La Valletta: con Ora Basta la mostra "Io non scendo"
Nella serata di venerdì 21 novembre, presso l'istituto comprensivo di La Valletta don Poitinger, si è tenuto il quarto appuntamento del calendario proposto da Ora Basta in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.


Dorina Zucchi ha presentato la mostra tratta dal libro della giornalista Laura Leonelli “Io non scendo”, che racchiude un ottantina di fotografie anonime, dalla fine dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento, di ritratti di donne sugli alberi. “Per secoli le donne sono rimaste ai piedi degli alberi, donne radici destinate a nutrire i frutti di altre esistenze, padri, mariti e figli, quel maschile pienamente libero che invece si arrampica su ogni albero” spiega Leonelli nel suo scritto.


Un gesto giocoso, quello di arrampicarsi sugli alberi, considerato “normale” per i maschi e anomalo per le femmini, che racchiude la storia di donne che si sono ribellate agli standard del tempo, che si sono costruite una carriera, che hanno fatto sentire la propria voce e che hanno preso in mano il loro destino. “Alcune donne si sono ribellate e hanno abbracciato il tronco come fosse la parte migliore di sé, hanno puntato i piedi e salendo di ramo in ramo hanno raggiunto un altro punto di vista, più vasto, più aperto”.


Una collezione di slanci, delusioni e battaglie di ogni donna che ha disubbidito per trovare la propria realizzazione e seguire i propri ideali, come Julia "Butterfly" Hill, che nel 1997 si arrampicò su una sequoia millenaria in California per protestare contro un'azienda che intendeva abbattere la foresta circostante. La ragazza rimase a vivere su una piattaforma a 55 metri da terra per 738 giorni ottenendo un accordo che salvò l'albero e l'area forestale circostante dall'abbattimento.


La serata è proseguita con una Gara di Poetry Slam: una competizione di poesia performativa in cui Daniele Rossi, Martina Lauretta, Filippo Capobianco e Irene Consonni hanno recitato i propri testi dal vivo, con l'accompagnamento delle note di pianoforte. Attraverso la parola sono stati toccati temi personali e sociali, inclusi quelli legati alla violenza e agli stereotipi di genere, in un momento di intensa riflessione, che ha coinvolto il pubblico che si è trasformato in giudice della performance.
La mostra fotografica sarà visitabile nel municipio di Olgiate Molgora fino al 5 dicembre, negli orari di apertura al pubblico.


Dorina Zucchi ha presentato la mostra tratta dal libro della giornalista Laura Leonelli “Io non scendo”, che racchiude un ottantina di fotografie anonime, dalla fine dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento, di ritratti di donne sugli alberi. “Per secoli le donne sono rimaste ai piedi degli alberi, donne radici destinate a nutrire i frutti di altre esistenze, padri, mariti e figli, quel maschile pienamente libero che invece si arrampica su ogni albero” spiega Leonelli nel suo scritto.

Daniele Rossi e Dorina Zucchi

Un gesto giocoso, quello di arrampicarsi sugli alberi, considerato “normale” per i maschi e anomalo per le femmini, che racchiude la storia di donne che si sono ribellate agli standard del tempo, che si sono costruite una carriera, che hanno fatto sentire la propria voce e che hanno preso in mano il loro destino. “Alcune donne si sono ribellate e hanno abbracciato il tronco come fosse la parte migliore di sé, hanno puntato i piedi e salendo di ramo in ramo hanno raggiunto un altro punto di vista, più vasto, più aperto”.


Una collezione di slanci, delusioni e battaglie di ogni donna che ha disubbidito per trovare la propria realizzazione e seguire i propri ideali, come Julia "Butterfly" Hill, che nel 1997 si arrampicò su una sequoia millenaria in California per protestare contro un'azienda che intendeva abbattere la foresta circostante. La ragazza rimase a vivere su una piattaforma a 55 metri da terra per 738 giorni ottenendo un accordo che salvò l'albero e l'area forestale circostante dall'abbattimento.

Daniele Rossi, Martina Lauretta, Irene Consonni e Filippo Capobianco

La serata è proseguita con una Gara di Poetry Slam: una competizione di poesia performativa in cui Daniele Rossi, Martina Lauretta, Filippo Capobianco e Irene Consonni hanno recitato i propri testi dal vivo, con l'accompagnamento delle note di pianoforte. Attraverso la parola sono stati toccati temi personali e sociali, inclusi quelli legati alla violenza e agli stereotipi di genere, in un momento di intensa riflessione, che ha coinvolto il pubblico che si è trasformato in giudice della performance.
La mostra fotografica sarà visitabile nel municipio di Olgiate Molgora fino al 5 dicembre, negli orari di apertura al pubblico.
I.Bi.























