” e le altre a unirsi al canto mentre davano dimostrazione di come una volta si preparava il salame, si cardasse la lana, si ottenesse la seta dai bachi o si piallasse il legno giusto per fare qualche esempio.

Non sono poi mancati balli di tutti i tipi e “laboratori” con Luigi Sara di Milano impegnato a acconciare le signore con la Sperada, Stefania Cattaneo di Vighizzolo di Cantù alle prese con il merletto, Vittorio Pozzi di Bottanuco con la costruzione dei firlinfeu e Fiorenzo Farina di Olgiate in quella degli zoccoli.

Per i più piccini, non sono mancati i giochi di una volta così come per gli adulti le visite guidate alla chiesina. Per saziare la fame, infine, d’obbligo una tappa “in cucina” per i piatti della Valtellina o agli stand dei produttori del Parco del Curone e del nostro territorio. Insomma con la Brianzola, la festa è stata davvero per tutti.
A. M.

Associazioni correlate

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.