Faresalute: forse un counseling genetico con la Lilt

Un "counseling genetico" per prevenire i tumori della mammella e del colon e monitorarne la diffusione, coinvolgendo strutture sanitarie specializzate per evidenziare i gruppi familiari a rischio. è questo il progetto che la Lilt lecchese sta discutendo in collaborazione con Faresalute. "Attraverso un test genetico è possibile vedere se un dato gene si presenta positivo nell'organismo, segno di un rischio maggiore di contrarre tumori" ha spiegato la dottoressa Silvia Villa, presidente della Lilt di Lecco. "Se un tumore è ereditario si sviluppa più in fretta, ma con questo test si possono dare consigli al paziente in merito a stile di vita, frequenza dei controlli e offrirgli un sostegno di tipo psicologico di cui può avere bisogno". Le donne geneticamente predisposte al tumore dell'ovaio e del seno hanno il 70% di possibilità in più di sviluppare la malattia, un dato che inevitabilmente influenza la vita di una persona. "è importante creare un contorno e un appoggio intorno alla persona, in altri paesi arrivano a consigliare la mastectomia bilaterale a scopo preventivo". Ma non sono solo i pazienti a dover essere istruiti. "Per noi sarebbe utile organizzare serate informative sulle patologie nei pazienti provenienti da altri paesi, che per caratteristiche legate alla razza assorbono i farmaci e sviluppano le patologie in modo diverso. Sono in pochi a praticare la prevenzione, è necessario sviluppare campagne informative mirate per loro". Il progetto del counseling genetico è per ora solo poco più di un'idea, ma potrebbe rappresentare una grande risorsa per la prevenzione tumorale della nostra provincia.

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