"Uno scrigno di biodiversita". Il calendario del Parco 2026
“Uno scrigno di biodiversità” è il titolo del calendario 2026 del Parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone, presentato giovedì pomeriggio nella sede di Cascina Butto.
E lo scrigno è il parco stesso, che quest’anno si è voluto celebrare dedicando un mese a ciascuno dei 12 Comuni che ne fanno parte.
“Nello scrigno si conservano i tesori e noi ne siamo i gestori pro-tempore”, ha esordito il presidente Giovanni Zardoni, affiancato da Cesare della Pietà e Giuseppe Sardi, entrambi ex membri del Consiglio di Gestione dell’ente.

Per ciascun Comune si è scelto un habitat particolare che lo rappresenti, per esempio l’immagine di gennaio dedicata a La Valletta Brianza-Valle delle Galbusere è dedicata al riposo invernale dei filari di vite sui terrazzamenti imbiancati, quella di luglio è un gioco di specchi sul lago di Sartirana. Ci sono luoghi conosciuti come le sorgenti petrificanti della Madonnina a Sirtori e altri invece ignorati e la cui ripresa ha creato non poche difficoltà come le vecchie cave di Molera a Viganò.
A piè di pagina viene riportata sempre una pillola informativa, che non riguarda eventi eccezionali ma piuttosto le attività caratteristiche della zona, come il salvataggio degli anfibi o il taglio dei boschi, così come provvedimenti temporanei quali le chiusure al transito per le auto o quella dei pedoni in un determinato periodo dell’anno nella Riserva di Sartirana.
“Il Parco è sottoposto, soprattutto in certi momenti, a una notevole pressione di visitatori provenienti in particolare dalla provincia di Monza e Brianza”, ha affermato Zardoni, ricordando che le municipalità che vi aderiscono versano 1,50 euro per ciascun abitante mentre la Provincia di Lecco contribuisce con il 30% del totale da queste versato.
Il calendario, oltre a rappresentare un regalo di Natale sempre apprezzato dagli appassionati, contribuisce anche a una maggior conoscenza del territorio.
Riporta infatti una rappresentazione geografica dell’area e, aspetto interessante, una serie di dati relativi a ciascun Comune come numero degli abitanti, superficie totale, superficie comunale nel Parco, percentuale di territorio comunale nel Parco e sul totale del territorio, pratiche di taglio del bosco nella stagione silvana 2024-2025.

Da questi dati emerge per esempio, cosa piuttosto inaspettata, che il Comune di Valgreghentino è il secondo, dopo Montevecchia (100%), per percentuale di territorio comunale nel Parco (74,9%). Al terzo posto c’è Olgiate Molgora con il 67%.
Un’altra novità del calendario 2026 è la presenza di una pagina interamente dedicata al programma di visite guidate a cura delle Guardie Ecologiche Volontarie e dei Volontari.
La prima uscita si terrà domenica 1 febbraio nella Riserva di Sartirana, alla scoperta degli uccelli invernali.
“Gli anni scorsi ci eravamo focalizzati su tematiche specifiche, quest’anno invece abbiamo voluto rappresentare l’intera comunità del Parco”, ha spiegato Cesare della Pietà, autore di alcune delle immagini riprodotte. “La sua nascita è stata travagliata ma poi il successo è arrivato quanto più si è riusciti a coinvolgere il territorio puntando soprattutto sui giovani con l’educazione ambientale e sul riconoscimento di questa come servizio. In alcune foto sono rappresentate le attività produttive, che sono ancora vive e devono trovare un equilibrio con la protezione naturalistica; in altre invece è preponderante la naturalità del luogo. Documentare la bellezza fa crescere inevitabilmente la domanda di fruizione, che deve convivere con la protezione e la tutela. Un esempio è la Riserva di Sartirana, dove non sempre è facile far accettare che i cani non possano entrare”.
La maggior parte delle fotografie del calendario, alcune delle quali sono state riprese con droni, sono scatti di Giuseppe Sardi.
“Alcune sono recenti, altre invece sono state scattate nel corso degli anni”, ha riferito Sardi, rivelando di aver scattato oltre un migliaio di foto alla flora del Parco.
Gli altri autori delle immagini sono Luca Ghezzi e Valentino Grigi Fumagalli.
Il calendario è in vendita a 5 euro presso Cascina Butto negli orari di apertura della sede e a Ca’ Soldato nei giorni festivi, oltre che in alcuni esercizi del territorio.
CLICCA QUI per l'elenco
E lo scrigno è il parco stesso, che quest’anno si è voluto celebrare dedicando un mese a ciascuno dei 12 Comuni che ne fanno parte.
“Nello scrigno si conservano i tesori e noi ne siamo i gestori pro-tempore”, ha esordito il presidente Giovanni Zardoni, affiancato da Cesare della Pietà e Giuseppe Sardi, entrambi ex membri del Consiglio di Gestione dell’ente.

