Il vero volto di Giorgia

Intervengo volutamente in modo sintetico sulla “questione governativa” sollevata da più lettori:
Giorgia è l'esempio tipico di plateale incoerenza (non che ne manchino anche a certa sinistra):
Da una destra “sociale”, a parole attenta ai più deboli, a una destra ancillare agli interessi dei più forti (ognuno in tal senso valuti sinceramente l'operato di questo Sgoverno).
Da contestatrice delle prepotenze dei mercati e della della turbo-finanza alla piena accettazione dei suoi parametri.
In altri termini la negazione del primato della Giustizia Sociale, vero indicatore “politico” di una Convivenza Civile degna di tale nome, a vantaggio delle logiche di una “realpolitik” che accresce di fatto le disuguaglianze e lo strapotere della forza sul Diritto.
Al di là della oggettiva difficoltà ad opporsi a certi meccanismi di Potere, un conto è provarci seriamente, un conto è lisciarli facendone sempre più parte.
E' soprattutto qui purtroppo il senso del suo agire e del suo assai contraddittorio “successo”, anche se ci sarebbero pure ben altri motivi di aperto dis-senso.
Leggo ora anche una serie di interventi sul delicatissimo problema dei cosiddetti “maranza”e simili (peccato che tutti pseudo anonimi): ma è così difficile capire che, pur necessaria, non basta la sola repressione?
Germano Bosisio
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