Parco: l’assessore Comazzi in visita al distretto del cibo
Grande attesa venerdì 5 dicembre per l’arrivo dell’assessore regionale Gianluca Comazzi, alla sua prima visita istituzionale al Parco di Montevecchia e della valle del Curone.
Ad attenderlo il presidente Giovanni Zardoni, la direttrice Mariella Nicastro, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, i consiglieri regionali Mauro Piazza e Giacomo Zamperini (assente giustificato Gian Mario Fragomeli) e diversi sindaci del territorio.
A fare gli onori di casa il presidente, che ha illustrato le caratteristiche del Parco, “piccolo ma importante per la sua biodiversità e per la presenza di diverse realtà produttive”.
Zardoni poi è entrato subito nel vivo, buttando sul tavolo “un problema notevole di parte corrente”.
Attualmente i 12 Comuni soci dell’ente versano 1,5o euro per abitante, mentre la Provincia di Lecco aggiunge il 30% del totale versato dalle municipalità.
La Provincia di Monza Brianza, da cui principalmente arrivano i fruitori, non contribuisce.
Quindi, ha affermato il presidente, “occorre trovare una modalità con cui la Regione possa contribuire anche per i parchi che non raggiungono la soglia dei 100.000 abitanti”.
Sotto la lente soprattutto la manutenzione dei sentieri che “sono l’ossatura del territorio e il primo biglietto da visita”. Importante però anche “una fruizione più consapevole e le aziende del Distretto del Cibo possono contribuire a fare formazione in questa direzione”.
“Il Parco del Curone è un gioiello della nostra regione e dobbiamo ringraziare il presidente Fontana che ha spostato la delega dall’assessorato all’Agricoltura a quello del Territorio”, ha esordito l’assessore Comazzi, ribadendo l’intenzione di portare le aree protette al 30% entro il 2030. “Non però luoghi del ‘no’ con blocchi e divieti, ma opportunità per cittadini e sindaci, anche perché dopo il Covid il turismo ha avuto un impulso notevole”.
L’assessore ha quindi ricordato gli stanziamenti regionali per il settore: 264.000 euro per il funzionamento, 61.000 euro come contributo straordinario e un bando da 128.000 euro per l’acquisto di nuove aree. In chiusura dell’intervento ha ringraziato sindaci, consiglieri regionali e la presidente Hofmann a cui ha rivolto un caloroso “in bocca al lupo” per la riconferma.
“Con l’assessore Comazzi il cambio di passo è stato evidente”, ha commentato Mauro Piazza. “Il Parco del Curone è uno dei luoghi di delizia della città metropolitana ed è proprio nel rapporto con la città la chiave di volta, anche se la fruizione deve essere il più possibile ordinata, consapevole e rispettosa”.
Piazza ha anche elogiato la creazione del brand Brianza Valley e ricordato che al Comune di Merate sono stati dati 30.000 euro per la Riserva di Sartirana.
Giacomo Zamperini ha proposto lo sviluppo e la valorizzazione di attività imprenditoriali (per esempio con l’utilizzo delle mountain bike) da cui si potrebbe trarre una parte di introiti da dedicare all’ente Parco.
Alessandra Hofmann ha parlato di un Parco “molto vissuto dal territorio” e ha ricordato la convenzione per l’antincendio boschivo.
“Bisogna cominciare a parlarne come zona di interesse turistico anche se consapevole”, ha esortato il sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia., mentre il primo cittadino di Merate, Mattia Salvioni, ha ringraziato per il contributo alla Riserva e ha citato il progetto per la rilevazione del dissesto idrogeologico tramite sensori i cui lavori sono già stati affidati.
Infine, la direttrice dell’ente Mariella Nicastro ha ringraziato i dipendenti, attualmente sei in organico, per il loro impegno e i volontari per la collaborazione auspicando però che l’organico possa essere in futuro ampliato.
La delegazione si è quindi spostata presso l’azienda agricola Bagaggera per la presentazione del Distretto del Cibo.
Ad attenderlo il presidente Giovanni Zardoni, la direttrice Mariella Nicastro, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, i consiglieri regionali Mauro Piazza e Giacomo Zamperini (assente giustificato Gian Mario Fragomeli) e diversi sindaci del territorio.
A fare gli onori di casa il presidente, che ha illustrato le caratteristiche del Parco, “piccolo ma importante per la sua biodiversità e per la presenza di diverse realtà produttive”.
Zardoni poi è entrato subito nel vivo, buttando sul tavolo “un problema notevole di parte corrente”.
Attualmente i 12 Comuni soci dell’ente versano 1,5o euro per abitante, mentre la Provincia di Lecco aggiunge il 30% del totale versato dalle municipalità.
La Provincia di Monza Brianza, da cui principalmente arrivano i fruitori, non contribuisce.
Quindi, ha affermato il presidente, “occorre trovare una modalità con cui la Regione possa contribuire anche per i parchi che non raggiungono la soglia dei 100.000 abitanti”.
Sotto la lente soprattutto la manutenzione dei sentieri che “sono l’ossatura del territorio e il primo biglietto da visita”. Importante però anche “una fruizione più consapevole e le aziende del Distretto del Cibo possono contribuire a fare formazione in questa direzione”.
“Il Parco del Curone è un gioiello della nostra regione e dobbiamo ringraziare il presidente Fontana che ha spostato la delega dall’assessorato all’Agricoltura a quello del Territorio”, ha esordito l’assessore Comazzi, ribadendo l’intenzione di portare le aree protette al 30% entro il 2030. “Non però luoghi del ‘no’ con blocchi e divieti, ma opportunità per cittadini e sindaci, anche perché dopo il Covid il turismo ha avuto un impulso notevole”.
L’assessore ha quindi ricordato gli stanziamenti regionali per il settore: 264.000 euro per il funzionamento, 61.000 euro come contributo straordinario e un bando da 128.000 euro per l’acquisto di nuove aree. In chiusura dell’intervento ha ringraziato sindaci, consiglieri regionali e la presidente Hofmann a cui ha rivolto un caloroso “in bocca al lupo” per la riconferma.
“Con l’assessore Comazzi il cambio di passo è stato evidente”, ha commentato Mauro Piazza. “Il Parco del Curone è uno dei luoghi di delizia della città metropolitana ed è proprio nel rapporto con la città la chiave di volta, anche se la fruizione deve essere il più possibile ordinata, consapevole e rispettosa”.
Piazza ha anche elogiato la creazione del brand Brianza Valley e ricordato che al Comune di Merate sono stati dati 30.000 euro per la Riserva di Sartirana.
Giacomo Zamperini ha proposto lo sviluppo e la valorizzazione di attività imprenditoriali (per esempio con l’utilizzo delle mountain bike) da cui si potrebbe trarre una parte di introiti da dedicare all’ente Parco.
Alessandra Hofmann ha parlato di un Parco “molto vissuto dal territorio” e ha ricordato la convenzione per l’antincendio boschivo.
“Bisogna cominciare a parlarne come zona di interesse turistico anche se consapevole”, ha esortato il sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia., mentre il primo cittadino di Merate, Mattia Salvioni, ha ringraziato per il contributo alla Riserva e ha citato il progetto per la rilevazione del dissesto idrogeologico tramite sensori i cui lavori sono già stati affidati.
Infine, la direttrice dell’ente Mariella Nicastro ha ringraziato i dipendenti, attualmente sei in organico, per il loro impegno e i volontari per la collaborazione auspicando però che l’organico possa essere in futuro ampliato.
La delegazione si è quindi spostata presso l’azienda agricola Bagaggera per la presentazione del Distretto del Cibo.
A.Vi.