Cesare Della Pietà, Giovanni Zardoni e Giuseppe Sardi
Per ciascun Comune si è scelto un habitat particolare che lo rappresenti, per esempio l’immagine di gennaio dedicata a La Valletta Brianza-Valle delle Galbusere è dedicata al riposo invernale dei filari di vite sui terrazzamenti imbiancati, quella di luglio è un gioco di specchi sul lago di Sartirana. Ci sono luoghi conosciuti come le sorgenti petrificanti della Madonnina a Sirtori e altri invece ignorati e la cui ripresa ha creato non poche difficoltà come le vecchie cave di Molera a Viganò.
A piè di pagina viene riportata sempre una pillola informativa, che non riguarda eventi eccezionali ma piuttosto le attività caratteristiche della zona, come il salvataggio degli anfibi o il taglio dei boschi, così come provvedimenti temporanei quali le chiusure al transito per le auto o quella dei pedoni in un determinato periodo dell’anno nella Riserva di Sartirana.
“Il Parco è sottoposto, soprattutto in certi momenti, a una notevole pressione di visitatori provenienti in particolare dalla provincia di Monza e Brianza”, ha affermato Zardoni, ricordando che le municipalità che vi aderiscono versano 1,50 euro per ciascun abitante mentre la Provincia di Lecco contribuisce con il 30% del totale da queste versato.
Il calendario, oltre a rappresentare un regalo di Natale sempre apprezzato dagli appassionati, contribuisce anche a una maggior conoscenza del territorio.
Riporta infatti una rappresentazione geografica dell’area e, aspetto interessante, una serie di dati relativi a ciascun Comune come numero degli abitanti, superficie totale, superficie comunale nel Parco, percentuale di territorio comunale nel Parco e sul totale del territorio, pratiche di taglio del bosco nella stagione silvana 2024-2025.

Da questi dati emerge per esempio, cosa piuttosto inaspettata, che il Comune di Valgreghentino è il secondo, dopo Montevecchia (100%), per percentuale di territorio comunale nel Parco (74,9%). Al terzo posto c’è Olgiate Molgora con il 67%.
Un’altra novità del calendario 2026 è la presenza di una pagina interamente dedicata al programma di visite guidate a cura delle Guardie Ecologiche Volontarie e dei Volontari.
La prima uscita si terrà domenica 1 febbraio nella Riserva di Sartirana, alla scoperta degli uccelli invernali.
“Gli anni scorsi ci eravamo focalizzati su tematiche specifiche, quest’anno invece abbiamo voluto rappresentare l’intera comunità del Parco”, ha spiegato Cesare della Pietà, autore di alcune delle immagini riprodotte. “La sua nascita è stata travagliata ma poi il successo è arrivato quanto più si è riusciti a coinvolgere il territorio puntando soprattutto sui giovani con l’educazione ambientale e sul riconoscimento di questa come servizio. In alcune foto sono rappresentate le attività produttive, che sono ancora vive e devono trovare un equilibrio con la protezione naturalistica; in altre invece è preponderante la naturalità del luogo. Documentare la bellezza fa crescere inevitabilmente la domanda di fruizione, che deve convivere con la protezione e la tutela. Un esempio è la Riserva di Sartirana, dove non sempre è facile far accettare che i cani non possano entrare”.
La maggior parte delle fotografie del calendario, alcune delle quali sono state riprese con droni, sono scatti di Giuseppe Sardi.
“Alcune sono recenti, altre invece sono state scattate nel corso degli anni”, ha riferito Sardi, rivelando di aver scattato oltre un migliaio di foto alla flora del Parco.
Gli altri autori delle immagini sono Luca Ghezzi e Valentino Grigi Fumagalli.
Il calendario è in vendita a 5 euro presso Cascina Butto negli orari di apertura della sede e a Ca’ Soldato nei giorni festivi, oltre che in alcuni esercizi del territorio.
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A.Vi.























