Regali di Natale

Gentile Direttore.
Sotto l'albero non potevano mancare regalini di ogni genere da parte della destra estrema al potere, il governicchio meloniano impostato sulla becera propaganda offensiva per gli italiani senzienti, ha dato l'ennesima dimostrazione di esistere.
Per il rotto della cuffia dopo notti (forse insonni) il gruppetto ministeriale ha finalmente licenziato la legge definita eufemisticamente "di stabilità".
Dopo anni di propaganda elettorale in merito alle problematiche pensionistiche  condite da attacchi personali alla Prof.ssa Fornero  il caporal maggiore già capitano  ha fatto attaccare il Ministro Giorgetti per alcune particolari normative  sui tempi di uscita dal lavoro, sfiduciando di fatto il malcapitato, in tali condizioni le dimissioni sarebbero state d'obbligo, credo che sia d'uopo citare con leggera modifica la famosa frase di Don Abbondio.- se uno la dignità non ce l'ha non se la può dare-.
Cito alcune perle inserite nel pastrocchio in discussione  (si fa per dire) a Camera e Senato: taglio dei fondi per chi svolge lavori usuranti C/A 40 milioni, taglio di 140 milioni entro il 2033, si tagliano i vantaggi ai lavoratori precoci che hanno versato almeno 12 mesi  di contributi prima  del compimento di 19 anni, restringendo la finestra di uscita, taglio di 100 milioni alla scuola, una parte verrà utilizzata per regalie alle scuole private, grazie a Lupi, ma tanto a Merate verrà votato ancora, verrà allungato il tempo di presenza per lavoratori che svolgono mansioni usuranti, con il rischio di incorrere in incidenti anche mortali, abolito opzione donna, come non bastasse in un emendamento senza vergogna i geni hanno tentato un di imporre di non poter avere i risarcimenti per lavoratori licenziati, non ostante le sentenze della mgistratura operassero in tal senso; l'ingnominia è stata  cassata da Matarella in persona. Mi fermo quì non voglio abbattere ulteriormente il mio morale.
  
Non posso esimermi dal commentare la violenza perpetrata dalla polizia, che dopo aver sgomberato il centro sociale Askatasuna a Torino  un numero spropositato di poliziotti con idranti e lacrimogeni  ha attaccato il corteo formato da famiglie con bambini, chissà chi ha bruciato un cassonetto? Militarizzazione delle strade, bloccati gli accessi al centro città, checkpoint nel quartiere interessato.
  Il centro sociale Askatazuna rappresenta da un trentennio una realtà di aggregazione sociale,  integrazione di programmi scolastici, spettacoli, socialità generale, l'episodio di attacchi alla redazione de La Stampa è ascribile ai soliti imbecilli o infiltrati non certo ad Aska, le manifestazioni in solidarietà al Popolo Palestinese, contro il genocidio in corso, contro il governo di estrema destra, tutto questo non può essere acettato dai fascio leghisti  e camerati vari, quindi caricare a pallettoni l'ex questurino di lodi è vista come la soluzione ai problemi.
Bando alle tristezze manteniamo il clima natalizio, Augurissimi a Lei, alla Redazione e ai lettori per bene.
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni
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