Merate: i disegni sotto le tende dei bambini di Gaza
Nella mattinata di sabato 29 novembre, alle 10.30, un flash mob in piazza Prinetti ha inaugurato la mostra “HeArt of Gaza. Children’s Art from the Genocide”, promossa dalla Tavola meratese per la Pace con il patrocinio del Comune di Merate. Un’iniziativa intensa e partecipata, che ha riportato al centro dell’attenzione il destino dei bambini che crescono nei contesti di guerra, in particolare nella Striscia di Gaza.

La mostra – il cui titolo gioca sulle parole inglesi heart (cuore) e art (arte) – resterà visitabile nell’atrio del Comune fino all’8 dicembre. Sono esposti i disegni dei bambini di Gaza realizzati nella “Tenda degli Artisti”, un progetto nato nell’ottobre 2023 da un’idea del palestinese Mohammed Timraz, per creare spazi sicuri in cui i più piccoli potessero esprimersi e ritrovare, anche solo per qualche ora, un’infanzia negata.
L’incontro virtuale tra Timraz e l’irlandese Féile Butler ha dato al progetto una visibilità inaspettata, permettendo a questa mostra itinerante di attraversare l’Europa: in Italia ha già fatto tappa in più di 150 luoghi tra musei, scuole, università e biblioteche.

La vicesindaca del Comune di Merate, Valeria Marinari, ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa, ricordando attraverso le parole di Calvino che “per salvarsi dall’inferno bisogna trovare ciò che inferno non è”. Dare spazio e protezione alla piccola tenda da cui sono nati questi disegni, ha osservato, può essere un seme di speranza e di futuro.
A presentare i contenuti della mostra è stata invece Lorenza Melotti, referente dell’iniziativa e membro di una delle associazioni aderenti alla Tavola meratese per la Pace. Melotti ha spiegato che l’inaugurazione è stata fissata in concomitanza con la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, celebrata il 20 novembre, e con la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Una scelta che intende ribadire l’urgenza di tutelare i diritti dei minori in ogni parte del mondo e richiamare l’attenzione sulle promesse disattese della comunità internazionale, dalla prevista creazione di due Stati alla mancata protezione dei civili. Un piccolo gesto, ma necessario per tenere accesa l’attenzione su chi, pur lontano, continua a vivere ogni giorno sotto la minaccia della violenza.

All’inaugurazione è intervenuta anche la psicologa Gaia Marinoni, che ha offerto una lettura professionale e allo stesso tempo profondamente umana dell’impatto della guerra sui più giovani. Marinoni ha spiegato come i minori che crescono in contesti di violenza continuativa sviluppino spesso sintomi ansiosi o depressivi, comportamenti aggressivi come risposta alla paura, ipervigilanza costante, difficoltà di apprendimento e di regolazione emotiva, traumi complessi e disturbi post-traumatici.
«La guerra non ferisce solo i corpi ma anche la memoria, l’identità e la capacità di immaginare il futuro» ha spiegato, ricordando come molte famiglie, a loro volta traumatizzate o assenti perché sfollate o imprigionate, non possono sempre fornire quella base sicura indispensabile alla crescita. In questo quadro, il disegno diventa uno strumento essenziale: “Disegnare permette ai bambini di dare forma a ciò che provano, di raccontare ciò che vivono e, per un momento, di tornare protagonisti della propria storia”.

Il Comune di Merate rinnova così l’invito a un impegno collettivo per un presente e un futuro di pace, affinché ogni bambino possa vivere la propria infanzia senza paura e diventare un adulto capace di immaginare – e costruire – un mondo diverso.

La mostra – il cui titolo gioca sulle parole inglesi heart (cuore) e art (arte) – resterà visitabile nell’atrio del Comune fino all’8 dicembre. Sono esposti i disegni dei bambini di Gaza realizzati nella “Tenda degli Artisti”, un progetto nato nell’ottobre 2023 da un’idea del palestinese Mohammed Timraz, per creare spazi sicuri in cui i più piccoli potessero esprimersi e ritrovare, anche solo per qualche ora, un’infanzia negata.
L’incontro virtuale tra Timraz e l’irlandese Féile Butler ha dato al progetto una visibilità inaspettata, permettendo a questa mostra itinerante di attraversare l’Europa: in Italia ha già fatto tappa in più di 150 luoghi tra musei, scuole, università e biblioteche.

La vicesindaca del Comune di Merate, Valeria Marinari, ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa, ricordando attraverso le parole di Calvino che “per salvarsi dall’inferno bisogna trovare ciò che inferno non è”. Dare spazio e protezione alla piccola tenda da cui sono nati questi disegni, ha osservato, può essere un seme di speranza e di futuro.
A presentare i contenuti della mostra è stata invece Lorenza Melotti, referente dell’iniziativa e membro di una delle associazioni aderenti alla Tavola meratese per la Pace. Melotti ha spiegato che l’inaugurazione è stata fissata in concomitanza con la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, celebrata il 20 novembre, e con la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Una scelta che intende ribadire l’urgenza di tutelare i diritti dei minori in ogni parte del mondo e richiamare l’attenzione sulle promesse disattese della comunità internazionale, dalla prevista creazione di due Stati alla mancata protezione dei civili. Un piccolo gesto, ma necessario per tenere accesa l’attenzione su chi, pur lontano, continua a vivere ogni giorno sotto la minaccia della violenza.

All’inaugurazione è intervenuta anche la psicologa Gaia Marinoni, che ha offerto una lettura professionale e allo stesso tempo profondamente umana dell’impatto della guerra sui più giovani. Marinoni ha spiegato come i minori che crescono in contesti di violenza continuativa sviluppino spesso sintomi ansiosi o depressivi, comportamenti aggressivi come risposta alla paura, ipervigilanza costante, difficoltà di apprendimento e di regolazione emotiva, traumi complessi e disturbi post-traumatici.
«La guerra non ferisce solo i corpi ma anche la memoria, l’identità e la capacità di immaginare il futuro» ha spiegato, ricordando come molte famiglie, a loro volta traumatizzate o assenti perché sfollate o imprigionate, non possono sempre fornire quella base sicura indispensabile alla crescita. In questo quadro, il disegno diventa uno strumento essenziale: “Disegnare permette ai bambini di dare forma a ciò che provano, di raccontare ciò che vivono e, per un momento, di tornare protagonisti della propria storia”.

Il Comune di Merate rinnova così l’invito a un impegno collettivo per un presente e un futuro di pace, affinché ogni bambino possa vivere la propria infanzia senza paura e diventare un adulto capace di immaginare – e costruire – un mondo diverso.
F.Ri.























