Ponte Brivio, Airoldi: "Il territorio deve essere informato e coinvolto"
Sull'annunciata chiusura del ponte di Brivio, che potrebbe scattare già la prossima primavera, interviene il sindaco del paese fluviale Federico Airoldi per rivendicare il ruolo fondamentale degli Enti locali sia nella fase di progettazione dell'intervento sia in quella di gestione dell'emergenza, che si prospetta molto lunga, almeno un anno e mezzo. Un periodo durante il quale tutti dovranno rivedere le proprie abitudini dal cittadino alla grande impresa.
Con l'impossibilità di scavalcare l'Adda a Paderno resta come opzione più vicina Olginate ma la strada che poi porta verso Cisano è già oggi molto trafficata. Domani sarà pressoché impercorribile. Un problema, dunque, di portata enorme per la vita e l'economia dell'intero territorio.

Buonasera Direttore,
La ringrazio per lo spazio che vorrà concedermi sulle pagine del Suo giornale, uno strumento essenziale per informare correttamente i cittadini e per riportare il dibattito pubblico su un piano di trasparenza.
La chiusura del Ponte di Brivio rappresenta una delle criticità infrastrutturali più rilevanti degli ultimi decenni per il nostro territorio. Il ruolo di Sindaco mi impone non solo di prenderne atto, ma di esercitare fino in fondo il mandato che i cittadini mi hanno conferito: difendere gli interessi della comunità e contribuire in modo concreto alla definizione delle soluzioni.
È evidente a tutti che, per almeno diciotto mesi, famiglie, studenti, lavoratori, imprese, anziani, servizi di emergenza, forze dell’ordine e l’intero sistema socioeconomico locale subiranno molteplici disagi. Limitarsi a constatare questa realtà significa sottrarsi alle proprie responsabilità.
Per queste ragioni ho ritenuto doveroso avanzare ad ANAS una proposta chiara e strutturata, fondata su un modello organizzativo articolato su due livelli operativi con l’obiettivo di incidere realmente sul progetto e ridurre l’impatto di una chiusura che rischia di paralizzare un’area vasta, ben oltre i confini comunali di Brivio.
Livello 1 – Informazione: un diritto dei cittadini
L’informazione è un diritto. È inaccettabile che, a pochi mesi dall’avvio dei lavori, cittadini, famiglie e imprese non dispongano ancora di un quadro chiaro e aggiornato su tempi, modalità e conseguenze della chiusura del ponte.
Senza un’informazione tempestiva e strutturata, le famiglie non possono programmare le scelte scolastiche dei figli, le attività sportive, gli spostamenti quotidiani; le imprese non possono riorganizzare la propria logistica; i lavoratori non possono pianificare tempi e modalità di accesso ai luoghi di lavoro. L’informazione deve essere capillare, continua e garantita per tutta la durata dei lavori. I cittadini hanno il diritto di sapere come procedono le opere e di conoscere in anticipo eventuali modifiche alla viabilità.
Livello 2 – Coinvolgimento dei Comuni: non spettatori, ma protagonisti
I Comuni non possono essere considerati semplici spettatori di un’opera che incide in modo così profondo sulla vita quotidiana delle comunità locali. Il coinvolgimento degli enti territoriali deve essere reale, strutturato e continuo, dalla fase progettuale fino alla conclusione dei lavori. Un ruolo fondamentale di coordinamento deve essere delegato alla Prefettura, che in tal senso ha già operato con competenza, e che dispone di tutti gli strumenti necessari per garantire il coinvolgimento ed il coordinamento a più livelli di tutte gli Enti, le Istituzioni, le forze di polizia. Non è accettabile chiudere un ponte per 18 mesi. Oggi il Ponte di Brivio non garantisce condizioni di attraversamento sicure per pedoni, persone con disabilità, genitori con passeggini e ciclisti. Questo è un dato oggettivo, noto e documentato. Chi scegliesse di non intervenire su queste criticità, rinviando ancora la realizzazione di una passerella pedonale e di un’adeguata illuminazione, si assumerebbe una responsabilità politica e amministrativa molto chiara.
Per questo motivo, insieme agli altri Sindaci del territorio, chiediamo con fermezza che la realizzazione della passerella pedonale e il potenziamento dell’illuminazione siano parte integrante dell’intervento in corso.
Farlo oggi significa evitare nuovi disagi domani.
Ricordo inoltre che sul lato di Brivio esiste già una scala di collegamento tra il ponte e il lungofiume, elemento strutturale del ponte stesso. Su questo aspetto il Comune ha avanzato richieste precise, che ad oggi non hanno ancora ricevuto risposte concrete.
Durante la fase di cantiere, la gestione della viabilità locale e dei flussi dei mezzi d’opera richiederà scelte puntuali e conoscenza del territorio. I Comuni, attraverso le Polizie Locali, sono pronti a fare la loro parte, ma devono essere messi nelle condizioni di operare.
Il Comune di Brivio rivendica con forza il proprio ruolo di attore principale in questo intervento.
L’atteggiamento tenuto sino ad oggi da ANAS appare insufficiente e politicamente inadeguato rispetto alla portata dell’opera e alle ricadute che essa avrà sulla vita di migliaia di cittadini. Difendere il territorio significa assumersi responsabilità, dire le cose con chiarezza e pretendere scelte all’altezza della situazione. È questo che i cittadini di Brivio e dell’intero comprensorio si aspettano dalle istituzioni.
Infine, per completezza nell’informazione ritengo doveroso concludere, informando che per quanto riguarda il Comune di Brivio, i tre Consiglieri Regionali espressi dalla nostra Provincia hanno da sempre mantenuto un vivo interesse ed una consapevolezza al problema chiusura ponte di Brivio rendendosi disponili sin da subito.
La ringrazio per lo spazio e con l’occasione le porto cordiali salutiIl Sindaco del Comune di BrivioFederico Airoldi























