Al ''Mandic'' l’unico convegno nazionale di ginecologia sulle ''tre vie dell’isterectomia''
Rinaldo Zanini, Gregorio Del Boca, Patrizia Monti e Giacomo Molteni
E' l'unico convegno organizzato quest'anno dalla Società Italiana di Chirurgia Ginecologica (Sichig), il primo di livello nazionale organizzato al San Leopoldo Mandic. L'Ospedale di Merate il prossimo 27 ottobre, sabato, ospiterà luminari e professionisti del campo ginecologico provenienti da tutto lo Stivale. Le 50-70 presenze inizialmente previste sono infatti già "lievitate" fino a toccare quota 150 pre-iscritti. Tutti riuniti presso il nosocomio cittadino per "Le tre vie dell'isterectomia", congresso durante il quale, in collegamento multimediale, sarà possibile assistere in diretta, a tre diversi interventi chirurgici eseguiti nelle sale ultra-tech del nuovo blocco operatorio. "La tecnologia di cui disponiamo ci permetterà di trasmettere immagini in modo adeguato" ha spiegato la dottoressa Patrizia Monti, direttore sanitario aziendale, presente alla conferenza stampa di presentazione dell'importante iniziativa facendo le veci anche del direttore generale Mauro Lovisari, impegnato su un altro fronte, che ha però "garantito che ci sarà il 27". Nella sua breve introduzione, prima di passare la parola a Rinaldo Zanini, direttore del dipartimento materno-infantile e a Gregorio Del Boca, primario dalla struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Mandic, la dottoressa Monti ha anche voluto ricordare come, la chirurgia ginecologia laparoscopia sia inscritta nel dna dell'azienda ospedaliera grazie al dottor Zagni che tra tracciato "un pezzetto di storia che è poi evoluta" e come la Sichg scegliendo proprio Merate per il suo congresso abbia dimostrato "fiducia nel gruppo". "Questo deve essere un segnale anche per i cittadini che devono essere orgogliosi di ciò e devono comprendere che a volte vanno a cercare in ospedali più blasonati risposte che si potrebbero invece trovare qui, un una realtà attenta anche alla relazione umana, elemento che spesso manca nelle grandi strutture". Da parte sua, il dottor Zanini, ha invece voluto sintetizzare lo spirito alla base del progetto, lasciando poi i dettagli al collega Del Boca "mente" dell'iniziativa: "puntiamo a una chirurgia non in mano a pochi ma ad una chirurgia di alto livello ma diffusa. Ciò si traduce in uno straordinario elemento di sicurezza per i pazienti. Il secondo obiettivo del congresso è poi evidenziare come non si seguono le mode ma le indicazioni mediche" ha aggiunto, passando la parola al primario di Ostetricia e Ginecologia che ha dissipato ogni dubbio sulle finalità dell'incontro di sabato prossimo. "Il mio pallino è la definizione degli standard: qual è il livello medio che un ginecologo dovrebbe avere?". Nello specifico, l'evento congressuale, sarà focalizzato sull'isterectomia, ossia l'asportazione dell'utero, intervento più praticato dopo il cesareo, subito, almeno negli Usa a una donna over 60 su 3. Tale operazione può essere eseguita in tre modi (da qui il titolo del convegno): isterectomia laparoscopica (con i famosi "buchini"), addominale (con taglio) o vaginale (con l'utero che viene "sfilato"). "Ci siamo accorti che vi era una forte disomogeneità tra gli ospedali lombardi. C'era chi prediligeva solo una via, chi solo un'altra. Ogni ginecologo, a mio avviso, dovrebbe invece avere una conoscenza media di ognuna delle tre pratiche". La scelta della metodica da utilizzare, quindi, secondo Del Boca, dovrebbe dipendere, di volta in volta, dalla tipologia del caso clinico. "Anche innamorarsi troppo delle nuove tecnologie non va bene. Qui, ad esempio, ci siamo accorti che nell'80% dei casi intervenivamo per via laparoscopica, ora la percentuale si è un po' spostata".
"E' giunto il momento storico di definire bene cosa fare" ha quindi concluso, ben sapendo di avendo la Società Italiana di Chirurgia Ginecologica dalla sua, tanto che il tema da lui proposto ha "superato in graduatoria" quelli presentati da realtà sanitarie ben più "grandi", non solo in termini di dimensioni. A Merate dunque, sabato 27, interverranno come relatori: Luigi Frigerio e Marco Carnelli dell'Ospedale di Bergamo, Fabio Ghezzi dell'Ospedale di Varese, Rodolfo Milani del San Gerardo di Monza, Paolo Beretta dell'Ospedale di Busto Arsizio e Stefano Ferrari del San Raffaele. Direttore evento: Luigi Frigerio e Gregorio Del Boca, responsabile scientifico Roberto Zagni, segreteria scientifica Anna Biffi. I lavori avranno inizio alle ore 9.00 con il saluto delle autorità e si protrarranno per tutta la giornata con la proiezione, in live surgery di ben tre interventi, uno per ognuna delle tre vie dell'isterctomia.
A. M.