Sale comunali affittate per feste, assemblee, mostre. I costi e i regolamenti nel meratese tra esenzioni, forfait e euro/ora

Ponendo che uno o più gruppi di cittadini decidessero di prendere in affitto una sala comunale, del proprio paese di residenza o di uno limitrofo, per scopi che possono spaziare dalla riunione condominiale, a una mostra d'arte a una festicciola privata con amici, la prima cosa da fare sarebbe quella di controllare il regolamento che disciplina le concessioni sul relativo sito comunale, all'omonima voce "Regolamenti". Non sempre però esso contiene in dettaglio gli aspetti relativi al tariffario; nonostante specifichi sia i locali ad uso pubblico, sia le categorie di cittadini aventi diritto a usufruirne o quelle esenti dal pagamento, sia le finalità ammesse, sono le delibere di giunta a chiarificare gli aspetti economici, che variano infatti a seconda delle amministrazioni. In merito, suddividendo gli ipotetici richiedenti in "residenti" e "non residenti", abbiamo chiesto a 17 comuni del meratese quali sono le sale a disposizione e quali i loro costi.

Alcune speficifiche
Lomagna: In precedenza era a disposizione anche la sala polifunzionale di Via Pellico(C.A.G.), ove si svolgevano feste riservate a ragazzi di età compresa tra i 6 e i 26 anni al prezzo di 30 euro per richiesta.
Merate: E' in fase di elaborazione il regolamento coi dettagli ed i costi delle sale e degli spazi comunali.
Paderno: "RISCALDAMENTO(CASCINA MARIA) - Fino a 4 ore  €10; tutta la giornata €20 - PULIZIA DEI LOCALI UTILIZZATI:  il costo ammonta ad € 50,00.= ad intervento
Perego: si ritengono esonerate dal rimborso spese l'Unione Lombarda dei Comuni della Valletta e le associazioni di Perego
Rovagnate: valgono le stesse condizioni per i cittadini residenti a Rovagnate e facenti parte di uno dei comuni dell'Unione della Valletta.
Santa Maria: per residente si intende abitante in paese o in uno dei comuni dell'Unione della Valletta


In linea di massima vale la formula secondo la quale le associazioni non aventi sede o i cittadini non residenti nel paese in cui si inoltra la richiesta, pagano una cifra maggiorata, a volte quasi o esattamente il 100% in più rispetto a residenti e aventi sede (qualche esempio: ad Airuno  la differenza è di 9 euro, si passa cioè da 11€ per residenti a 20€ per non residenti; idem per Brivio, Cernusco Lombardone da 10€ a 20€, Paderno dai 30€ richiesti per assemblee condominiali per immobili siti in paese ai 60€ per immobili non siti), altre anche più del doppio (es. Osnago sala civica da 60€-90€ per cittadini residenti, 150€-200€ per non residenti), ma in 7 comuni su 16 (già escluso Imbersago per assenza momentanea di sale comunali disponibili) le tariffe sono identiche per entrambe le "categorie"(Lomagna, eccetto palestra comunale, Merate, Montevecchia, Olgiate eccetto Area Nava, Perego, Verderio Inferiore, Verderio Superiore).
In alcuni comuni vengono adottate formule " ibride", perché la variazione dei costi può dipendere dalla stagionalità (esempio: Verderio Inferiore dal 1° ottobre al 30 aprile e dal 1° maggio al 30 settembre, con ovvie maggiorazioni nel periodo invernale a causa dell'uso del riscaldamento) e-o dal numero di ore di utilizzo (esempio Paderno d'Adda: fino a 4 ore di utilizzo 20€, oltre le 4 ore il prezzo sale a quota 30€; stesso sistema a Lomagna).

C'è chi ha poi scelto di adottare "pacchetti" forfettari -  come Perego, in cui al Centro ex Margherite si paga "per evento" (30€ per iniziative culturali e sociali, 40€ per altre tipologie); Verderio Superiore,  dove la sala civica ha un costo valevole per il noleggio di una giornata intera o per mezza giornata; Airuno, dove le associazioni possono affittare la sala civica per un anno intero - e chi ha distinto le tariffe in base alla "fedeltà" del pubblico (ad esempio a Santa Maria Hoe' la sala civica ha una tariffa giornaliera per uso occasionale di 30€, mentre per un impiego continuativo si paga 15€).
Pochi sono ormai gli spazi concessi per uso prettamente ludico, come feste o pranzi sociali: tra di essi si annoverano l'Area Nava di Porchera in Olgiate Molgora e la vecchia dependance della Villa Concordia a Robbiate, gestita dall'associazione Il Grappolo. La maggior parte dei comuni non prevede questo tipo di impiego, talvolta anche a causa dell'assenza di spazi realmente adeguati (Calco, Verderio Superiore, Merate sono alcuni esempi); per di più i locali comunali sono dunque adibiti ad uso pubblico per lo svolgimento di manifestazioni, corsi, riunioni o iniziative culturali, politiche,  sportive e sociali, "con finalità a carattere di interesse dell'intera collettività" e "non possono essere adibite ad uso permanente per alcun gruppo"  (citando il regolamento di Olgiate Molgora),  vengono in rari e specifici casi concesse a titolo gratuito a particolari tipologie di gruppi (ad esempio quelli politici o "partiti, limitatamente a periodi di campagna elettorale", come cita, ad esempio, il regolamento di Verderio Inferiore).
Alcuni comuni non ammettono all'uso della sala civica manifestazioni, assemblee o riunioni aventi carattere prettamente commerciale (es: Olgiate M.), altri hanno tariffe ad hoc per la tipologia di evento ospitato nelle sale comunali disponibili: in caso di manifestazioni ad ingresso gratuito, di interesse generale (quindi a carattere sociale, culturale, sportivo etc) ed organizzate da gruppi o associazioni, il prezzo d'affitto è solitamente ridotto (o gratuito, come nel caso di Cernusco Lombardone) rispetto a quelle con ingresso a pagamento; anche se gli eventi aventi tali caratteristiche vengono organizzati da singoli cittadini non è richiesto un contributo particolarmente oneroso (10€  ancora a Cernusco).
Alle associazioni - in certi casi anche a quelle non aventi sede nel paese di riferimento - si riserva, dunque, un prezzo quasi sempre agevolato rispetto alle tariffe richieste a gruppi o singoli privati. Questo per quanto riguarda sia l'organizzazione di eventi sia l'uso degli spazi concessi per le riunioni del direttivo. Ad esempio a Rovagnate, le associazioni, gli enti e le cooperative con sede nel comune possono usufruire gratuitamente degli spazi a disposizione dei locali interni del palazzo municipale (Villa S. Cuore) per  attività culturali, sociali, ricreative; lo stesso vale a Santa Maria Hoe' per la sala civica e quella consiliare; modico il prezzo richiesto a Montevecchia per la sala civica (10€ anche quelle non aventi sede in paese), idem a Calco (7€ a richiesta).
In genere i comuni adottano tre diversi sistemi tariffari:
1. sistema orario con pagamento di tot. € all'ora (si può pagare da 7,75€/h sino a 20€/h)
2. sistema orario con pagamento di una somma fissa per un certo numero di ore (influisce l'uso del riscaldamento ed il numero delle ore)
3. sistema a richiesta con pagamento di una somma stabilita per ogni richiesta erogata o per l'uso della sala per una giornata intera(si va da 7€ a 100€).
I più "diffusi" sono il secondo ed il terzo sistema adottato.
Ecco nel dettaglio i sistemi tariffari scelti dai comuni:



Selena Tagliabue
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