Olgiate: cena fra amici per l’Hospice della Fabio Sassi, da 10 anni al servizio dei malati

banner blavellidesktop1105ok-87321.jpg


“Quando è iniziata l’attività dell’Hospice siamo partiti come “dilettanti allo sbaraglio” nella gestione di una struttura di questo tipo, che ha già accolto circa 2000 pazienti e non possiamo che augurarci che il suo prezioso servizio alla popolazione continui per i prossimi 10 anni”.

Domenico Basile e il sindaco Dorina Zucchi


Era l’ottobre del 2002 quando l’Associazione Fabio Sassi onlus inaugurò ad Airuno, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale, “Il Nespolo”, per accogliere malati terminali non assistibili a domicilio. Per celebrare l’importante traguardo, oltre ai tradizionali appuntamenti, la onlus sta promuovendo eventi per raccogliere fondi in favore della struttura. Tra questi la “Cena fra amici” di sabato 1° settembre presso l’Area Nava, dove un gruppo di sostenitori si è dato appuntamento per trascorrere qualche ora in compagnia sostenendo l’attività dell’Hospice.

Primo a destra il dottor Mauro Marinari


“Oggi non siamo in molti, ma è anche grazie a questi eventi che le persone danno il loro prezioso contributi alla nostra attività” ha spiegato il presidente dell’associazione ing. Domenico Basile, presente a S. Zeno insieme al direttore sanitario della struttura dottor Mauro Marinari. “Dal 2003 ad oggi sono 10.000 le donazioni registrate, ciò significa che ogni anno un migliaio di persone va in posta o in banca e fa un versamento per l’Hospice. A questo si aggiunge la beneficenza fatta grazie alle iniziative promosse sul territorio. Senza questa generosità non avremmo mai potuto portare avanti la nostra attività”.

L’associazione in memoria di Fabio Sassi, giovane commercialista stroncato da un tumore, nacque nel 1989 su iniziativa del suo medico curante, familiari e amici. Onlus dal 1998, da quell’anno iniziò la costruzione dell’Hospice sui resti di quella che era la vecchia abitazione del parroco di Airuno. “I lavori costarono 7 miliardi di lire, grazie ad una legge del 2001 un terzo della spesa è stata sostenuta dallo Stato” ha spiegato Basile. “Il resto è arrivato da aziende, realtà e persone che ci hanno aiutato. Grazie a loro, e a quanti ancora ci sostengono, abbiamo dato vita ad un servizio che la popolazione sente suo”. 12 posti letto, oltre 200 ricoveri all’ anno, 230 volontari attivi insieme a medici e infermieri nella struttura che è strettamente legata al territorio che la circonda. “L’Hospice non è una entità a sé, fa parte di una rete costituita da assistenza domiciliate, day hospital, attività formativa, assistenza ai familiari” ha spiegato il dottor Marinari. “È nato per l’esigenza di ospitare quei malati, e non si parla solo di tumore, che per una serie di motivi legati alla malattia o alle condizioni familiari non possono essere curati adeguatamente a casa propria. La degenza media è di 16 giorni, in 10 anni l’equipe medica e infermieristica, e gli stessi volontari, che assistono i malati sono diventati sempre più specializzati grazie alla formazione che promuoviamo dal 2005. Cerchiamo di fornire anche una adeguata assistenza alla famiglia, perché quando una persona è malata lo sono tutti i suoi cari”.

La prossima iniziativa per aiutare l’Hospice di Airuno sarà il torneo di Burraco a coppie in programma sabato 8 settembre alle ore 21.00 presso la Scuola dell’infanzia Sommi Picenardi a Olgiate Molgora (Viale Sommi Picenardi, 3). Saranno premiate le prime 15 coppie classificate; tutti i partecipanti riceveranno un ringraziamento da parte dell'Associazione Fabio Sassi. E' gradita la prenotazione chiamando Mariella (339 1038938) oppure Laura (339 3687642). Quota di iscrizione € 10. Per ulteriori informazioni sull’Hospice e la Fabio Sassi onlus consultare il sito http://fabiosassi.it/

Associazioni correlate

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.