Merate: vorrei anche io partecipare alle visite guidate ma sono in carrozzina e senza scivoli o aiuti devo restare fuori

Giuseppe Lanzillotti, 23 anni, è uno studente universitario di Merate.
E' un giovane coraggio che nonostante la malattia (è affetto dalla sindrome di Duchenne) non si è mai arreso alle difficoltà e ha combattuto più di una battaglia per la tutela e la garanzia dei suoi diritti di libero cittadino. Se c'è qualcosa che a Giuseppe non manca è di certo la caparbietà e la determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi.
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Un appello per un furgone abilitato al trasporto di carrozzine, che consentisse a lui e alla sua numerosa famiglia, di poter viaggiare assieme aveva portato al raggiungimento del target e all'acquisto del mezzo.
Il tragitto dalla stazione di Cernusco a Milano università, tramite le ferrovie, è stato oggetto più di una volta di una presa di posizione forte, anche mediatica, per far comprendere le difficoltà di chi vuole spostarsi liberamente, nonostante la disabilità, e di quanta strada ci sia ancora da fare.
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Oggi, invece, Giuseppe si è trovato a che fare con l'impossibilità ad accedere ad alcuni eventi organizzati per questi giorni di festa. Una impossibilità dovuta alla presenza di barriere architettoniche superabili solo “a chiamata”. A partire dalla sala civica dove c'è la mostra di cartoline di Angelo Luigi Veronesi. Da qui un appello, suo e nostro, affinchè la Giunta renda il più possibile accessibili i luoghi, prestando attenzione a tutte le categorie, anche numericamente non significative, ma comunque meritevoli di tutta l'attenzione necessaria.
Rendere i luoghi simbolo di Merate davvero accessibili
 Messaggio *: Premetto che il mio intento non è denigrare nessuno, ma portare  all’attenzione una situazione che spesso non viene considerata da chi non la  vive direttamente. A Merate vengono organizzati eventi molto belli e  interessanti, e desidero ringraziare l’amministrazione per l’impegno e il lavoro  che sta svolgendo. Proprio per questo, però, vorrei segnalare una difficoltà che  mi trovo ad affrontare ogni volta che desidero partecipare alle mostre.  Purtroppo, in luoghi come Villa Confalonieri, la Sala Civica e la Chiesa di  Sant’Ambrogio, per una persona in carrozzina non è possibile accedere in  autonomia. Ogni volta devo avvisare qualcuno in anticipo e chiedere che mi venga  aperta una porta, rinunciando di fatto alla possibilità di entrare liberamente  come tutti gli altri. Il mio desiderio è semplice: poter partecipare agli eventi  senza dover dipendere da altre persone, ad esempio attraverso l’apertura delle  porte laterali o soluzioni simili che permettano l’accesso anche a chi utilizza  la carrozzina. Spero che questa segnalazione venga accolta come un invito a  rendere questi bellissimi luoghi davvero accessibili a tutti.
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